Quali differenze comportano? Si può stabilire quale sia meglio?
Materiale dei piatti
Rob- Senior Member
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- Messaggio n°1
Materiale dei piatti
Alcuni giradischi hanno piatti in materiale acrilico mentre altri in alluminio.
Quali differenze comportano? Si può stabilire quale sia meglio?
Quali differenze comportano? Si può stabilire quale sia meglio?
Mr. wlg- Vip Member
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- Messaggio n°2
Re: Materiale dei piatti
per me sono meglio quelli in acrilico, hanno meno risonaza rispetto l'alluminio mantenendo sempre una ottima massa
Questo è solo un mio parere
sentiamo quelli più esperti cosa dicono
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°3
Re: Materiale dei piatti
Certamente un piatto pieno è senz'altro migliore,sul materiale usato non saprei, io credo che uno in metallo dovrebbe conservare inalterate le caratteristiche iniziali per un maggior periodo di tempo.
Poi c'è la questione del peso che influisce non poco sulla linearità di rotazione.
Poi c'è la questione del peso che influisce non poco sulla linearità di rotazione.
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pluto- Hi-End Member
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- Messaggio n°4
Re: Materiale dei piatti
Discorso molto complesso e che va ad abbracciare una lunga epoca costruttiva che ha visto mode diverse primeggiare.
Nell'epoca aurea dei Trazione diretta o si metteva il Mat in gomma più o meno rigida sul piatto in metallo o c'era l'upgrade in rame pieno o ceramica vedi Micro e Kenwood. Ma visto il peso si poteva mettere solo sui trazione diretta a grande coppia.
Anche i Top Thorens (Prestige etc) con il monumentale piatto in lega avevano un tappetino in feltro o pelle.
Quasi tutti i molleggioni avevano il Mat in feltro sul piatto in lega metallica. Poi è venuta la moda dell'acrilico senza MAT x i cinghioni (siano essi molleggioni o no) Vedi Mitchell, Well Temepered, Project etc etc
Se parliamo di piatto piatto, a me sembra difficile rispondere alla domanda senza mettere in mezzo tutto il giradischi e la sua filosofia costruttiva.
La tendenza ora è per piatti in acrilico ma non credo sia solo x la bontà del suono. In realtà sono leggeri e costano assai meno. Quindi si adattano molto bene ai motorini che si usano adesso anche su gira di livello.
Fa sempre eccezione la Sme con un piatto che pesa uno sproposito tutto in metallo e con una base superiore in una lega particolare incollata. X me il migliore
Nell'epoca aurea dei Trazione diretta o si metteva il Mat in gomma più o meno rigida sul piatto in metallo o c'era l'upgrade in rame pieno o ceramica vedi Micro e Kenwood. Ma visto il peso si poteva mettere solo sui trazione diretta a grande coppia.
Anche i Top Thorens (Prestige etc) con il monumentale piatto in lega avevano un tappetino in feltro o pelle.
Quasi tutti i molleggioni avevano il Mat in feltro sul piatto in lega metallica. Poi è venuta la moda dell'acrilico senza MAT x i cinghioni (siano essi molleggioni o no) Vedi Mitchell, Well Temepered, Project etc etc
Se parliamo di piatto piatto, a me sembra difficile rispondere alla domanda senza mettere in mezzo tutto il giradischi e la sua filosofia costruttiva.
La tendenza ora è per piatti in acrilico ma non credo sia solo x la bontà del suono. In realtà sono leggeri e costano assai meno. Quindi si adattano molto bene ai motorini che si usano adesso anche su gira di livello.
Fa sempre eccezione la Sme con un piatto che pesa uno sproposito tutto in metallo e con una base superiore in una lega particolare incollata. X me il migliore
Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°5
Re: Materiale dei piatti
Gian sei sempre una fonte inesauribile di notizie.
A mio parere per il mat il discorso è diverso e vastissimo, poichè ogni materiale utilizzato produce un suono diverso.
A mio parere per il mat il discorso è diverso e vastissimo, poichè ogni materiale utilizzato produce un suono diverso.
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matley- Pulcioso
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- Messaggio n°6
Re: Materiale dei piatti
Il mio è diverso...
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………. …………
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desmoraf68- Sordogolo 3
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- Messaggio n°7
Re: Materiale dei piatti
matley ha scritto:Il mio è diverso...
Usi la tua pelliccia?!
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Raffaele
Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica. (Luciano Pavarotti)
Gli appassionati di musica sono assolutamente irragionevoli. Vogliono essere sempre perfettamente muti quando si dovrebbe desiderare di essere assolutamente sordi. (Oscar Wilde)
Non posso immaginare la mia vita o quella di chiunque altro senza la musica: è come una luce nel buio che non si spegne mai. (Martin Scorsese)
Fausto- Hi-End Member
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- Messaggio n°8
Re: Materiale dei piatti
Non bannatemi....
Il mio Rega P5 "sembrerebbe" cristallo/vetro!
Io lo ascolto senza farmi troppe domande!
Perdonatemi....
Il mio Rega P5 "sembrerebbe" cristallo/vetro!
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°9
Re: Materiale dei piatti
non avevamo dubbi, per quello che serve sspp.matley ha scritto:Il mio è diverso...
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°10
Re: Materiale dei piatti
E fai bene, così non ti complichi la vita.Fausto ha scritto:Non bannatemi....
Il mio Rega P5 "sembrerebbe" cristallo/vetro!
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pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°11
Re: Materiale dei piatti
Tutto quanto segue, come al solito, leggetelo per cortesia, come sempre preceduto da un "secondo me", grande come una casa.
Ci sono moltissime filosofie relative a come debba essere fatto il piatto.
Chi predilige alte masse, chi medie, chi quasi nulle.
Lo scopo generalmente è portare la FR del gira a livelli i più bassi possibili (si arriva ormai a Fr < a 1 Hertz).
Le alte masse (ad esempio Il Continuum Caliburn) che possiedono motori di potenza adeguati fatti di sandwich di materiali diversi (o leghe speciali), o il Clearaudio Statement, che invece (come anche Rega) punta su un unico materiale la cui FR sia ben conosciuta.
Lo svantaggio di questo sistema sta per prima cosa nella elevata possibilità di "ovalizzare" sia la biglia su cui poggia tutto il peso che, conseguentemente la sede del perno che su tale biglia poggia.
Ci sono soluzioni (tipo Verdier) che "sollevano" magneticamente il piatto in modo da non stressarla, altre (tipo Continuum) che sollevano "parzialmente" in modo da lasciare un peso di pochi chili gravare sulla biglia (mentre il piatto ne pesa diverse decine).
O sollevati ad aria (tipo Audio teknè) in monoliti di grafite.
I vecchi Thorens, vorrei precisare, Reference e Prestige, malgrado le apparenze erano piatti piuttosto leggeri in quanto completamente "cavi", quasi dei "pentoloni" rovesciati insomma.
La massa elevata garantisce così (se ben pilotata dal motore) regolarità inerziale della rotazione.
Ci sono piatti di media/bassa massa, spesso in acrilico, ma anche in vetro (tipo rega 5) o ceramici (Rega 9) o compositi (tipo basis) in cui spesso nell' acrilico sono "affogati" cilindretti (o parti di altra forma) di materiale metallico (lega o singolo).
Oggi come oggi, con la possibilità di scegliere che c'è nel mercato, questi ultimi spesso sono "motorizzati" da diverse tipologie (anche con diversi motori, tipo AN UK, questi ultimi tendono ad avvicinarsi un po' alla filosofia dei vecchi "puleggia" che preferivano piatti leggeri sempre in "trazione" di motori potenti e letteralmente "frenati" per il mantenimento della velocità desiderata).
La rotazione, costante viene quindi garantita in questi modi, molti accusano questi sistemi di essere un po' "leggeri" anche nel suono, a dire il vero a me non pare proprio.
Per ultimi, che sappia io, ci sono i piatti a massa vicina allo zero (ricordo alla fine degli anni 80 il Requiem di Yamamura, e più recentemente ed ancora + "estremo" il Moss).
In pratica il piatto come sostegno del disco, non c'è e il contatto fra gira e disco e ridotto ad una superficie vicinissima allo zero.
Dire che un sistema sia superiore all' altro, per me è come parlare del sesso degli angeli o della TD contro la cinghia o puleggia, o del flottante, del flottante semi o rigido, del rigido...
Ogni filosofia ha sue caratteristiche che devono essere valutate e sfruttate in base alle esigenze del sistema ed in particolar modo "sente", a mio parere, le caratteristiche dell' accoppiata braccio/testina.
Ad esempio, avere una massa elevatissima (come l' Art of Work della Basis) ha senso se flottante con il suo braccio unipivot Vector con una Allnic o una Koetsu piuttosto che ad una pur eccellente trasfiguration o una Lyra.
L'inverso lo avremmo se avessi un triplanar, ma a quale scopo montato su una simile massa? Meglio (sempre secondo me) se montato (per stare su un flottante) su un MRM.
Per cui, in effetti, la massa del piatto non presa nell' insieme di tutto il progetto del gira e delle scelte di filosofia fatte (motore, trazione, sospensione, materiali) e degli abbinamenti che vorremo farci braccio e testina in primis, supporto ed impianto in seguito), non mi pare molto significativa.
E come primo elemento da considerare, per me , resta sempre la persona che se lo dovrà usare.
Ciao!
Pietro
Ci sono moltissime filosofie relative a come debba essere fatto il piatto.
Chi predilige alte masse, chi medie, chi quasi nulle.
Lo scopo generalmente è portare la FR del gira a livelli i più bassi possibili (si arriva ormai a Fr < a 1 Hertz).
Le alte masse (ad esempio Il Continuum Caliburn) che possiedono motori di potenza adeguati fatti di sandwich di materiali diversi (o leghe speciali), o il Clearaudio Statement, che invece (come anche Rega) punta su un unico materiale la cui FR sia ben conosciuta.
Lo svantaggio di questo sistema sta per prima cosa nella elevata possibilità di "ovalizzare" sia la biglia su cui poggia tutto il peso che, conseguentemente la sede del perno che su tale biglia poggia.
Ci sono soluzioni (tipo Verdier) che "sollevano" magneticamente il piatto in modo da non stressarla, altre (tipo Continuum) che sollevano "parzialmente" in modo da lasciare un peso di pochi chili gravare sulla biglia (mentre il piatto ne pesa diverse decine).
O sollevati ad aria (tipo Audio teknè) in monoliti di grafite.
I vecchi Thorens, vorrei precisare, Reference e Prestige, malgrado le apparenze erano piatti piuttosto leggeri in quanto completamente "cavi", quasi dei "pentoloni" rovesciati insomma.
La massa elevata garantisce così (se ben pilotata dal motore) regolarità inerziale della rotazione.
Ci sono piatti di media/bassa massa, spesso in acrilico, ma anche in vetro (tipo rega 5) o ceramici (Rega 9) o compositi (tipo basis) in cui spesso nell' acrilico sono "affogati" cilindretti (o parti di altra forma) di materiale metallico (lega o singolo).
Oggi come oggi, con la possibilità di scegliere che c'è nel mercato, questi ultimi spesso sono "motorizzati" da diverse tipologie (anche con diversi motori, tipo AN UK, questi ultimi tendono ad avvicinarsi un po' alla filosofia dei vecchi "puleggia" che preferivano piatti leggeri sempre in "trazione" di motori potenti e letteralmente "frenati" per il mantenimento della velocità desiderata).
La rotazione, costante viene quindi garantita in questi modi, molti accusano questi sistemi di essere un po' "leggeri" anche nel suono, a dire il vero a me non pare proprio.
Per ultimi, che sappia io, ci sono i piatti a massa vicina allo zero (ricordo alla fine degli anni 80 il Requiem di Yamamura, e più recentemente ed ancora + "estremo" il Moss).
In pratica il piatto come sostegno del disco, non c'è e il contatto fra gira e disco e ridotto ad una superficie vicinissima allo zero.
Dire che un sistema sia superiore all' altro, per me è come parlare del sesso degli angeli o della TD contro la cinghia o puleggia, o del flottante, del flottante semi o rigido, del rigido...
Ogni filosofia ha sue caratteristiche che devono essere valutate e sfruttate in base alle esigenze del sistema ed in particolar modo "sente", a mio parere, le caratteristiche dell' accoppiata braccio/testina.
Ad esempio, avere una massa elevatissima (come l' Art of Work della Basis) ha senso se flottante con il suo braccio unipivot Vector con una Allnic o una Koetsu piuttosto che ad una pur eccellente trasfiguration o una Lyra.
L'inverso lo avremmo se avessi un triplanar, ma a quale scopo montato su una simile massa? Meglio (sempre secondo me) se montato (per stare su un flottante) su un MRM.
Per cui, in effetti, la massa del piatto non presa nell' insieme di tutto il progetto del gira e delle scelte di filosofia fatte (motore, trazione, sospensione, materiali) e degli abbinamenti che vorremo farci braccio e testina in primis, supporto ed impianto in seguito), non mi pare molto significativa.
E come primo elemento da considerare, per me , resta sempre la persona che se lo dovrà usare.
Ciao!
Pietro
pluto- Hi-End Member
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- Messaggio n°12
Re: Materiale dei piatti
Pietro i 6.6 kg del piatto del Thorens Ref non sono proprio pochini.... ed inoltre andrebbe anche considerato il contropiatto (anche se qua era abbastanza strano).
Nel caso dello Sme solo il piatto è oltre 7 kg che praticamente raddoppiano con il contropiatto
Comunque al di là di queste gentlemen querelle, mi sembra che concordiamo sul fatto che va considerato tutto il sistema nella sua interezza anziche il materiale specifico del piatto di un gira.
Dire che va meglio l'acrilico rispetto all'ottone non ha molto senso.
Si potrebbe fare un qualcosa del genere forse solo con i vecchi Micro (quelli più grossi e che tu conosci benissimo) e che avevano la possibilità di cambiare il piatto mettendo quello in gunmetal e poi magari anche il Mat super pesante etc. Oppure quello in ceramica optional x il mio L-07D
Ciao
Gian
Nel caso dello Sme solo il piatto è oltre 7 kg che praticamente raddoppiano con il contropiatto
Comunque al di là di queste gentlemen querelle, mi sembra che concordiamo sul fatto che va considerato tutto il sistema nella sua interezza anziche il materiale specifico del piatto di un gira.
Dire che va meglio l'acrilico rispetto all'ottone non ha molto senso.
Si potrebbe fare un qualcosa del genere forse solo con i vecchi Micro (quelli più grossi e che tu conosci benissimo) e che avevano la possibilità di cambiare il piatto mettendo quello in gunmetal e poi magari anche il Mat super pesante etc. Oppure quello in ceramica optional x il mio L-07D
Ciao
Gian
Fausto- Hi-End Member
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- Messaggio n°13
Re: Materiale dei piatti
Pepe,oltre ogni "secondo me", ti ringrazio comunque per l'esauriente spiegazione.
Veramente un grande aiuto per chi non conosce nulla in materia.
Come sempre sei disponibile e gentile.
Veramente un grande aiuto per chi non conosce nulla in materia.
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- Messaggio n°14
Re: Materiale dei piatti
Fausto ha scritto:Pepe,oltre ogni "secondo me", ti ringrazio comunque per l'esauriente spiegazione.
Veramente un grande aiuto per chi non conosce nulla in materia.
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Raffaele
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°15
Re: Materiale dei piatti
Io l'ho sempre detto il nostro caro Pietro e Gian sono un enciclopedia vivente sull'analogico.
Io sono molto più sul pratico, ma certamente le mie esperienze sono su piatti non del livello di quelli di Gian e Pietro, però cerco di trarre il massimo dal minimo ed a dir la veritrà penso di esserci riuscito, anche se purtoppo nessuno lo potrà confermare, poichè nessuno ha mai sentito il mio impianto.
Io sono molto più sul pratico, ma certamente le mie esperienze sono su piatti non del livello di quelli di Gian e Pietro, però cerco di trarre il massimo dal minimo ed a dir la veritrà penso di esserci riuscito, anche se purtoppo nessuno lo potrà confermare, poichè nessuno ha mai sentito il mio impianto.
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Fausto- Hi-End Member
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- Messaggio n°16
Re: Materiale dei piatti
Massimo ha scritto:Io l'ho sempre detto il nostro caro Pietro e Gian sono un enciclopedia vivente sull'analogico.
Io sono molto più sul pratico, ma certamente le mie esperienze sono su piatti non del livello di quelli di Gian e Pietro, però cerco di trarre il massimo dal minimo ed a dir la veritrà penso di esserci riuscito, anche se purtoppo nessuno lo potrà confermare, poichè nessuno ha mai sentito il mio impianto.
Sei un analogista "puro"....
Hai moltissima esperienza....
Finchè non verrò a trovarti mi fido "ciecamente" delle tue parole!
Grande Massimo!
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- Messaggio n°17
Re: Materiale dei piatti
Massimo ha scritto:Io l'ho sempre detto il nostro caro Pietro e Gian sono un enciclopedia vivente sull'analogico.
Io sono molto più sul pratico, ma certamente le mie esperienze sono su piatti non del livello di quelli di Gian e Pietro, però cerco di trarre il massimo dal minimo ed a dir la veritrà penso di esserci riuscito, anche se purtoppo nessuno lo potrà confermare, poichè nessuno ha mai sentito il mio impianto.
Io la penso come Te, se posso un giorno ci vengo volentieri ad ascoltare il tuo impianto
P.S. concordo con Fausto in toto
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- Messaggio n°18
Re: Materiale dei piatti
Per me è sempre un piacere avere degli amici come voi a casa, quando volete, la porta è aperta.
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°19
Re: Materiale dei piatti
Massimo ha scritto:Per me è sempre un piacere avere degli amici come voi a casa, quando volete, la porta è aperta.
Butta la pasta.......stiamo arrivando!!!!
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°20
Re: Materiale dei piatti
a che ora in tavola?carloc ha scritto:Massimo ha scritto:Per me è sempre un piacere avere degli amici come voi a casa, quando volete, la porta è aperta.
Butta la pasta.......stiamo arrivando!!!!
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°21
Re: Materiale dei piatti
Ti chiamiamo quando siamo al casello......
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pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°22
Re: Materiale dei piatti
pluto ha scritto:Pietro i 6.6 kg del piatto del Thorens Ref non sono proprio pochini.... ed inoltre andrebbe anche considerato il contropiatto (anche se qua era abbastanza strano).
Nel caso dello Sme solo il piatto è oltre 7 kg che praticamente raddoppiano con il contropiatto..............
Ciao
Gian
Non vorrei essermi spiegato male.
Intendevo che guardando esternamente il piatto di un Thorens Reference(da6,6 kgs) e ancor più quello del prestige (da 8.1kgs) parrebbero piatti da almeno 35/40 kgs (come, ad esempio, un Bè Yamamura Reference1 in grafite che visivamente è di simili dimensioni al Prestige) ma che in realtà essendo tutto cavo e non monolitico (oltre al fatto che se ci "picchietti" con l' unghia tende a fare un "tin" un po' "campanaro" al posto del solito sordo "toc"), pesa meno di piatti (tipo quello del Goldmund Reference) che alla vista parrebbero + "sottili" e leggeri. Per cui, oggi, non lo classificherei fra i piatti ad alta massa ma piuttosto nella categoria medio/medioalta e che dovrebbe essere inquadrato fra i piatti non monolitici (che è anche un altra filosofia di suono, infatti entrambi Thorens avevano la possibilità di "accordare" la FR d valori molto bassi (se ben ricordo 1/1.5Hertz fino a 5/6 Hertz) sia tramite le molle ma anche con diversi accorgimenti previsti.
Ciao!
Pietro
pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°23
Re: Materiale dei piatti
Massimo ha scritto:Io l'ho sempre detto il nostro caro Pietro e Gian sono un enciclopedia vivente sull'analogico.
Io sono molto più sul pratico, ma certamente le mie esperienze sono su piatti non del livello di quelli di Gian e Pietro, però cerco di trarre il massimo dal minimo ed a dir la veritrà penso di esserci riuscito, anche se purtoppo nessuno lo potrà confermare, poichè nessuno ha mai sentito il mio impianto.
Ciao Massimo, per me il vero merito sta nel riuscire a trarre il meglio da quello che si usa e dall' amore, curiosità, impegno e tempo che ci si mette.
Per cui leggendoti sono convinto che il tuo gira sia tarato al meglio e credo proprio che i tuoi suggerimenti siano utili per tutti noi e che abbiamo sempre tutti da imparare da tutti in egual misura.
Ciao!
Pietro
Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°24
Re: Materiale dei piatti
Caro Pietro, mi fai arrossire è un onore ricevere da te queste parole che mi spronano sempre più ad imparare per poter aiutare gli amici che ne sanno meno.
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pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°25
Re: Materiale dei piatti
Massimo ha scritto:Caro Pietro, mi fai arrossire è un onore ricevere da te queste parole che mi spronano sempre più ad imparare per poter aiutare gli amici che ne sanno meno.
Non c'è nulla da arrossire, sono semplici constatazioni.
Pietro