Ok è un post provocatorio. Ma è anche un invito a non assumere posizioni oltranziste, xché nel ns hobby c'è sempre da imparare e la sorpresa può essere dietro l'angolo.
Partiamo x una volta dalla musica e dal disco. Questo: Nina Simone - Little Girl Blue
Lo lascio bello grosso così vi leggete i titoli
Dunque il tutto nasce da una splendida dimostrazione che Michael Fremer fece live proprio di questo disco suggerendo che versioni comprare. Sul Tubo e sul suo Blog trovate tutto e di più. Io vorrei aggiungere un paio di cose
Per chi non la conosce siamo nel 1957. Nina ha 25 anni ed è appena uscita dalla Juilliard School. E' un'eccezionale pianista classica e vorrebbe fare la pianista classica cioè intraprendere la strada del concertismo. Ma siamo negli Usa e siamo nel 57. Verrà osteggiata in tutti i modi a causa del colore della sua pelle e dovrà abbandonare l'idea di suonare Bach & co. Inizia ad esibirsi nei locali dove può e finalmente trova un produttore che le da carta bianca per il suo disco d'esordio.
E mai fiducia fu meglio riposta. Nina fa tutto lei, scrive, arrangia, suona e ne esce un capolavoro. Forse il più grande disco di jazz vocale d'esordio mai realizzato
Ora il disco fu registrato in mono nel 57 ed uscì x la Bethlehem (agli albori della stereofonia) e poi proposto anche in un finto stereo.
Sicuramente il disco mono è stellare. Il finto stereo insomma. Voce tutta da una parte, il piano dall'altra e così via.
Ora il buon Michael raccomanda di acquistare o il mono originale o tra le edizioni moderne quello della Speaker Corner e quello più recente della Pure Pleasure.
Io ne possiedo 2 copie diverse (entrambe stereo) ma nessuna mi ha mai soddisfatto. Al punto che ascolto sempre la copia stereo in mono.
Mi sembra più naturale con Nina ed il suo piano al centro. Il suo intimismo è stravolgente. E' Jazz, è gospel e musica classica allo stesso tempo. A tratti sembra di sentire JS Bach. Semplicemente fantastica.
Comprerò un Pure Pleasure (3° vinile x me di questo capolavoro) e vedremo se Fremer dice il vero.
Nel frattempo vedo che su Qobuz hanno il disco in rimasterizzazione 24/96. Sapete una di quelle cose che non si devono fare (leggendo le sciocchezze da forum che spesso trovo, tipo non ci sono più le mezze stagioni; oppure ah ma i Cd di una volta non li fanno più, o le rimsterizzazioni fanno schifo e così via)
Ovviamente è un file stereo. Ma questa volta è stereo fatto coi cojones. Con il rispetto totale dell'artista e con la tecnica moderna di cui disponiamo oggi.
Me lo sto ascoltando mentre scrivo questo pippero e mi viene giù una lacrimuccia pensando a questa fantastica donna e ascoltandola a 25 anni. Con tutta la sua voglia di vivere e di emergere dall'alienazione e con tutte le sue frustrazioni.
Grande donna e grande artista!
Purtroppo non c'è Sme 30 o Lyra che tenga. Il file suona meglio delle mie copie viniliche (una è pure a 180 gr ma è pessima).
Duole dirlo ma a volte succede...
Buoni ascolti (in questo caso liquidi). Ma anche vinilici visto che qua vince sempre e soltanto Nina
Partiamo x una volta dalla musica e dal disco. Questo: Nina Simone - Little Girl Blue
Lo lascio bello grosso così vi leggete i titoli
Dunque il tutto nasce da una splendida dimostrazione che Michael Fremer fece live proprio di questo disco suggerendo che versioni comprare. Sul Tubo e sul suo Blog trovate tutto e di più. Io vorrei aggiungere un paio di cose
Per chi non la conosce siamo nel 1957. Nina ha 25 anni ed è appena uscita dalla Juilliard School. E' un'eccezionale pianista classica e vorrebbe fare la pianista classica cioè intraprendere la strada del concertismo. Ma siamo negli Usa e siamo nel 57. Verrà osteggiata in tutti i modi a causa del colore della sua pelle e dovrà abbandonare l'idea di suonare Bach & co. Inizia ad esibirsi nei locali dove può e finalmente trova un produttore che le da carta bianca per il suo disco d'esordio.
E mai fiducia fu meglio riposta. Nina fa tutto lei, scrive, arrangia, suona e ne esce un capolavoro. Forse il più grande disco di jazz vocale d'esordio mai realizzato
Ora il disco fu registrato in mono nel 57 ed uscì x la Bethlehem (agli albori della stereofonia) e poi proposto anche in un finto stereo.
Sicuramente il disco mono è stellare. Il finto stereo insomma. Voce tutta da una parte, il piano dall'altra e così via.
Ora il buon Michael raccomanda di acquistare o il mono originale o tra le edizioni moderne quello della Speaker Corner e quello più recente della Pure Pleasure.
Io ne possiedo 2 copie diverse (entrambe stereo) ma nessuna mi ha mai soddisfatto. Al punto che ascolto sempre la copia stereo in mono.
Mi sembra più naturale con Nina ed il suo piano al centro. Il suo intimismo è stravolgente. E' Jazz, è gospel e musica classica allo stesso tempo. A tratti sembra di sentire JS Bach. Semplicemente fantastica.
Comprerò un Pure Pleasure (3° vinile x me di questo capolavoro) e vedremo se Fremer dice il vero.
Nel frattempo vedo che su Qobuz hanno il disco in rimasterizzazione 24/96. Sapete una di quelle cose che non si devono fare (leggendo le sciocchezze da forum che spesso trovo, tipo non ci sono più le mezze stagioni; oppure ah ma i Cd di una volta non li fanno più, o le rimsterizzazioni fanno schifo e così via)
Ovviamente è un file stereo. Ma questa volta è stereo fatto coi cojones. Con il rispetto totale dell'artista e con la tecnica moderna di cui disponiamo oggi.
Me lo sto ascoltando mentre scrivo questo pippero e mi viene giù una lacrimuccia pensando a questa fantastica donna e ascoltandola a 25 anni. Con tutta la sua voglia di vivere e di emergere dall'alienazione e con tutte le sue frustrazioni.
Grande donna e grande artista!
Purtroppo non c'è Sme 30 o Lyra che tenga. Il file suona meglio delle mie copie viniliche (una è pure a 180 gr ma è pessima).
Duole dirlo ma a volte succede...
Buoni ascolti (in questo caso liquidi). Ma anche vinilici visto che qua vince sempre e soltanto Nina