Indice
Pubblicazioni
Cerca
Ultime immagini
Registrati
Accedi
Polky74
Risolto il dilemma della distorsione (controfase) sono pronto a parlarvi un pò della HER-10D ricordandovi che ovviamente si tratta di prime impressioni personali su una cuffia non ancora rodata (30/150 ore).
HE-R10D: La cuffia più furba della Hifiman.
La cuffia in questione è sicuramente una cuffia "furba" a partire dal nome che richiama la leggendaria Sony dei mitici anni '80/'90. E' semplicemente la cuffia Hifiman meno Hifiman che ci sia. Sicuramente è una cuffia di casa Hifiman per tonalità, equilibrio, tecnica, estensione, morbidezza e correttezza ma al tempo stesso è forse la cuffia che più si allontana dal classico suono Hifiman. Appena indossata ed accesa vi avvolge con dei bassi inaspettati... morbidi, profondi, naturali, in evidenza ma non gonfi, morbidi ma non sbrodolanti, potenti ma non invadenti. Qui si inserisce la prima "furbata"... al salire della frequenza ci si potrebbe aspettare dei medi altrettanto profondi e spessi ma invece così non è... infatti i bassi si attenuano diventando medio-bassi ed arrivano ad essere dei medi molto piatti e con poco peso... ma complice la curva di frequenza sono proprio i medi a rinfrescare lo spettro sonoro che altrimenti si sarebbe fatto molto pesante. I medi sono molto naturali quindi e si presentano come perfetto collegamento con i medi superiori dove interviene ancora un altro cambio con una presenza leggermente aumentata ed una maggiore freschezza che poi aumenta ancora fino ad arrivare agli alti che chiudono il cerchio essendo molto espressivi e ricchi di sfumature, molto estesi ma mai brillanti e fuori controllo. Praticamente è come avere una cuffia Hifiman come tonalità, equilibrio, ricchezza e delicatezza del suono ma con dei bassi che la rendono la più "speciale" fra tutte le Hifiman. Altra cosa che noterete quasi subito è che si tratta di una cuffia chiusa che suona quasi come una cuffia aperta... questo è merito di un'altra "furbata"... infatti la Hifiman non ha copiato solo il nome della Sony, ma anche un'altra cosa e cioè l'ampiezza dei padiglioni, la loro forma, il loro materiale, in una parola la risonanza che creano. Questo fa si che la cuffia non risulti mai opprimente, ovattata, estraniante, claustrofobica... in una parola chiusa. I padiglioni e la loro speciale risonanza contribuiscono ad allargare ben oltre quello che ci si possa aspettare il palcoscenico che diventa molto esteso (per una cuffia chiusa) e che può racchiudere al suo interno diverse sonorità, diverse tonalità, diverse rappresentazioni del suono sia a livello di quantità che di qualità... e ve le farà ascoltare una per una. Qui non c'è confusione, non c'è sovrapposizione, non c'è mescolanza ma c'è solo coesione, raffinatezza, morbidezza, classe. Non c'è la ricerca spasmodica dei dettagli, non c'è microscopio per esaminare il suono, non c'è il bisturi per sezionarlo, qui c'è solo la musica che avete scelto di ascoltare, di assaporare, di gustare come fosse un ottimo Rhum come fosse una calda coperta che vi faccia compagnia nelle serate invernali. E' una cuffia di altri tempi come quella da cui prende il nome... ma allo stesso tempo attualissima nelle sue prestazioni e nelle capacità tecniche che però non sono al servizio dell'effetto wow che sa di inaspettato quanto di effimero. E' una cuffia solida, decisa, che non vuole convincere tutti, ma solo compiacere chi apprezza il suo suono. Provatela con diversi dac e capirete che lei non si piegherà mai a loro... li farà entrare nel suo modo di suonare fatto di pelle, metallo e legno, materiali d'altri tempi ma che conservano immutato il loro fascino ed il loro tipico modo di suonare. Leggerissima e facilissima da pilotare, non vi aiuterà nello scoprire come suona il vostro dac... non è qui per giudicare... vi farà solo sapere quanto lo gradisce e ve lo farà ascoltare, ma a modo suo... non è nata per rivelare... è nata per suonare e lo fa con il suo fascino... con la sua eleganza, con la sua classe. Potete provarla e se non vi piace restituirla... ma penso proprio che non lo farete... se amate la musica amerete il suo suono autentico, morbido, viscerale... forse antico ma allo stesso tempo mai così moderno. Questa la sua ultima furbata... sembrare quasi antica... quasi fuori moda... ma essere in realtà modernissima e non fatta per seguire le mode ma per precederle... chi avrebbe mai pensato ad una cuffia di questo livello con un dac R2R dal suono incredibile al suo interno? Pensate davvero sia vecchia? Non sapete quanto vi state sbagliando.
P.S. Per chi ha il dubbio... non è una cuffia da 370 euro... è una cuffia da 1300 euro e li vale tutti.
HE-R10D: La cuffia più furba della Hifiman.
La cuffia in questione è sicuramente una cuffia "furba" a partire dal nome che richiama la leggendaria Sony dei mitici anni '80/'90. E' semplicemente la cuffia Hifiman meno Hifiman che ci sia. Sicuramente è una cuffia di casa Hifiman per tonalità, equilibrio, tecnica, estensione, morbidezza e correttezza ma al tempo stesso è forse la cuffia che più si allontana dal classico suono Hifiman. Appena indossata ed accesa vi avvolge con dei bassi inaspettati... morbidi, profondi, naturali, in evidenza ma non gonfi, morbidi ma non sbrodolanti, potenti ma non invadenti. Qui si inserisce la prima "furbata"... al salire della frequenza ci si potrebbe aspettare dei medi altrettanto profondi e spessi ma invece così non è... infatti i bassi si attenuano diventando medio-bassi ed arrivano ad essere dei medi molto piatti e con poco peso... ma complice la curva di frequenza sono proprio i medi a rinfrescare lo spettro sonoro che altrimenti si sarebbe fatto molto pesante. I medi sono molto naturali quindi e si presentano come perfetto collegamento con i medi superiori dove interviene ancora un altro cambio con una presenza leggermente aumentata ed una maggiore freschezza che poi aumenta ancora fino ad arrivare agli alti che chiudono il cerchio essendo molto espressivi e ricchi di sfumature, molto estesi ma mai brillanti e fuori controllo. Praticamente è come avere una cuffia Hifiman come tonalità, equilibrio, ricchezza e delicatezza del suono ma con dei bassi che la rendono la più "speciale" fra tutte le Hifiman. Altra cosa che noterete quasi subito è che si tratta di una cuffia chiusa che suona quasi come una cuffia aperta... questo è merito di un'altra "furbata"... infatti la Hifiman non ha copiato solo il nome della Sony, ma anche un'altra cosa e cioè l'ampiezza dei padiglioni, la loro forma, il loro materiale, in una parola la risonanza che creano. Questo fa si che la cuffia non risulti mai opprimente, ovattata, estraniante, claustrofobica... in una parola chiusa. I padiglioni e la loro speciale risonanza contribuiscono ad allargare ben oltre quello che ci si possa aspettare il palcoscenico che diventa molto esteso (per una cuffia chiusa) e che può racchiudere al suo interno diverse sonorità, diverse tonalità, diverse rappresentazioni del suono sia a livello di quantità che di qualità... e ve le farà ascoltare una per una. Qui non c'è confusione, non c'è sovrapposizione, non c'è mescolanza ma c'è solo coesione, raffinatezza, morbidezza, classe. Non c'è la ricerca spasmodica dei dettagli, non c'è microscopio per esaminare il suono, non c'è il bisturi per sezionarlo, qui c'è solo la musica che avete scelto di ascoltare, di assaporare, di gustare come fosse un ottimo Rhum come fosse una calda coperta che vi faccia compagnia nelle serate invernali. E' una cuffia di altri tempi come quella da cui prende il nome... ma allo stesso tempo attualissima nelle sue prestazioni e nelle capacità tecniche che però non sono al servizio dell'effetto wow che sa di inaspettato quanto di effimero. E' una cuffia solida, decisa, che non vuole convincere tutti, ma solo compiacere chi apprezza il suo suono. Provatela con diversi dac e capirete che lei non si piegherà mai a loro... li farà entrare nel suo modo di suonare fatto di pelle, metallo e legno, materiali d'altri tempi ma che conservano immutato il loro fascino ed il loro tipico modo di suonare. Leggerissima e facilissima da pilotare, non vi aiuterà nello scoprire come suona il vostro dac... non è qui per giudicare... vi farà solo sapere quanto lo gradisce e ve lo farà ascoltare, ma a modo suo... non è nata per rivelare... è nata per suonare e lo fa con il suo fascino... con la sua eleganza, con la sua classe. Potete provarla e se non vi piace restituirla... ma penso proprio che non lo farete... se amate la musica amerete il suo suono autentico, morbido, viscerale... forse antico ma allo stesso tempo mai così moderno. Questa la sua ultima furbata... sembrare quasi antica... quasi fuori moda... ma essere in realtà modernissima e non fatta per seguire le mode ma per precederle... chi avrebbe mai pensato ad una cuffia di questo livello con un dac R2R dal suono incredibile al suo interno? Pensate davvero sia vecchia? Non sapete quanto vi state sbagliando.
P.S. Per chi ha il dubbio... non è una cuffia da 370 euro... è una cuffia da 1300 euro e li vale tutti.
