Da Pazzoperilpianoforte Sab Ott 16 2010, 14:30
Secondo me "musicalità" è un termine inflazionato e compromesso da decenni di usi e abusi, e quindi non più utilizzabile in nessun modo, in ambito Hi-Fi.
Si è usato questo termine per dare una parvenza di dignità a sistemi di riproduzione pessimi (come dice Air) e per dare spazio bene o male alla soggettività in audio prima che si cominciasse a parlare di My-Fi (nell'accezione di Matley).
Qualche tempo fa, in una discussione con Petrus, "coniammo" il termine di coerenza per cercare un termine che potesse, così come il termine musicalità, rappresentare una sisntesi di più elementi d'ascolto e non un singolo elemento tecnico/sonoro (come sono i concetti di distorsione, timbro, estensione in gamma bassa o alta, velocità e simili), ma al tempo stesso fosse meno logoro del concetto di musicalità. Ma anche meno fuorviante.
Di fatto al termine musicale l'accezione più comune attribuisce il valore di "carezzevole per l'orecchio". Cosa che c'entra poco con l'Hi-Fi. Nel senso che compito dell'impianto non è di essere "carezzevole all'orecchio" bensì riprodurre ciò che c'è nel disco. Sarà il disco ad essere più o meno "carezzevole per l'orecchio" a seconda della musica contenuta, della capacità del tecnico, del messaggio artistico da veicolare (giacché esiste anche musica che tutto vuole essere fuorché "carezzevole per l'orecchio"!!), ma non è un problema che deve riguardare l'impianto audio. Che, se interviene sul suono in modo da renderlo più piacevole secondo alcuni canoni stereotipi comunque sta colorando il segnale che tratta. E "colorare" è concetto opposto a quello di Hi-Fi.
Non a caso spesso l'aggettivo di musicale è stata attribuito agli impianti eufonici, che però tutto sono fuorché impianti lineari. Poi possono anche piacere, più di impianti con altri limiti, ma questo è altro concetto dalla valutazione del loro valore dal punto di vista audio.
Il concetto di naturalezza, invece, o di "coerenza" secondo l'accezione di quel dibattito con Petrus, è fondamentale nell'ambito Hi-Fi, perché si affianca e completa i concetti di analisi specifici dei vari aspetti sonori (distorsione, estensione, ecc.). Ma si applica alla sola musica che dal vivo non è amplificata. Giacché la musica amplificata è musdica creata con elettroniche, e quindi può anche in un concerto dal vivo essere coerente o incoerente, musicale o non musicale. In particolare non esiste musica "naturale" se si parla di musica amplificata perché gli strumenti sono trattati nei più disparati dei modi e quindi ognuno di loro non ha più un solo suono, ma diecimila suoni diversi.
Nell'ambito della musica non amplificata, invece, si può parlare di coerenza e/o naturalezza. Ed allora il suono di un impianto sarà naturale (coerente) quando sarà verosimile, cioé sarà un suono risontrabile in un aqualunque condizione d'ascolto naturale. Esempio: il suono di un violino suonato dalla Podger (ad esempio), che a partire da una certa nota in su diventa più secco armonicamente e più stridulo non è un suono né coerente né naturale perché non si verifica mai nella realtà (il suono dello strumento musicale è sempre coerente se suonato bene, ha cioé caratteristiche che lo acompagnano lungo tutta l'estensione) a meno che il musicista non sia cattivo, ma qui appunto parliamo della Podger che musicista cattivo non è.
E' facile sentire oggetti Hi-Fi incoerenti anche se di costo molto elevato. A me risulta triste dirlo e riscontrarlo, ma tant'è. Probabilmente perché sono progettati e messi a punto da persone con cattive orecchie, o che hanno poca dimestichezza con i suoni naturali....