pluto ha scritto:@ Bertox
Be parliamone allora.
Come saprai quasi certamente, il mono assoluto sarebbe
testina mono
fono mono
ampli mono
ed una sola cassa (come fanno i Japaneese duri e puri). Qua non ci sono mai arrivato. X poco xché in passato ho avuto pure un pre Mark Levinson che lo avrebbe consentito (era in 5 telai, 2 unità mono separate)
L'ascolto dei dischi mono con un sistema mono un po' meno radicale diciamo così è certamente appagante. X meno radicale, intendo
testina mono
pre stereo in mono
e ascolto in mono attraverso 2 casse
La testina mono, specie se di discreto livello (ma mi dicono che una Denon mono vada già più che bene) consente di scendere meglio e di leggere meglio le tracce di un disco mono. Io la dico alla carlona da ignorante. Ci vorrebbe l'amico Pietro che a suo tempo mi portò al battesimo di questa esperienza e che mi spiegò x filo e x segno la parte teorica.
Quindi diciamo che se uno ha molti dischi mono, o se li ascolta molto spesso, be è certamente un'esperienza da provare. Con il Sondek non puoi a meno di piazzare un braccio esternamente. Credo che un secondo gira sarebbe una soluz interessante.
Visto che sei un Linner duro e puro, con un bel Micro piccolo a trazione diretta e Denon mono saresti a cavallo. Sempre che non ti venga l'orticaria prima
@pluto 1) Delle due ipotesi, la seconda che hai detto. Non sono giapponese: gli occhi piccoli li ho, ma solo per una forte miopia
; il pre col selettore mono/stereo è già in casa. Il resto...diciamo che, per il momento, mi godo quello che ho. Magari, un giorno, post-pandemia, entro in un negozio serio o sono ospite in casa di un "matto da legare", ho dietro qualche mio vinile, - e io, ormai, ho sempre un grande mono nel mio "pacco d'asporto"- c'è una testina mono pronta all'uso e..."Oddio, è questo che mi sono perso finora?!" Vediamo, intanto grazie per le informazioni e, se ci tieni informati sulle tue esperienze d'ascolto mono/stereo, sarò un tuo attentissimo lettore.
Mi ricordo ancora il mio primo grande mono: sarà stato fine '80/primi '90. Leggo di questo negozio a Milano, "Black Saint", 'dischi jazz rari'. Da Genova, il giorno dopo, prendo il treno e in due ore abbondanti sono nel negozio: piccolo ma elegante e ben fornito. Chiedo dei dischi rari: piccolo scaffale in alto. Prezzi, per me, da paura. Passo almeno un'altra ora ad arrovellarmi se prendere i due vol. di Ornette Coleman at the Golden Circle, Blue Note, N.Y USA; insomma, first release in mono o stereo: perché il Sg. Battistella, se non faccio confusione coi nomi, li aveva tutti e quattro! Alla fine, scelgo, un pò a malincuore, i due mono, 120.000 lire contro 160.000 dei due stereo: "Vedrà che non se ne pentirà. Gli stereo tirano di più, ma i mono sono per intenditori". Diavolo di un Battistella, abituato a parlare con notai, magistrati e avvocati, dava del lei anche a un pischello, studente di filosofia, di clarinetto, di sax soprano e ora di ...stampe originali. Aveva ragione lui, però; non era solo arte del venditore.
Il giorno dopo, chiamo un mio carissimo amico, che da orchestrale, come sax alto, in pochi anni aveva messo da parte i soldini per aprire uno studio di registrazione.
- Paolo, vieni subito, ho comprato un disco da paura.
- Ma smettila co' sto cxxxo d'impianto, studia lo strumento che fai cagxxe [aveva ragione, n.d.Bertox]; cosa hai preso?
- Sono migliorato, dall'ultima volta che mi hai ascoltato...
- Peggiorare non potevi!...Cosa hai presooo?
- Coleman at the Golden Circle, Dave Izen..[linea telefonica interrotta]
Un'ora dopo era a casa mia. L'impianto era, ovviamente, acceso... disco sul piatto, luci basse e inizia il concerto...silenzio. Dopo i primi due brani, si cambia facciata... silenzio. Persino la pausa caffè, alla fine del primo LP fu consumata in silenzio, in attesa che i tre tornassero sul palco.
Alla fine del concerto, ci abbracciammo, in silenzio. Paolo doveva tornare allo studio, il sogno della sua nuova vita, cui aveva rubato del tempo prezioso. Non me l'ha mai rinfacciato e non mi ha mai più criticato per perdere del tempo con quel cxxxo d'impianto.
2) Non mi sento un 'Linner puro e duro'; sono semplicemente cresciuto con Linn Sondek attorno a me; però capisco che all'esterno possa dare questa impressione. Oggi quante combinazioni base/braccio/testina si possono allestire in alternativa alle decine e decine di configurazioni di Sondek in fasce di prezzo corrispondenti? Migliaia? Probabilmente molte di più. Sarei un vero matto a pensare che non ce ne siano un certo numero "più giuste" per me. E poi ci sono le combinazioni di costo 2,3, n volte superiori a quello del miglior Sondek possibile. Io sono matto ma solo in quanto audiofilo. Almeno spero.
Però adesso c'è una luce in fondo al tunnel.
Ho saputo di una piccola ditta Ligure-Piemontese che svolge un servizio rivoluzionario: questa non solo allestisce, bellissime combinazioni di DD e puleggioni abarthizzati con doppio braccio; fin qui niente dimuovo. Questi signori, sembrano siano una coppia, non li vendono ma propongono al cliente l'AFFITTO delle loro meraviglie. Tu paghi un canone, un pò come con SKY, e invece del modem ti arriva un Garrard, un Technics, insomma roba seria; e, perdipiù, il servizio installazione non è come quello di SKY, sbrigativo, svogliato, inefficiente.
Al contrario, arrivano a casa tua con decine di piedini antirisonanti, tavole d'ardesia, strumenti di misura...in una parola, customer service da favola. Sono appassionati, non commercianti: sembra che, addirittura, facciano un pò di confusione nel contrattino scritto a mano tra i termini affitto, leasing, comodato d'uso per cui, come con SKY, alcuni audiofili scorretti, loro ex clienti, si ritrovano oggi proprietari "de facto" di apparecchi da favola, esattamente come succede a tutti noi, pieni zeppi di vecchi apparecchi SKY.