pepe57 ha scritto:Io ho sentito a Chieti il MiNi Mostro ed il Mostro di Di Prinzio.
Non sono diffusori perfetti. Ma sono in continuo sviluppo, e sono davvero interessanti.
Chi afferma di saper fare il meglio, dovrebbe produrre industrialmente e dimostrare nei fatti, sarebbe già ricco da tempo.
In caso contrario, succede che chi gli dà per un istante fiducia, in un istante la leva.
Il post di Pepe57 (coetaneo...???) mi fornisce l'occasione per spiegare un paio di cose...
Ecco... leggiamone le prime righe...: sono un'affermazione fideistica, del tipo
"ora non suonano, ma in futuro...".
E perché mai...??? Se un progettista è in grado di individuare i punti deboli di una realizzazione (sua o no) e di porvi rimedio... perché mai dovrebbe aspettare anni ed anni, nel frattempo vendendo a carissimo prezzo oggetti sostanzialmente discutibili... E se la soluzione non la trovasse mai...??? Che faranno, nel caso, i "fortunati" clienti dei prototipi...? un bel falò, o se li venderanno a costo legni...???
E poi dice: "Chi afferma di saper fare il meglio, dovrebbe produrre industrialmente e dimostrare nei fatti, sarebbe già ricco da tempo." Sapendo che questo non è affatto vero...!!!
Chi dice di "saper fare di meglio", può benissimo dimostrare la bontà delle sue teorie ai pochi VERI interessati, e non a torme di denigratori per partito preso o aspiranti copiatori... E se vi sono richieste... bene... Se non ve ne sono... pazienza... non si può obbligare nessuno !!!
Quanto alla fiducia, poi, occorre capire che ne esistono due tipi...
1)- C'è chi desidera ottenere
un risultato, p.es. un sistema che suoni come i Top Avantgarde o Cessaro, ma che costi cifre più accessibili... e si guarda in giro...
2)- C'è invece chi (rileggete le prime righe...) è interessato minimamente al risultato, ma si commuoverebbe fino ai lagrimoni se avesse occasione di [b
]"acquistare un prodotto industriale del valore e del prezzo (ufficiale) di 100 mila Euro, pagandolo un terzo e rivendendoselo a poco meno del doppio..."[/b] Da cui l'insistenza a volere "il prodotto"...
Ecco: quando mi sento invitare a "produrre industrialmente" penso sempre a questo secondo approccio, cioè a chi unisce "l'utile al dilettevole"...
Ed è un approccio perdente... basta gurdarsi in giro...!!!
Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese