Beyerdynamic Tesla T1 v3...

Apro questa discussione su una cuffia che mi ha lasciato la settimana scorsa un amico che lavora in uno studio di produzione cinematografica.
In questi contesti mangiano "Pane e Beyer" a quanto pare...



Ne vanno via in vendita tantissime anche qui sul Gazebo e ho capito perché...
Avevo memoria uditiva delle T1 primissima versione, che in molti ai tempi descrivevano delle quasi rivali delle HD800s come timbrica e impostazione.
Queste sono praticamente l'esatto "inverso": basso, mediobasso e tutto il resto in evidenza e alti arretrati.

Un cambio di timbrica notevole rispetto alla tradizione e immaginario Beyer.
A confronto le Z1R sembrano un fischietto.

Devo però ammettere che hanno una personalità delineata...
Sono strane: non c'è trasversalità ai generi, per esempio in alcuni casi le voci sono molto distanti, in altri sembra di avere la coperta di lana, ma con alcune produzioni si apre un mondo.
L'headstage è molto valido e divertente, l'imaging notevole.

Sono andato a cercare qualcosa in rete, e non c'è molto...
Tra chi le adora e chi le massacra, tutti concordano sulla facilità di pilotaggio ma su questo aspetto non mi trovo molto d'accordo.
Cioè... Vanno pure soffiandoci dentro a momenti, ma ho riscontrato una suscettibilità all'impedenza di uscita enorme, che incide tantissimo sulla resa finale.
Forse le dinamche più suscettibili che mi siano mai capitate.

Passano da una roba olografica e trabordante sul mediobasso con il jack del Luxman, fino ad una linearizzazione dal V222 in bilanciato.




Stessa cosa accade con l'Accuphase che sembra quasi equalizzarle.
Ho provato anche tutte le uscite dell' EF400 che notoriamente fa mattanza da questo lato.
Anche qui passiamo dalla riproduzione scura del 6.3mm e arriviamo al ribaltamento dal 3.5mm dove sono in evidenza le medie e (incredibilmente) le alte.

Il possessore mi ha detto che rimuovendo il filtro davanti al driver si possono avvicinare all'impostazione della V2, ancora non ho fatto questa prova.

È veramente straniante per certi versi.
Probabilmente unica... In qualche maniera cattura.

Ci ho ascoltato per curiosità una versione di Morrison Hotel che sta su Tidal, remixata per Dolby Atmos. Lo so, non ha senso un mix Atmos con due canali, ma l'esperienza è molto divertente, perché esaspera e definisce ancora di più lo stage... Con la T1 l'effetto che si ottiene con altre cuffie non arriva...

Secondo me hanno giocato tantissimo sulla "percezione" uditiva ed equalizzazioni passive (pads, angolazione, griglia...), perché sebbene siano scure, non mancano di dettaglio e nelle registrazioni clippate per esempio, le distorsioni si sentono tutte... Non è la velatura delle famigerate HD600 o delle prime LCD2.

Ma quando fai cambio qualsiasi altra cosa sembra strillare...
Le trovo fantastiche con alcune vecchie produzioni e con il jazz.

Tu Mad hai provato la rimozione dei filtri interni?

Mi sta piacendo molto.
Complice il tempo pessimo, mi sono fatto un po' di "giri" tra vecchie registrazioni e nuove uscite.

Questo recentissimo album dei Beirut è veramente accattivante con le T1



Mix di strumenti acustici e qualche elettronica.
I brani composti ed eseguiti con l'organo del 1800 regalano una grande ampiezza, sarà anche che la voce di Codron si presta.

Ascolto da meditazione più che critico.
Anche quando le cose si fanno intricate comunque mantengono una grande "dignità".

Da un lato è un po' comprensibile... Dall'altro però sembra una gara tra nerd tuttofare su youtube che spostano interesse con ascolti frugali (magari monodirezionali sui generi) lanciando sentenze che poi fanno presa più in virtù dell'ambientazione del video o del registro comunicativo che non per le reali impressioni.
O sembra tutto fantastico, oppure fa tutto schifo.

Oggi il mercato di medio livello (in alcuni casi di basso) è stato aggredito dalle magnetoplanari e quello di alto/altissimo comunque non vede cuffie dinamiche.
La scelta di caratterizzare e quindi prendersi un rischio sembra una tendenza.

Del resto nemmeno Utopia e HD800s possono definirsi cuffie "neutre".
Beyer ha deciso di farlo andando in una direzione contraria rispetto alla firma sonora storica.