Prima di tutto un paio di foto tanto per introdurre la modifica apportata al Crescendino , il quale già montava i Sonicap 0.47micro sull’alimentazione:
Come si evince dalle immagini i connettori sono stati cambiati in toto, ma mentre quello dedicato all’uscita digitale è standard, anche se di ottima qualità, gli altri di segnale sono dei gioiellini completamente in rame OFC e con la massa saldata direttamente sul corpo , il cablaggio è stato fatto con rame AirTech 7N crio monocristallo devitalizzato quindi è di tutto il pacchetto che cercherò di parlarvi .
Tengo a precisare come sempre che non sono bravo in certe cose, non ho una grande esperienza e tanto meno conosco la terminologia specifica che normalmente si una in una recensione (e me ne guardo bene), quindi è con termini semplici e in un italiano stentato che cercherò di esporre quanto mi è “parso” di cogliere da un ascolto decente con i soliti CD che ormai conosco bene e sento abitualmente.
Per rendere l’idea di quello che immediatamente si avverte mi viene in mente una situazione tipica di tutti i giorni, avete presente quando partite con la macchina e vi si appanna il vetro, OK penso succeda a chiunque, ecco in questo caso il trattamento AirTech è il vostro condizionatore ; una volta azionato la patina che vi offusca la vista (l’udito nel caso specifico) scompare e di fronte a voi prendono forma con maggiore definizione le immagini, le sfumature, i contorni, i colori……..insomma la realtà così come è e come ci si aspetterebbe di vederla (o sentirla)
Ogni intervento che ho fatto di questo tipo, i cavi, i cablaggi interni al Verdi e ora le connessioni e cavi del crescendo ha sortito sempre un risultato equivalente, sempre nella stessa direzione, il passo verso la tanto osannata realtà, non dell’evento nel mio caso specifico per ovvie limitazioni logistiche ed economiche , ma dello strumento, del suo suono e di come ci si aspetterebbe di sentirlo dal vivo.
Il pizzicato di una chitarra per esempio adesso ha più armoniche, ha un attacco e un decadimento, non viene troncato ma si estingue con quel decorso che ci aspetterebbe dal suono reale, è meno duro, sterile, asettico; questo avviene ovviamente un po’ ovunque ma in particolare, nel mio impianto, lo avverto maggiormente negli strumenti a corda tutti, nelle voci e negli strumenti a fiato.
Si ha sempre l’impressione, dopo le modifiche, che prima l’impianto suonasse più impastato, meno esteso, più fastidioso e il volume si alza inesorabilmente sempre di più
Il basso poi è più vigoroso e articolato, più fluido, più…………………….naturale anche questo c’è poco da fare; ma poi c’è lo stage sempre più scandito, gli esecutori hanno sempre più aria tra loro e si riesce a distinguerli sempre meglio…………..non saprei cos’altro aggiungere se non che……………… GRANDE AIR!!!!!! il Crescendino adesso vola
Come si evince dalle immagini i connettori sono stati cambiati in toto, ma mentre quello dedicato all’uscita digitale è standard, anche se di ottima qualità, gli altri di segnale sono dei gioiellini completamente in rame OFC e con la massa saldata direttamente sul corpo , il cablaggio è stato fatto con rame AirTech 7N crio monocristallo devitalizzato quindi è di tutto il pacchetto che cercherò di parlarvi .
Tengo a precisare come sempre che non sono bravo in certe cose, non ho una grande esperienza e tanto meno conosco la terminologia specifica che normalmente si una in una recensione (e me ne guardo bene), quindi è con termini semplici e in un italiano stentato che cercherò di esporre quanto mi è “parso” di cogliere da un ascolto decente con i soliti CD che ormai conosco bene e sento abitualmente.
Per rendere l’idea di quello che immediatamente si avverte mi viene in mente una situazione tipica di tutti i giorni, avete presente quando partite con la macchina e vi si appanna il vetro, OK penso succeda a chiunque, ecco in questo caso il trattamento AirTech è il vostro condizionatore ; una volta azionato la patina che vi offusca la vista (l’udito nel caso specifico) scompare e di fronte a voi prendono forma con maggiore definizione le immagini, le sfumature, i contorni, i colori……..insomma la realtà così come è e come ci si aspetterebbe di vederla (o sentirla)
Ogni intervento che ho fatto di questo tipo, i cavi, i cablaggi interni al Verdi e ora le connessioni e cavi del crescendo ha sortito sempre un risultato equivalente, sempre nella stessa direzione, il passo verso la tanto osannata realtà, non dell’evento nel mio caso specifico per ovvie limitazioni logistiche ed economiche , ma dello strumento, del suo suono e di come ci si aspetterebbe di sentirlo dal vivo.
Il pizzicato di una chitarra per esempio adesso ha più armoniche, ha un attacco e un decadimento, non viene troncato ma si estingue con quel decorso che ci aspetterebbe dal suono reale, è meno duro, sterile, asettico; questo avviene ovviamente un po’ ovunque ma in particolare, nel mio impianto, lo avverto maggiormente negli strumenti a corda tutti, nelle voci e negli strumenti a fiato.
Si ha sempre l’impressione, dopo le modifiche, che prima l’impianto suonasse più impastato, meno esteso, più fastidioso e il volume si alza inesorabilmente sempre di più
Il basso poi è più vigoroso e articolato, più fluido, più…………………….naturale anche questo c’è poco da fare; ma poi c’è lo stage sempre più scandito, gli esecutori hanno sempre più aria tra loro e si riesce a distinguerli sempre meglio…………..non saprei cos’altro aggiungere se non che……………… GRANDE AIR!!!!!! il Crescendino adesso vola