Fra ha scritto:Ciao Godwin,
Ti riporto la mia esperienza in qualche modo simile alla tua.
Il mio setup cuffie fino a inizio anno era Chord Mojo + Meze 99 Neo. Contentissimo e lo avrei consigliato a chiunque.
Poi mesi di lockdown, curiosità, voglia di cambiare qualcosa, a inizio anno mi pongo lo stesso tuo problema: che upgrade?
Negozi chiusi, zero possibilità di ascolto, quindi ho letto un bel po’, cercato di filtrare e poi mi decido a cambiare le cuffie e faccio il grande passo per una Spirit Torino Radiante!
Arrivano, le attacco al Mojo e la prima impressione è “ma che diavolo ho ascoltato finora”?
Una rivelazione, davvero, non mi aspettavo tanta differenza.
Dopo un po’ ho cominciato a sentire che il Mojo, soprattutto alzando il volume, non ce la faceva a tirare fuori tutto dalla Radiante. Visti gli ingombri e limiti di spazio ho preso un Audio GD D28.38 (nonostante l’estetica non troppo curata…). Un bel salto soprattutto per la sezione ampli, le cuffie sono più controllate, reattive. Ho provato anche il Mojo come DAC in modalità Line out, usando il D28 come ampli. Si sente la differenza di suono, ma alla lungo il Mojo soffriva ad essere usato così. Scalda molto, a volte fino al punto di distorcere il suono.
Grazie ad una occasione fortunata, ho avuto la possibilità di avere in prova a casa un Audio GD R 27. Non è tornato indietro e me lo sono tenuto. Qui però si tratta più di una questione di sfumature rispetto al D28. Il tipo di suono è più di mio gusto, il dac R-2R suona più piacevole per me, o forse l’ampli di qualità migliore, non so, però me lo sono tenuto e sono ormai davvero soddisfatto.
Allo stato attuale uso le Radiante con il Mojo in ufficio, mentre in casa con l’R27. Al ritorno al lavoro in presenza inizialmente ho usato le Meze in ufficio, non volevo portarmi le Radiante in giro, ma poi la differenza di suono è troppa per rinunciarci così.
Riassumendo, il cambio cuffie è stato ciò che ha fatto la differenza maggiore. Le Meze sono belle per il prezzo, ma le Spirit sono davvero un’altra cosa. Non è il solito esagerare di noi audiofili, è davvero impressionante la differenza.
Il cambio dal Mojo agli Audio GD si sente, tanto è che ho tenuto l’R27 che è un bell’investimento, ma le cuffie sono state il salto più grande, anche con il solo Mojo.
Grazie mille per la tua testimonianza fra.
Sono, come dici tu, nella stessa tua situazione, cambia solo il setup di partenza (lato cuffie). Per non investire a vuoto soldi sto ragionando anche io sul fare prima un upgrade cuffia, magari con un'impedenza bassa che il Mojo possa pilotare, e poi eventualmente farla scalare con un ampli come si deve.
Le Spirit ho avuto modo di ascoltarle con Andrea Ricci nel suo showroom. Ho ascoltato le Titano e le Twin Pulse e mi sono piaciute davvero tanto, ma erano collegate a sistemi di amplificazione di livello e perciò il confronto è un po' impari. Quello che ho imparato è che oltre al mio setup esiste un mondo di suoni che probabilmente ignoro.
Ma è giusto andare per gradi, sia per il suono che per il portafogli.
Non ho un budget enorme (intorno ai 1.500€), ma se lo investo lato cuffie sicuramente porto a casa un notevole upgrade.
Le mie limitazioni sono per lo spazio (un R28 attualmente non ci starebbe per intenderci, dato che è una scrivania piccola che ospita già un Notebook), che bypasserei al momento tenendo il Mojo, e lato "genere musicale". Ascolto principalmente musica classica (Vivaldi, Haydn, Bach, Mozart), rock classico (Dire Straits, Pink Floyd) e pop moderno.
Per la classica sicuramente l'HD800s è la cuffia più indicata, ma con il Mojo sarebbe castrata sin da subito e ho dovuto scartarla a malincuore. Con il rock la pletora è più ampia (mi viene in mente la Denon D-7200 che mi farebbe anche risparmiare parecchio, ma è chiusa e ho paura che sia troppo scura e con un soundstage piccolo per l'orchestrale).
Alternative che avevo erano le Focal Clear o Clear MG che si pilotano facili oppure la Denon D-9200. Oppure proprio una Spirit Titano, anche se sopra il mio budget.
Insomma, ho paura di fare la scelta sbagliata e ci sto pensando un sacco.