ZMF ATRIUM
Informazioni su: https://www.zmfheadphones.com/atrium
Prezzo: 2499 USD (identico alla Verite, la versione in legno stock è in sconto di 200USD fino al 17 Aprile).
Disponibile dal 1 Aprile 2022.
Introduzione
Parto dalle conclusioni… Zach ha colpito ancora!
Ho ricevuto in prova la Atrium da circa una settimana. La versione che mi stata inviata è quella con legno di ciliegio opaco e rifiniture in rame anticato. Questa versione pesa circa 520gr contro i 460gr del modello stock.
La Atrium è una nuova cuffia aperta, top di gamma, con driver in Biocellulosa e magneti N52. Chi conosce ZMF sarà che questo tipo di driver è già stato usato su Eikon e Aeteur (la prima una chiusa la seconda aperta). Ha una impedenza di 300Ohm e una sensibilità di circa 96db/mW
Le Auteur e le Eikon escono dal listino. In estate verrà presentata una nuova versione di Aeteur (Classic) con il nuovo damping system. Ci saranno, se la richiesta sarà sufficiente, versioni limited della Eikon
La costruzione della cuffia è perfettamente in linea con stra-riconosciuta qualità ZMF: prodotto costruito artigianalmente con estrema cura. Ogni cuffia è ovviamente testata e verificata sia nella costruzione che nella resa. Il certificato di proprietà dell’esemplare in mio possesso espone il seriale #28.
Oltre al nuovo driver, Atrium introduce un indovinato sistema di smorzamento del driver che consente di calibrarne l’escursione e di conseguenza limitare l’effetto “echo” prodotto dalle dimensioni variabili della camera nel cup. Sistema tanto semplice quanto geniale e dagli effetti molto interessanti. Qui gli approfondimenti: https://www.zmfheadphones.com/atrium-patent
6 giorni in ascolto… le mie impressioni
Ho ascoltato la Atrium con questa configurazione:
- Sorgente liquida (Roon)
- DDC Gustard U18
- DAC Denafrips Venus 2
- Amplificatore Megahertz Musicale EL34/E88CC
- Amplificatore KG CFA3
Le altre mie cuffie con cui ho fatto un po’ di comparazioni:
- ZMF Verite Open Silkwood
- Abyss 1266 Phi TC
(Quanto scrivo si riferisce alla cuffia con circa 50 ore di rodaggio, quindi sicuramente ancora acerba e con i PAD Universe traforati installati all’origine).
Ho la ferma impressione che questa cuffia diventare la “portabandiera” del sound ZMF. Un approccio al suono mai eccessivo e mai stancante. Concordo pienamente la definizione data da Warren di Head-Fi rispetto al suono Atrium: ANALOGICO.
Subbassi e Bassi
Quantità e qualità: I bassi ci sono e sono belli. La cuffia non da alcun cenno di cedimento e con la giusta autorevolezza e controllo. Non è una cuffia da bass-head ma la trovo semplicemente “giusta” e piacevole. Atrium esce molto bene alla prova con l’organo a canne. Ovviamente punch e velocità non sono a livello di una planare. La Verite Open essendo leggermente più veloce delle Atrium da l’impressione di un punch più presente.
Medi
I medi sono il piatto forte di casa ZMF e tutti noi lo sappiamo. E i medi della Atrium sono la cosa che ho adorato da subito. Mai nasali ne plasticosi … veramente belli, estremamente naturali e non li ho mai sentiti congestionati anche nei passaggi più complessi. Siamo tranquillamente al livello delle Veritè con un leggero maggior calore sui medio bassi sulle Atrium. I medio-alti, che risultavano un po’ “strani” nelle Aeteur, adesso sono veramente al top.
Alti
Personalmente ho sempre trovato un po’ faticosa, soprattutto a volumi sostenuti, la pinna a 5/6k della Verite Open (e forse è l’unico neo che le ho trovato). Anche qui la Atrium, come nei medi, canta un po’ fuori dal coro rispetto alla moda del momento e presenta una impostazione molto neutra e lineare.
Potrei utilizzare aggettivi come “soffice e vellutato” ma mi sentirei un po’ sommelier. Personalmente la trovo godibilissima e mai faticosa. Potrei stare ad ascoltarla per giorni senza togliermela di testa
Da tenere presente, comunque che se abbiamo una perdita uditiva apprezzabile ad alta frequenza (l’età che avanza ad esempio) l'Atrium può non essere la scarpa giusta. Nessuno si dovrà aspettare, con le Atrium gli alti di una TH909 o di una HD800 o anche di una Focal Utopia.
Dettaglio, risoluzione, headstage
No, la nuova Atrium non è una Abyss, né una D8000. Seppur non essendo la campionessa indiscussa in dettaglio e risoluzione offre tutto ciò che uno si possa aspettare da una top di gamma. Nella tecnicalità la Vérité ha una marcia in più, con la sua velocità e il suo dettaglio. Ma non per questo la Atrium è peggiore. La sua naturalezza, infatti, la rende veramente piacevole e a tutto tondo. Non c’è un “troppo” o un “troppo poco” anche sul versante del dettaglio, risoluzione.
Dove invece la nuova ZMF stupisce è nell’headstage, ampio e profondo. Un palco veramente ampio e tridimensionale. Credo che il “colpevole” sia il nuovo sistema di damping che andando a migliorare la separazione strumentale consente di percepire una grande tridimensionalità.
Concludendo..
Una grande cuffia: bella, analogica, “smooth” quanto basta. Comodissima su tutti i fronti, dalla leggerezza all’approccio sonoro. Sicuramente Zach ha indovinato l’ennesima ricetta per un’oggetto di successo che ci donerà ore e ora di begli ascolti.
Continuo a preferire le ZMF con le valvole anche se, alcuni, potrebbero decidere di dare un po’ più di velocità e punch con uno stato solido. Ma nel mio caso ho già le 1266 Phi TC che mi prendono a schiaffi quando al bisogno
BRAVA ZMF, Bravo Zach!
Edit: ho inserito qualche foto in più, e corretto un paio di refusi
Ultima modifica di PierPP il Sab Mar 19 2022, 20:50 - modificato 11 volte.