Pre phono quale

analog60 ha scritto:

Nimalone65 ha scritto:Un tempo si diceva che la risposta infrequenza più gobile e veritiera , , che all’orecchio umano par simile alla musica live , fosse a “gobba di ”cammello” . 

Può essere, dipende sempre dal cervello com'è abituato (le orecchie sono il microfono,  ma si ascolta con la testa).

Per esempio, ho una vecchia cara cuffia STAX SRX MK3, per mè uno dei trasduttori meglio suonanti di sempre, eppure quando le faccio ascoltare ad altri, lamentano sempre un basso troppo secco e controllato, quindo gli preferiscono una dinamica Sennheiser da 99€.

Ma i bassi nella Stax ci sono eccome, ma sono flat, non enfatizzati, quindi piace meno.

Ergo il tuo discorso ci stà in pieno

Io non parlavo però di piacere personale , che ci sta tutto pure quello comunque , ma di come dovrebbe suonare un componente per fa sì che il riprodotto sia quanto più simile alla realtà musicale . Se si cerca una risposta in frequenza piatta da 20 a 20 khz il riprodotto potrà piacere di più o di meno , secondo chi ascolta , ma non sembrera mai somigliare al suono live , per nessuno .

Si, ho portato l'esempio di una cuffia apposta, perché in questo caso, non vi sono interazioni dovute all'ambiente, che invece incidono pesantemente negli altri casi, incluso l'ascolto dal vivo

Nessun impianto potrà mai riprodurre la musica come in  un evento live, sia per la dinamica che per  i fattori visivi e psicologici in gioco.
Come diceva Enrico la musica non si ascolta solo con le orecchie

A mio modo di vedere a parte le teoriche difficoltà a riprodurre tutta la gamma percepibile 20-20khz , trovo saggio e molto pratico che ognuno di noi impari empiricamente quello che il proprio ambiente e’ in grado di riprodurre 

Io evito ad esempio qualsivoglia diffusore che scenda sotto i 35 hz , perché a quelle frequenze , o più basse entrerebbero in vibrazione del mobilio e dei suppellettili che mi altererebbero la qualità del suono percepito , e pure un ambiente troppo piccolo saturebbe facilmente con la presenza di frequenze lunghe decine di metri . 
Non servono fonometri e misure per accorgersi che il vetro della credenza o lo stipite di una porta o un termosifone entra in risonanza . 
Per di più sotto i 33 hz di strumenti acustici ce ne sono ben pochi che arrivano , e solitamente la loro presenza sonora e’ di assai pochi secondi , in un brano ; insomma ci si perde ben poco .

Concordo assolutamente, anche perchè sotto i 30 hz c'è solo rimbombo, rumore sgradito,  spurie, e in pratica nessun strumento, a meno di non voler riprodurre il rombo di un tuono, terremoto, o il boato di una turbina di aereo.
Sopra i 17khz (ammesso e non consesso di sentirli) c'è solo sibilo, confusione, fruscio

analog60 ha scritto:Concordo assolutamente, anche perchè sotto i 30 hz c'è solo rimbombo, rumore sgradito,  spurie, e in pratica nessun strumento, a meno di non voler riprodurre il rombo di un tuono, terremoto, o il boato di una turbina di aereo.
Sopra i 17khz (ammesso e non consesso di sentirli) c'è solo sibilo, confusione, fruscio

Io personalmente i 17KHz  non li sento, però c'è il cervello che mi aiuta e non credo solo a me.
Dopo una certa età è fisiologico un abbassamento dell'udito alle alte frequenze

E un EAT eGlo Petit come lo vedreste ?

Un saluto

Alessandro

AlessandroCatalano ha scritto:E un EAT eGlo Petit come lo vedreste ?

Un saluto

Alessandro

Mi sembra di derivazione Pro-Ject, insomma nella media.