Da iano Lun Feb 25 2013, 02:25
Un tipico test in cieco,non doppio,è quello organizzato da tecnici che vogliono dimostrare che i cavi non fanno differenza.
Cosa fanno allora questi buontemponi...fanno finta di commutare senza mai commutare.
E' evidente qui come la modalità di condurre il test sia viziata da quello che vuole dimostrare chi organizza e conduce il test.
Ma alla fine in questo modo si è solo dimostrato come varia nel tempo la percezione per cause che sfuggono al nostro controllo e la cui influenza può essere eliminata solo per via statistica.
Un test condotto in quel modo al massimo riesce a dimostrare solo che quelle cause imponderabili esistono.
Questo è il motivo per cui occorre il doppio cieco,perchè anche quando il tecnico agisse in perfetta buona fede,la verità è che è lui il primo a non doversi fidare della sua,pur sincera buona fede.
Appare evidente comunque che questi tipi di test hanno diversa efficacia a seconda del contesto in cui agiscono,e la loro stessa efficacia và dimostrata di volta in volta sul campo.
Chi meglio di noi potrebbe ideare un tipologia di test che vada bene per i nostri scopi,sottoponendola poi alla prova dei fatti.
Piuttosto che ideare una prova che dimostri che i cavi non fanno differenza,proviamo a trovarne una che ci dia un responso opposto,e poi chiediamoci cosa ha di sbagliato quel tipo di prova.
Se non ci troviamo nulla di sbagliato allora abbiamo trovato il tipo di prova che fà per noi,che ha cioè l'efficacia che cercavamo.
Se una tipologia di prova in un dato contesto da come responso sempre il 50%,ciò vuol dire l'oggetto della prova non fà differenza,oppure che la prova non è efficace.
Se un altro tipo di prova dà responso dell'80%,vuol dire che l'oggetto della prova fò la differenza,oppure che la tipologia stessa della prova induce quella percezione costante.
Fintanto però non riusciamo a dimostrare che la prova stessa "induce" possiamo assumerla come efficace per i nostri scopi.
Ciao,Sebastiano.