Ecco; ci riprovo (con word)
Ringraziando per la tolleranza all’invasione di questo spazio, se non per l’eventuale curiosità verso questa mia realizzazione, frutto di incontenibile passione verso ciò che ci accomuna.
L’intento era quello di realizzare una versione del mio amplicuffie curando al meglio ogni aspetto costruttivo ed applicando alcuni concetti che da tempo pensavo di adottare.
I punti determinanti:
Qualità di riproduzione, a me nota, con la massima profondità di estrazione del contenuto della registrazione; (fattore di risoluzione molto alto; coerenza di fase).
Assoluta assenza di rumore di fondo in cuffia, anche a volume tutto aperto, e di rumore meccanico (trasformatore) dall’ampli (nessuna differenza percettibile tra spento ed acceso).
Massima linearità ed apertura della dinamica di input.
Particolare attenzione è stata riservata ad aspetti costruttivi che in taluni casi rasentano la maniacalità; il piano di montaggio, fin dal disegno delle pcb, ha richiesto un particolare studio della migliore disposizione delle parti nel cabinet, al fine di ottimizzare le schermature e le interconnessioni tra i moduli.
Tali interconnessioni sono realizzate con conduttori di rame solido smaltato, di varie sezioni, opportunamente sagomati per il percorso migliore e più breve; da notare l’attraversamento calibrato delle paratie di schermatura. Il disegno delle pcb di amplificazione è speculare per i due canali.
Le schermature rivestono un ruolo molto importante (direi anche determinante) per la qualità audio complessiva; qui sono specifiche per i campi elettrici, quelli magnetici ed i disturbi impulsivi; nelle varie zone di influenza.
La componetistica, attiva e passiva, è stata testata e selezionata secondo le esperienze maturate.
Il cabinet è stato ottenuto dall’unione di semplici parti di materiali di base quali alluminio e duralluminio da 3mm, acciaio passivato, legno nobile 10X50, listelli 10X10 di rinforzo e squadratura e plexiglass lucido colorato (beige) da 5 mm;
un vantaggio di questa scelta è di poter dimensionare il contenitore esattamente secondo il progetto d’insieme, svincolandosi dalla produzione industriale a misure predefinite o standard.
La disposizione e le distanze reciproche dei 6 oggetti sul pannello frontale ha richiesto due giorni di meditazione (!); per me non va modificata nemmeno di mezzo millimetro; da ciò è derivato il disegno della pcb dello stadio toni, volume e bypass.
Il sostegno e blocco meccanico dei comandi frontali è su contropannello interno; la precisione di allineamento con il pannello frontale è….. magnifica!;
Il led rosso da 3mm è fissato sul contropannello interno e su ghiera nera (arretrato); il centro ottico è perfettamente in asse con il foro da 5mm frontale che ha quindi anche una funzione riflettente.
Il pannello di copertura in plexiglass è “scalato” di 4mm per lato rispetto ai fianchetti in legno e di 0,5mm rispetto al filo del pannello frontale; questo determina una linea, a mio avviso, sobria ed elegante; i pannelli frontali e posteriore sono lucidati a mano; le dimenensioni esterne sono 230X280X55; peso 2,8kg;
le manopole sono in alluminio pieno satinato 24x24 (toni) e 24x34 (volume); la presa cuffia è Switchcraft prof; il solito potenziometro Alps RK27 e due potenziometri Alpha doppi da 16mm;
cavo schermato interno HCM in nylon e Ag 70%;
sostegno dei moduli su torrette in ottone (audio) ed in nylon (psu); viti in acciaio inox.
che altro?
Dom