Scelta pre phono con due ingressi

Adelmo ha scritto:le variabili del suono analogico riprodotto sono tante e non riguardano solo  il pre phono.

Adelmo

Assolutamente d'accordo.
Per la mia esperienza il pre fono è però uno degli elementi più importanti, attraverso il quale è possibile percepire differenze sostanziali.

Salve a tutti.
Mi inserisco, perché condivido con cosm la passione per la rotazione delle testine.
Non voglio qui ripercorrere lamia storia analogica, però voglio condividere con voi il risultato di vari passaggi, che da un paio d’anni, mi regala soddisfazioni.

Alla fine, ho optato per uno step up ed un pre fono, entrambi però con ampie possibilità di regolazione: SUT3 Audiodinamica e pre fono valvolare MM , di Gabris’Amp.
Utilizzo testine MC, con uscita 0,2/04 e con la possibilità di regolare gain+load nel SUT, oltre ad impedenza e timbro (aggiungete anche tube rolling sul pre....), ho sempre trovato il mix giusto.
Un minimo di soffio c’è, ma devo mettere l’orecchio vicino al tweeter pe sentilo e, considerando che anche l’ampli è valvolare (Leben CS300XS), lo considero trascurabile.
Poi ognuno di noi deve posizionare l’asticella delle aspettative, in base a tanti fattori (vedi budget spese e sala d’ascolto) e quindi l’importante è sempre ascoltare musica e, perché no, “giocare” un po’ con le nostre passioni.

Buona musica.

Fausto

Grazie Fausto per l'intervento
Giocare con le testine è proprio divertente, più precisamente penso che il suono analogico abbia un suo perché, nonostante le vette di eccellenza raggiunte dalla musica digitale. L'aspetto più affascinante del sistema giradischi è per me proprio la componente ludica, legata al cambio di set up; ciò crea quella freschezza continua che stimola l'ascolto, un po' come ascoltare più interpretazioni della stessa opera.
Certo è che le incazzature e le delusioni sono sempre dietro l'angolo con il vinile, ma questo è il gioco.