Da mariovalvola Ven Lug 08, 2022 8:07 am
Da quello che mi è passato per casa, Hirata Tango, è la vera Tango.
Era il paese dei balocchi. Fino, almeno, ai primissimi anni del nuovo millennio. Trovavi tutto e potevi chiedere anche singoli prodotti custom. A Tokyo, c'era la Goko trading che raccoglieva le richieste della clientela internazionale ( c'erano anche altri canali ) e ti sapeva, in tempi brevissimi, fornire prezzi e caratteristiche di oggetti realizzati ad hoc consultando direttamente la casa costruttrice
Il catalogo era vastissimo. Trasformatori di alimentazione, induttori ( schermati diversamente in funzione del loro impiego). Trasformatori di ingresso uscita, per finali e preamplificatori, Riaa induttive, attenuatori per crossover.
A un certo punto, non ricordo l'anno dovrei cercare, mi scrisse il sig.Anada della Goko Trading dicendomi che gli ing dell' Tango sarebbero presto andato in pensione e l'attività si sarebbe fermata. Dopo, arrivò ISO con il marchio ISO Tango e, dopo solo ISO.
Per quanto riguarda le finiture, gli esemplari più vecchi Hirata Tango erano neri o colore ghiaccio con una verniciatura lievemente bucciata. Il martellato grigio scuro, era a catalogo negli ultimi anni. Sulla qualità, il discorso è complicato.
1) non tutti i prodotti della prima Tango erano in grado di accontentare ogni appassionato. Alcuni erano davvero stellari ma anche molto critici e impegnativi da usare.
2) il vecchio X-10s il trasfo per la 211 in single ended, non è mai stato replicato correttamente da ISO che però sapeva realizzare un'alternativa diversa ma interessante denominata FC-30-10S.
3) il vecchio Tango interstadio NC-20 era ottimo ma elettricamente, le nuove versioni ISO sono migliori.
4) i trasformatori di uscita da pre, sono peggiorati con ISO
5) Certi ottimi ferri del vecchio catalogo, non ci sono più. I custom sono spariti. Alcuni facevano sognare.
6) io provo un senso di gratitudine verso di loro. Ho potuto godermi anni di fantastici ascolti, sono riuscito a realizzare ampli unici e molto particolari che mi hanno fatto crescere. Ho ancora qualcosa di loro da provare bene e che aspettano pazientemente il loro turno