audio_fan ha scritto: reba ha scritto:... con una decina di watt BUONI si può fare pressochè di tutto, spero che valga anche per i 7 ...
Vorrei spostare la questione dalla misura puntuale della potenza erogata alla
dinamica.In linea di principio:
>7w = "x" dB
>14W = +3dB
>28W = +6dB
>56W = +9dB
se da un lato è rassicurante sapere che un amplificatore da 7W perde solo (si fa per dire) 9dB rispetto ad uno da 60 dall' altro occorre analizzare, nella prova d'ascolto, se con la potenza di cui si dispone è soddisfacente non solo la riproduzione di brani con scarsa dinamica ma anche quella brani con una dinamica più spinta; se quest' ultima non fosse soddisfacente potremmo concludere che quei 9dB in più farebbero la differenza.
La questione è un po piu complessa e per fare dei calcoli sulla "potenza" effettivamente richiesta bisogna prendere in considerazione il fattore di cresta (di cui parlavo sopra), e fare i calcoli considerando i db che si ottengono con i volt erogabili al massimo dal finale (valore di picco) con un diffusore di una certa sensibilità rispetto al valore RMS del segnale, che rappresenta il volume in assenza di picchi.
Il fattore di cresta è il rapporto tra valore di picco e valore RMS di un segnale, mentre la dinamica è la differenza in db tra il segnale piu basso e quello piu alto.
Utilizzando il fattore di cresta (a differenza della gamma dinamica) possiamo calcolare con buona precisione il livello ottenibile prima che l'ampli vada in clipping.
Mediamente una buona registrazione, con una buona "dinamica" ha un fattore di cresta superiore a 3 dove 10 e gia un valore molto buono (anche se ci sono registrazioni che superano 20).
Per semplicità prendiamo i valori 3 e 10 per fare dei calcoli.
Il fattore di cresta (Cf) e uguale a valore di picco Vp / valore rms (Vrms). Dunque Cf=Vp/Vrms
Il valore di picco e la massima potenza erogabile da un ampli prima del clipping.
Prendiamo i dati forniti da il reba, dunque un ampli diciamo da 15watt, e dei diffusori da 90db con 2,83 volt a 1m e impedenza di 8 Ohm e facciamo i calcoli prendendo in esame un brano con scarsa dinamica cioè con fattore di cresta (Cf) pari a 3.
Il finale eroga al clipping 15 volts dunque avremo Vrms pari a 15/3=5
15 volt di picco equivalgono a +12db rispetto alla sensibilità del diffusore, dunque avremo un livello di picco di 90+12=102db a 1 metro subito prima del clipping.
SPL invece è uguale a 90 +20*log(5/2.83) = 94.9, approssimiamo a 95 db, sempre a 1m.
Apro un inciso: e' bene notare che al punto di ascolto bisogna sommare la pressione acustica sviluppata dal secondo diffusore e dalle riflessioni ambientali (maggiori in ambienti piccoli e/o poco trattati), mentre vanno sottratti alcuni db per via della distanza dal diffusore (ovviamente minore in ambienti piccoli), dunque per effettuare dei calcoli di buona precisione sarebbe necessario fare delle rilevazioni ambientali. Va inoltre notato come per le caratteristiche tipiche dei valvolari, è possibile spingerli a livelli a cui un ampli a stato solido sarebbe inascoltabile, quindi nel caso dei valvolari, e a seconda se sono SET o PP, andrebbe considerata una certa tolleranza rispetto a questi calcoli. Chiusa parentesi.
Avremo comunque un delta tra SPL e picco di pressione acustica di 7db e con 5Vrms l'ampli eroga solo, quando non si è in presenza di un picco, 3watt dei 15 disponibili, anche se stiamo impegnando tutta la "potenza" dell'amplificatore dato che lo saturiamo in occasione dei picchi.
Vediamo cosa succede con un brano con buona dinamica, con fattore di cresta 10.
Avremo 15/10=1.5 (anziche 15/3=5 del caso precedente).
I valori di picco rimangono ovviamente invariati perchè continueremo a regolare l'ampli in modo che sia al limite del clipping in presenza dei picchi, dunque consideriamo sempre il valore di 105db a 1 metro.
Quello che cambia è il valore di SPL che in questo caso sara uguale a 90+20*log(1.5/2.83) = 84.5 db
Avremo dunque un delta di circa 17db, il che significa che con un brano ad alta dinamica non potremo ottenere lo stesso livello di SPL che avevamo con il brano con Cf pari a 3 perchè l'ampli andrebbe in clipping, dunque dovremo abbassare il volume a un livello mediamente piu basso (84.5db) rispetto a quello (95db) di un brano con scarsa dinamica, ferma restando la saturazione del finale in occasione dei picchi.
Nel caso in questione se il reba effettuasse delle rilevazioni a 1 metro con un buon fonometro (non con un telefonino) del livello di picco a cui ascolta abitualmente, si potrebbero fare i calcoli partendo da questo dato.
Dubito che ascolti con livelli di picco di 105db a un metro e dunque, avra livelli di SPL sicuramente superiori a quelli calcolati sopra, anche in considerazione delle considerazioni fatte sull'ambiente di ascolto e sui valvolari).
Sarebbe dunque ipotizzabile calcolare con una certa precisione i livelli acustici che avrebbe con il nuovo ampli a seconda del fattore di cresta dei brani riprodotti e decidere di conseguenza.
Al di la dell'utilita di questi calcoli per il reba, tutto ciò dovrebbe indurre ad alcune considerazioni di carattere generale:
1) La cosiddetta "loudness war" non è una bizzarria dei fonici o dei trapper, ma ha senso dal momento in cui i contenuti vengono riprodotti con sistemi di scarsa qualità e potenza e/o in condizioni dove il delta tra SPL e livello di picco rappresenta un problema (cuffiette, autoradio ecc.)
2) gli amplificatori di bassa potenza sono spesso abbinati a sorgenti analogiche, non solo per scelte di natura "filosofica" (anche per quello) ma perchè le sorgenti ad alta dinamica (digitali) tendono a saturare gli amplificatori e sebbene il clipping di un SET sia meno fastidioso di altre tipologie di ampli (vuoi per il soft clipping dei valvolari, vuoi per le caratteristiche della distorsione tipiche dei SET) a tutto c'è un limite, motivo per cui alla fine senza farsi troppe domande sul motivo, l' "audiofilo" afferma che "il vinile suona meglio", e non ha tutti i torti (in quella configurazione).
Si puo discutere la scelta di mettersi in una situazione dove si è quasi costretti ad utilizzare contenuti a bassa dinamica, ma dal momento che si da all'impianto un certo tipo di impronta per ragioni di gusti personali, il resto viene praticamente di conseguenza.
A riprova di questo si puo osservare come chi abbina SET a diffusori ad altissima efficienza tenda ad apprezzare contenuti ad alta dinamica piu di chi li abbina a diffusori a bassa efficienza, non solo per via del discorso dei livelli qui affrontato, ma anche per via della ridotta distorsione dei diffusori ad alta efficienza rispetto a quelli a bassa e che si somma alla saturazione degli ampli.
3) Gli ampli valvolari in push pull e di potenza generosa, in classe AB, rendono molto bene con contenuti ad alta dinamica e ancor piu con diffusori ad alta efficienza.
Questo accade perchè vista la scarsissima potenza RMS impiegata rispetto a quella disponibile, questi tendono a lavorare quasi sempre in classe A switchando in classe B solo in occasione dei picchi che vengono comunque riprodotti senza alcuna saturazione e nel caso di abbinamento con diffusori ad alta efficienza con livelli di distorsione dei trasduttori molto bassi, per via della scarse sollecitazioni a cui sono soggetti anche in corrispondenza dei picchi.