Premessa, uso la “liquida” da quasi dieci anni, in tutte le forme possibili (pc windows, linux, raspberry, altri streamer già “confezionati”).
Possiedo attualmente il DCS Network Bridge, il Bryston BDP1, ho avuto poco tempo fa il Resolution Audio Cantata, primissima versione.
Sono tutte elettroniche non più in produzione, ma: DCS continua ad aggiornare il firmware; Bryston ha rilasciato pochi mesi fa un aggiornamento per una macchina di oltre 10 anni rendendola Roon compatibile; il signor Resolution (Jeff) in persona ti risponde dall’altra parte dell’Atlantico in un batter di ciglia e ti fornisce ogni indicazione utile a far “cantare” il suo Cantata di 15 anni fa (una genialata, all’epoca, in pratica il primo streamer integrato).
Poiché amo sperimentare, senza disdegnare per provincialismo preconcetto i prodotti italiani, mi sono imbattuto in un Goldnote DS1000, versione MKII, macchina non più prodotta da qualche anno ma tuttora in vendita in moltissimi negozi, devono esserci scorte non collocate.
Ebbene il software di questo streamer sembra fare le bizze, se si cambia ingresso va in tilt, all’accensione talvolta compare l’ingresso i2s che non è tra quelli previsti.
Mi affaccio sul sito del produttore e del prodotto, contrassegnato come “discontinuo”, è dispobile solo il manuale, nessuna traccia del firmware.
Un prodotto discontinuo (ma, si badi, tuttora in vendita) non è un prodotto morto, defunto, da dimenticare.
E’ pur sempre un alfiere, un messaggero delle capacità del costruttore, tanto più se esso rappresentava il “miglior dac” mai sfornato in quel di Firenze.
Contatto allora l’help indicato sul sito ma resto basito dalle indicazioni dell’addetto: “chissà come è stato usato …”.
Ho chiesto semplicemente un link dove reperire il firmware (sono pressochè sicuro che reinstallandolo si risolvono le scaramucce), non un intervento di riparazione gratuito (ci mancherebbe).
Amaramente devo constatare che non sempre è un vantaggio acquistare prodotti italiani se alla vicinanza geografica non si associa un amichevole rapporto con l’utente finale, sia che abbia acquistato il nuovo o l’usato.
C’è un oceano da colmare rispetto alla disponibilità di Jeff, il proprietario e progettista di Resolution Audio, ad esempio, o alla capacità di garantire la longevità del prodotto esibita da Bryston e DCS.
Ma tant’è, chissà come sarà stato usato uno streamer …
Possiedo attualmente il DCS Network Bridge, il Bryston BDP1, ho avuto poco tempo fa il Resolution Audio Cantata, primissima versione.
Sono tutte elettroniche non più in produzione, ma: DCS continua ad aggiornare il firmware; Bryston ha rilasciato pochi mesi fa un aggiornamento per una macchina di oltre 10 anni rendendola Roon compatibile; il signor Resolution (Jeff) in persona ti risponde dall’altra parte dell’Atlantico in un batter di ciglia e ti fornisce ogni indicazione utile a far “cantare” il suo Cantata di 15 anni fa (una genialata, all’epoca, in pratica il primo streamer integrato).
Poiché amo sperimentare, senza disdegnare per provincialismo preconcetto i prodotti italiani, mi sono imbattuto in un Goldnote DS1000, versione MKII, macchina non più prodotta da qualche anno ma tuttora in vendita in moltissimi negozi, devono esserci scorte non collocate.
Ebbene il software di questo streamer sembra fare le bizze, se si cambia ingresso va in tilt, all’accensione talvolta compare l’ingresso i2s che non è tra quelli previsti.
Mi affaccio sul sito del produttore e del prodotto, contrassegnato come “discontinuo”, è dispobile solo il manuale, nessuna traccia del firmware.
Un prodotto discontinuo (ma, si badi, tuttora in vendita) non è un prodotto morto, defunto, da dimenticare.
E’ pur sempre un alfiere, un messaggero delle capacità del costruttore, tanto più se esso rappresentava il “miglior dac” mai sfornato in quel di Firenze.
Contatto allora l’help indicato sul sito ma resto basito dalle indicazioni dell’addetto: “chissà come è stato usato …”.
Ho chiesto semplicemente un link dove reperire il firmware (sono pressochè sicuro che reinstallandolo si risolvono le scaramucce), non un intervento di riparazione gratuito (ci mancherebbe).
Amaramente devo constatare che non sempre è un vantaggio acquistare prodotti italiani se alla vicinanza geografica non si associa un amichevole rapporto con l’utente finale, sia che abbia acquistato il nuovo o l’usato.
C’è un oceano da colmare rispetto alla disponibilità di Jeff, il proprietario e progettista di Resolution Audio, ad esempio, o alla capacità di garantire la longevità del prodotto esibita da Bryston e DCS.
Ma tant’è, chissà come sarà stato usato uno streamer …