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Monoprice Monolith AMT - recensione
Il Gazebo Audiofilo

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    Monoprice Monolith AMT - recensione

    Carlito
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    Messaggio Da Carlito Dom 12 Dic - 20:17

    Ho atteso un po' prima di scrivere le mie impressioni qui, circa la cuffia nel titolo, che condivide il driver AMT a banda larga visto nella Gold Planar, e nella Heddphone.
    Ho voluto attendere almeno l'approssimarsi del centinaio di ore che sta suonando, per essere più preciso e convinto, forse anche per scrivere a mente più fredda, le mie impressioni.

    A fasi alterne, l'ho lasciata suonare con purist (inizialmente) a volume basso, a tratti indossata ed ascoltata per seguirne l'acustica nel periodo di burn-in.
    Poi, ho usato far suonare insieme a purist, anche la musica di vario genere, in loop. Questo è un nuovo metodo, che ho deciso di intraprendere, perchè il driver è davvero grande, ed il suo rodaggio non puo' essere normale, come di solito.

    Ed arriviamo qui, a contestualizzare quanto sia unico, diverso, non paragonabile a tutte le altre tecnologie finora "ascoltate" in cuffia, da me, ovvio.

    Iniziamo dai parametri:
    90 dB efficienza
    32 Ohm
    93mm x 63mm driver AMT a banda piena, da 15 Hz a 40 KHz
    cavo SE iack 6,3mm in dotazione di buona fattura
    adattatore da 6,3 a 3,5
    Potenza max 10 Watt rms per 0,2 sec.

    Non c'è custodia rigida come nella M1060c, ma un ottimo imballaggio, in perfetto stile Monolith.
    Un dettaglio del driver:

    Monoprice Monolith AMT - recensione Whats165

    Monoprice, con la serie Monolith, rende appetibile l'acquisto di tecnologia che altrimenti costerebbe di più.
    La costruzione sembra solida.

    La scena è molto ampia, anche in senso di larghezza, profondità, altezza.
    Tutte le peculiarieta' delle migliori dinamiche, sono presenti, convivono anche corpo e matericità delle magnetoplanari, unite ad una velocità disarmante del driver nell'inseguire senza sforzo alcuno i vari passaggi del pieno orchestrale.
    Sembra una cuffia onnivora, ma pretende amplificazioni di tutto rispetto.

    Nonostante il Cavalli CTH, la piloti già bene, avverto la necessita' di una amlificazione a stato solido, veloce, corposa, che tenga ben a freno il DF di questo driver, che è veramente brillante, nel suo contesto.
    C'è anche punch su tutte le frequenze, anche i bassi sono rigorosamente da sberla, profondi, pieni, materici.
    Le voci, sembrano parecchio reali, sia maschili che femminili, i cori sono cori, il vocalist se chiede scena in primo piano, l'avrà.

    Trovarle qualche difetto ? Solo quando la apriro', capiro' se posso migliorare qualcosa. Oggi, ancora, attendo le 200 ore o più di rodaggio, essendo che migliora sempre di più in qualità e coerenza riproduttiva.

    Sicuramente, non è pilotabile da integrati, la sentireste, ma non avvertireste la sberla che puo' dare l'AMT.
    Il suo suono, comunque, dove si collega fa apprezzare la timbrica del tipo di DAC (se è un Sabre, o un AKM) si capisce subito, è una grande rivelatrice di cio' che le si collega.
    Se c'è qualche valvola nello stadio pre, si sente il suo caratteristico timbro, chiaro e veloce se è una Elettro Harmoix, o mieloso se è una Mullard nos.
    Se poi ci si mettono gli opamp, senti letteralemnte il suono elettronico che imprimono.
    Dunque, almeno come timbrica, restituisce alla lente, quello che le si da' in pasto.
    Come dinamica, è assetata. Finora, le sto dando poca birra. La merita, eccome. E' come se vi dicesse, tu portami da bere, ed io in cambio ti rendo 100 volte secondo quello che mi dai.
    Fra non molto, conto di fornirle una delle migliori birre, riferiro' in seguito.


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    Messaggio Da metamorph63 Dom 12 Dic - 21:35

    Carlito ha scritto:Ho atteso un po' prima di scrivere le mie impressioni qui, circa la cuffia nel titolo, che condivide il driver AMT a banda larga visto nella Gold Planar, e nella Heddphone.
    Ho voluto attendere almeno l'approssimarsi del centinaio di ore che sta suonando, per essere più preciso e convinto, forse anche per scrivere a mente più fredda, le mie impressioni.

    A fasi alterne, l'ho lasciata suonare con purist (inizialmente) a volume basso, a tratti indossata ed ascoltata per seguirne l'acustica nel periodo di burn-in.
    Poi, ho usato far suonare insieme a purist, anche la musica di vario genere, in loop. Questo è un nuovo metodo, che ho deciso di intraprendere, perchè il driver è davvero grande, ed il suo rodaggio non puo' essere normale, come di solito.

    Ed arriviamo qui, a contestualizzare quanto sia unico, diverso, non paragonabile a tutte le altre tecnologie finora "ascoltate" in cuffia, da me, ovvio.

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    adattatore da 6,3 a 3,5
    Potenza max 10 Watt rms per 0,2 sec.

    Non c'è custodia rigida come nella M1060c, ma un ottimo imballaggio, in perfetto stile Monolith.
    Un dettaglio del driver:

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    Monoprice, con la serie Monolith, rende appetibile l'acquisto di tecnologia che altrimenti costerebbe di più.
    La costruzione sembra solida.

    La scena è molto ampia, anche in senso di larghezza, profondità, altezza.
    Tutte le peculiarieta' delle migliori dinamiche, sono presenti, convivono anche corpo e matericità delle magnetoplanari, unite ad una velocità disarmante del driver nell'inseguire senza sforzo alcuno i vari passaggi del pieno orchestrale.
    Sembra una cuffia onnivora, ma pretende amplificazioni di tutto rispetto.

    Nonostante il Cavalli CTH, la piloti già bene, avverto la necessita' di una amlificazione a stato solido, veloce, corposa, che tenga ben a freno il DF di questo driver, che è veramente brillante, nel suo contesto.
    C'è anche punch su tutte le frequenze, anche i bassi sono rigorosamente da sberla, profondi, pieni, materici.
    Le voci, sembrano parecchio reali, sia maschili che femminili, i cori sono cori, il vocalist se chiede scena in primo piano, l'avrà.

    Trovarle qualche difetto ? Solo quando la apriro', capiro' se posso migliorare qualcosa. Oggi, ancora, attendo le 200 ore o più di rodaggio, essendo che migliora sempre di più in qualità e coerenza riproduttiva.

    Sicuramente, non è pilotabile da integrati, la sentireste, ma non avvertireste la sberla che puo' dare l'AMT.
    Il suo suono, comunque, dove si collega fa apprezzare la timbrica del tipo di DAC (se è un Sabre, o un AKM) si capisce subito, è una grande rivelatrice di cio' che le si collega.
    Se c'è qualche valvola nello stadio pre, si sente il suo caratteristico timbro, chiaro e veloce se è una Elettro Harmoix, o mieloso se è una Mullard nos.
    Se poi ci si mettono gli opamp, senti letteralemnte il suono elettronico che imprimono.
    Dunque, almeno come timbrica, restituisce alla lente, quello che le si da' in pasto.
    Come dinamica, è assetata. Finora, le sto dando poca birra. La merita, eccome. E' come se vi dicesse, tu portami da bere, ed io in cambio ti rendo 100 volte secondo quello che mi dai.
    Fra non molto, conto di fornirle una delle migliori birre, riferiro' in seguito.
    Interessante descrizione della tua esperienza. L'AMT può essere davvero fra i migliori driver possibili, l'importante è che sia adeguatamente progettato il telaio in cui è immerso. E' un driver velocissimo negli attacchi, e si, lo S.S. pare essere la migliore scelta di pilotaggio. Buona fortuna.
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    Messaggio Da Carlito Dom 12 Dic - 22:03

    Grazie Metamorph.
    La tua esperienza è stata per me entusiasmante, hai dimostrato che nulla è impossibile.
    Se posso, vorrei anticipare quello che mi aspetto di vedere all'interno del padiglione che regge l'AMT, è il vuoto, come lo era presente nella M1060c.
    Potrei anticipare il pensiero di cosa andarci a fare, per risolvere un piccolo problema.
    Se la piloto con robetta da cuffie dinamiche più sensibili, tipo MS100mk2, le medio basse, e le basse sono più pulite. Giocoforza, se la piloto col CTH, che ha la forza di smuovere il driver AMT, anche se a mio avviso siamo al 60% delle sue possibilità, ci sono dei riverberi (pelo avanti) rispetto le medio-basse, e le infra basse. Non sono vibrazioni, ma proprio riverberi.
    Ecco, forse questo è l'aspetto che andrebbe migliorato.
    Ma ancora è presto per affermarlo, come ho detto, è una anticipazione sulla possibile e augurata modifica acustica da farsi.


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    Messaggio Da Carlito Dom 27 Mar - 0:45

    Per esserci anche qui, vi posto quanto fatto per insonorizzare la camera di risonanza indiretta (quella che genera rimbombi fuori dal messaggio sonoro del driver AMT, la curiosita' ha vinto, la pazienza di aprirla, l'angoscia di poter fare dannia al delicatissimo driver AMT, alla fine hanno prodotto i loro frutti.

    Ne esce una AMT assolutamente splendida, fortemente coesa in tutte le frequenze, senza quelle edulcorazioni da rimbombo, che avevo intravisto fin dall'inizio, ma che per tempo e per inerzia, avevo rimandato ad oggi.

    Ecco come si presenta dentro la AMT di Monolith.

    Ho fatto una raccolta di modifiche, in spirito DIY, se volete, e se saro' autorizzato a postare link esterni, qualora le mie "peripezie obbistiche" possano interessare, fatemi sapere.
    L'intento è aver creato uno specifico TD di modifiche, con qualche approfondimento acustico sul modus operandi.
    Buoni ascolti

    Monoprice Monolith AMT - recensione Whats166
    .
    e dopo la cura
    .
    Monoprice Monolith AMT - recensione Whats167


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    Messaggio Da Barone Birra Dom 27 Mar - 20:53

    Molto bene Carlito, in effetti mi sembra un po' vuota dentro, con l'aria che se ne va dove le pare... ma la struttura è in metallo o plastica (sembra un po' sottile)...


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    Messaggio Da Dann Dom 27 Mar - 22:17

    cuffia interessante, ma dove si può comprare?


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    Messaggio Da Carlito Dom 27 Mar - 22:57

    Barone Birra ha scritto:Molto bene Carlito, in effetti mi sembra un po' vuota dentro, con l'aria che se ne va dove le pare... ma la struttura è in metallo o plastica (sembra un po' sottile)...

    La struttura dell'AMT è in metallo, abbastanza pesante per essere un AMT.
    Il resto è in plastica, ma ci sono dei rinforzi di struttura, quindi la solidita' strutturale c'è, la griglia esterna è in maateriale acciaioso, sottile, e ben smorzata acusticamente con del gel siliconico che assorbe anche vibrazioni eventuali.
    Il tutto è per cosi' dire siliconato, anche il connettore del cavo.
    Ci sono 16 viti che fissano il doppio supporto di plastica, anche questo rinforzato strutturalmente con delle linee di rinforzo in plastica.
    Roba apparentemente economica, per via della plastica, ma strutturalmente rinforzata e abbstanza rigida.
    Quello spazio riempito, + la 3° camera di risonanza indiretta, o indotta, che è la causa dei rimbombi extra, che fanno tanto trendy, ma che per uno come me, meglio non si sporchi il segnale del pezzo inciso.

    Edit: ho scritto plastica, ma sulle griglie c'è scritto ABS. Dettaglio da non sottovalutare, e lo spessore non è piccolo, siamo quasi 1,5 mm di spessore.


    Ultima modifica di Carlito il Dom 27 Mar - 23:00 - modificato 2 volte.


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    Messaggio Da Carlito Dom 27 Mar - 22:58

    Dann ha scritto:cuffia interessante, ma dove si può comprare?

    Da monoprice USA, direttamente.


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    Messaggio Da Dann Dom 27 Mar - 23:03

    Carlito ha scritto:
    Dann ha scritto:cuffia interessante, ma dove si può comprare?

    Da monoprice USA, direttamente.
    grazie... 

    non ho ben capito che materiale hai messo all'interno della cuffia, sembra ovatta, ma potrei sbagliarmi.


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    Messaggio Da Carlito Dom 27 Mar - 23:17

    Dann ha scritto:
    Carlito ha scritto:
    Dann ha scritto:cuffia interessante, ma dove si può comprare?

    Da monoprice USA, direttamente.
    grazie... 

    non ho ben capito che materiale hai messo all'interno della cuffia, sembra ovatta, ma potrei sbagliarmi.

    non è ovatta, è filato di poliestere, leggero una piuma, acusticamente smorzante pelo meno del cotone (che è più un muro sonico), pero' ha delle caratteristiche smorzanti superiori per via con la sua conformazione retinica a maglia più aperta, generando migliaia di piccoli condotti smorzatori, l'effetto che restituisce è un decadimento superiore di armoniche spurie, rispetto al cotone, ed al contempo non è un muro acustico.
    Quello che si voleva realizzare per arrivare a farle conquistare il mio personale podio di cuffia completa, con un grande punch, estesa dinamica, larghezza di banda piena, e messaggio reso quasi in modo naturale, molto vicino al reale.


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    Messaggio Da Cunctator-FM Lun 28 Mar - 1:31

    Questa cuffia mi intriga parecchio! A parte la “moddatura”, il cui scopo e risultato sono molto chiari, mi piacerebbe qualche elemento in più sull’headstage della Amt, come si rapporta con altre campionesse nel settore e se l’ovatta di poliestere ha in qualche modo influito su questa caratteristica e come.


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    Cuffie attuali (divise per tecnologia): 
    Elettrostatiche: ce l’ho di nuovo! Una Stax SR L700 mk2;
    Dinamiche aperte: Pioneer SE Master 1; Sennheiser HD650; m'è rimasto lo stand Spirit....
    Dinamiche chiuse: "sede vacante";
    Magnetoplanari/isodinamiche: Hifiman Arya;
    Driver AMT: Heddphone;
    Vintage "strana": Sony MDR-F1; più altre “antichità” come la AKG K141;
    Iem: Final Audio E5000 con dongle Ultrasone Naos
    Wireless con elaborazione sonora: Apple AirPods Max.
    Ampli-Dac-Streamer-Sorgenti: Bandalex AF-6, Stax srm D50, AudioGd r2r R8, AudioGD interfaccia di20, Cocktail Audio X50D, Icon HP8 valvolare, Marantz HD-DAC1, Oppo 105, MacBook Air con Audirvana, iPhone, iPad;
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    Messaggio Da Carlito Lun 28 Mar - 10:20

    In merito a confronti con cuffie top di tecnologie diverse, a nastro, c'è chi ne ha parlato ampiamente su altro forum.
    Il fatto è che la tecnologia AMT, Air Motion Transformer, ha raggiunto l'apice con queste cuffie (Monoprice e Goldplanar), prima HeddPhone.
    Essendo unica nel suo genere, si possono comparare come le diverse tecnologie suonano, quindi è un paragone che rimane li', ancorato al mondo tecnologico di appartenenza.

    Le ultime top elettrostatiche, son diverse.
    Le ultime top dinamiche, hanno pregi di gran lunga inferiori, se proprio vogliamo fare paragoni.
    La tecnologia planare, nel suo contesto top, ha pregi differenti.

    La AMT, per via del suo sviluppo metrico della grande membrana raccolta in pochi cm di spazio (quasi 9x5 ) muove moltissima aria, tradotto sviluppa moltissime armoniche e onde sonore.

    La modifica nel filato di poliestere, non sconvolge affatto il grande spazio ricostruito dalla AMT, anzi ne delinea i microdettagli, la corposita' delle voci e degli strumenti, insomma ripulisce dalle spurie indotte che altrimenti sporcano il suono, rendendolo sub/loud.
    Piacevole l'effetto boom, ma cosi' è veramente una Signora Cuffia, unica nella sua tecnologia ad oggi.


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    Messaggio Da Cunctator-FM Lun 28 Mar - 11:20

    Ottimo! Riassumendo, le cuffie con driver Amt attualmente sono tre: Heddphone, Goldplanar 850 e appunto la Monolith AMT. Per rapporto costo/prestazioni, quest’ultima sembra essere la più promettente. Resta qualche curiosità sulle caratteristiche che drve avere l’ampli per pilotarla al meglio, tu che riscontro hai? La seconda questione è come acquistarla, mi sono scottato già per acquisti oltreoceano, mi piacerebbe prenderla da Amazon europa o altro importatore, ma per ora mi pare sia impossibile. Per quanto riguarda la famosa ovatta, non è un’operazione così difficoltosa e va tenuta in considerazione. Grazie per la risposta


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    Messaggio Da metamorph63 Lun 11 Apr - 14:10

    Carlito ha scritto:
    Barone Birra ha scritto:Molto bene Carlito, in effetti mi sembra un po' vuota dentro, con l'aria che se ne va dove le pare... ma la struttura è in metallo o plastica (sembra un po' sottile)...

    La struttura dell'AMT è in metallo, abbastanza pesante per essere un AMT.
    Il resto è in plastica, ma ci sono dei rinforzi di struttura, quindi la solidita' strutturale c'è, la griglia esterna è in maateriale acciaioso, sottile, e ben smorzata acusticamente con del gel siliconico che assorbe anche vibrazioni eventuali.
    Il tutto è per cosi' dire siliconato, anche il connettore del cavo.
    In effetti, la costruzione interna è più dignitosa di quella della HEDD, hanno almeno siliconato la griglia, che nella Tedesca faceva emettere vibrazioni imbarazzanti in certi brani musicali. Si, il driver AMT è pesante, io ho pesato quello della HEDD, e mi risulta dalla bilancia 150 grammi (Non ho usato una bilancia da laboratorio, ma una elettronica da cucina). Considera che un driver TESLA di una T1 (ho pesato anche quello, ne avevo uno guasto, quindi l'ho potuto pesare senza il telaio in abs su cui è montato di fabbrica), ne pesa 50 di grammi. Messo in condizioni acustiche accurate, con un telaio costruito bene ed un PAD di qualità, l'AMT è un factotum, sia per larghezza dell'headstage, a livelli di HD800 ed anche oltre, che per profondità, matericità degli strumenti ed impatto. Tutto è più rilassato e fluido. L'estensione del basso, in ispecie dopo la modifica acustica e la modifica del PAD è qualcosa che non avevo mai avvertito nelle cuffie dinamiche che possiedo. Un basso estesissimo e sempre rilassato, nitido, live (ed ho in casa un sub Montarbo da 15 pollici e 40 KG di peso). Ti consiglio di provare un cavo, anche autocostruito, in argento, con la HEDD si apriva ancora di più il palcoscenico e migliorava la risoluzione. Ma Pad sostitutivi o aftermarket, per le cuffie AMT se ne trovano? Non mi pare facile trovarli, anche visionando il catalogo della Dekoni. Io ho adattato un pad della Brainwavz con buoni risultati.
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    Messaggio Da Carlito Gio 14 Apr - 23:54

    Trovo anche io ottimi i pads da te citati, su altre cuffie.
    Ho ridotto la quantita' di poliestere filato, ed è aumentato l'headstage, riuscendo a trovare un ottimo compromesso fra smorzamento riverberi e spaziosità scenica, oltre ad avere un po' di quei riverberi che la fanno amare sin dal primo giorno.
    Un driver possente, onnivoro, finalmente un AMT coi fiocchi.


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    Messaggio Da Carlito Mar 2 Gen - 23:23

    Dopo un po' di tempo torno a descrivere circa il suono della Monoprice AMT, anche alla luce di una evoluzione nella catena che la precede, e di alcune prove effettuate.
    Si parte dall'eliminazione del filato poliestere dalla camera di riverbero indiretta interna.
    Al suo posto è stato messo della pasta modellabile UHU patafix, come in foto:

    Monoprice Monolith AMT - recensione Amt_uh12Monoprice Monolith AMT - recensione Amt_uh13


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    Monoprice Monolith AMT - recensione Empty Re: Monoprice Monolith AMT - recensione

    Messaggio Da Carlito Mar 2 Gen - 23:45

    Lo scopo è ridare spazio alle armoniche indirette e al grande spazio che questa cuffia restituisce, con il solo intento di smorzare le vibrazioni di troppo, lasciando riverberare un driver eccellente, come vuole faccia la Monolith Monoprice.
    La rivisitazione acustica questa volta è stata più mirata e minimale. Frutto di evoluzioni avvenute nel tempo.
    Il periodo di burni in di questa cuffia, al netto delle modifiche, posso dire si attesta oltre le 500 ore.
    Il driver è un lenzuolo accartocciato di circa 1 metro, deve rodare e deve essere ben controllato dall'ampli.

    Negli ultimi mesi, la mia catena lato streamer è stata ridisegnata.
    C'è stato anche qualche altro nuovo arrivo, l'ampli Cayin iHA-6.
    Un pre bilanciatore ArtAudio Clean Box Pro.

    La stessa AMT ha un nuovo cavo ricercato per mesi, di difficile reperimento perche' i pin degli xlr 4 pin sono proprietari Monoprice... alla fine è stato scelto un Tripowin Granvia 36 core ofc rame con struttura Litz. In affiancamento un cavo corto adattatore fra xlr 4 pin e jack 3,5 femmina.
    Chiaramente è stata messa mano al saldatore per l'adattatore, ne è valsa la pena.
    Rispetto al cavo stock, il tripowin granvia è un filtro passa banda completa, quello stock un passa basso che denotava la velatura da molti descritta circa la AMT sulle alte.

    Le conclusioni a cui sono giunto, meritano la scelta di un amplificatore che abbia un elevato valore di damping factor (giocoforza con una buona dose di fast forwarding feedback o negative feedback nfb, non per forza un cattivo esempio se ben progettato).

    Il driver è tenuto a bada dal Cayin, frenato per risultare efficacemente musicale e matericamente preciso.

    In queste condizioni la AMT è ancora una volta camaleontica, si adatta fulmineamente alla timbrica impressa dal dac, alle armoniche e alla scena ben più ampia resa dal clean box pro, e l'ampli Cayin ne accorda in modo trasparente le peculiarieta' sonore mantenendo riserva dinamica a qualsiasi volume.

    Ha suonato anche con uno Steg QmosII in presa diretta, ne descrissi nel TD dedicato, ma ne è uscita impietosamente pilotata da un DF basso, che slabbra l'acustica del lenzuolo AMT.

    Le serve un controllo coi fiocchi, e forse la quadra è stata individuata.

    IL CTH comunque le imprime un suono velvet, segno che lei si accontenta di quei pochi watt rms a 32 Ohm, pochi ma buoni.

    Questa è l'impressione odierna, un lungo percorso è stato fatto. Più un affinamento, ed un sintonizzarsi sulle sue specifiche richieste, credo sia bastato centrarle per meritarsi il soprannome " macchina riproduttiva da musica".

    I miei 2 cents. IMHO forever.


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    Monoprice Monolith AMT - recensione Empty Re: Monoprice Monolith AMT - recensione

    Messaggio Da Carlito Mar 2 Gen - 23:57

    La sto ascoltando con Peter Gabriel I/O.
    Spettacolare pezzo di un grande artista con una gran voce.
    Che dire...
    Lei la AMT vuole nascondersi, e lasciare spazio (tanto) solo al pezzo musicale riprodotto.
    Le ultime reinventive sullo streamer credo le diano molto merito e modo di farsi apprezzare.
    Un po' tutte le revisitazioni fatte, alla fin dei conti, le danno modo di nascondersi.

    Quello che era successo con la HE6se V2, quasi subito, con la AMT c'è voluto un 2 anni di tempo.
    Sono entrambe cuffie che "spariscono" con tutta la catena, e lasciano spazio all'artista.


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