Salve a tutti, stavo riflettendo quanto è triste vedere l'evoluzione/involuzione di uno dei mitici personaggi musicali della mia gioventù, Peter Gabriel.
Già voce flauto e oboe nei primi anni dei Genesis, di gran lunga i migliori, prosegue un'interessante carriera con una serie di dischi sperimentali negli anni '70 primi anni '80, raggiunge il grande successo commerciale con SO (1986), pubblica una bellissima colonna sonora "etnica" Passion, fonda la Real Word portando avanti la fusione fra ritmiche africane e musica occidentale, nonchè la scoperta di personaggi e musiche di paesi lontani.
Poi dal 1994, dopo un buon live, se pur leggermente inferiore al primo live "Plays Live" del 1983, la vena si esaurisce e si disperde in una miriade di partecipazioni di poco conto ed il nuovo disco, lunghissimamente atteso uscito solo nel 2002 Up, risulta appena discreto, ma nettamente inferiore ai dischi precedenti.
Il peggio però deve ancora venire, Gabriel, ormai evidentemente incapace di scrivere nuovi pezzi, pubblica un orripilante disco di cover "Scratch My Back", dove esegue pezzi altrui, ma spogliati completamente da ogni accento rock, con accompagnamento orchestrale prevalentemente di archi, senza ne chitarre ne percussioni (sembra musica per intristire ulteriormente un funerale sotto la pioggia, è veramente difficile ascoltarlo fino in fondo, i pezzi risultano appiattiti e tutti molto simili).
Ora lo stesso Gabriel, non contento di una simile prodezza, pubblica un nuovo disco New Blood, dove invece di infondere nuovo sangue alle sue vecchie composizioni, come il titolo farebbe intendere, le sottopone allo stesso trattamento di Scratch My Back, il risultato, ancora una volta un disastro, fra l'altro i pezzi di Gabriel, in buona parte fortemente ritmici, perdono moltissimo risultando appiattiti dal trattamento sinfonico, nessuna delle nuove edizioni regge minimamente il passo con gli originali.
Resto esterefatto dalle scelte di Gabriel, peraltro l'operazione di sinfonizzare il proprio repertorio classico è stata recentemente fatta da altro artista in crisi, Sting, ma con ben altri risultati, Sting infatti non ha stravolto le sue canzoni, non ha rinnegato la loro natura rock, ha aggiunto si l'orchestra, ma mantenendo la ritmica le chitarre e sostanzialmente il gruppo di accompagnamento, arricchendo e non sottraendo come fatto invece da Gabriel.
Che dire, è triste, sono un suo grande ammiratore, è uno dei personaggi più importanti della musica degli anni '70/'80, ma Peter Gabriel oggi a mio avviso musicalmente oggi non ha più niente da dire.
Già voce flauto e oboe nei primi anni dei Genesis, di gran lunga i migliori, prosegue un'interessante carriera con una serie di dischi sperimentali negli anni '70 primi anni '80, raggiunge il grande successo commerciale con SO (1986), pubblica una bellissima colonna sonora "etnica" Passion, fonda la Real Word portando avanti la fusione fra ritmiche africane e musica occidentale, nonchè la scoperta di personaggi e musiche di paesi lontani.
Poi dal 1994, dopo un buon live, se pur leggermente inferiore al primo live "Plays Live" del 1983, la vena si esaurisce e si disperde in una miriade di partecipazioni di poco conto ed il nuovo disco, lunghissimamente atteso uscito solo nel 2002 Up, risulta appena discreto, ma nettamente inferiore ai dischi precedenti.
Il peggio però deve ancora venire, Gabriel, ormai evidentemente incapace di scrivere nuovi pezzi, pubblica un orripilante disco di cover "Scratch My Back", dove esegue pezzi altrui, ma spogliati completamente da ogni accento rock, con accompagnamento orchestrale prevalentemente di archi, senza ne chitarre ne percussioni (sembra musica per intristire ulteriormente un funerale sotto la pioggia, è veramente difficile ascoltarlo fino in fondo, i pezzi risultano appiattiti e tutti molto simili).
Ora lo stesso Gabriel, non contento di una simile prodezza, pubblica un nuovo disco New Blood, dove invece di infondere nuovo sangue alle sue vecchie composizioni, come il titolo farebbe intendere, le sottopone allo stesso trattamento di Scratch My Back, il risultato, ancora una volta un disastro, fra l'altro i pezzi di Gabriel, in buona parte fortemente ritmici, perdono moltissimo risultando appiattiti dal trattamento sinfonico, nessuna delle nuove edizioni regge minimamente il passo con gli originali.
Resto esterefatto dalle scelte di Gabriel, peraltro l'operazione di sinfonizzare il proprio repertorio classico è stata recentemente fatta da altro artista in crisi, Sting, ma con ben altri risultati, Sting infatti non ha stravolto le sue canzoni, non ha rinnegato la loro natura rock, ha aggiunto si l'orchestra, ma mantenendo la ritmica le chitarre e sostanzialmente il gruppo di accompagnamento, arricchendo e non sottraendo come fatto invece da Gabriel.
Che dire, è triste, sono un suo grande ammiratore, è uno dei personaggi più importanti della musica degli anni '70/'80, ma Peter Gabriel oggi a mio avviso musicalmente oggi non ha più niente da dire.