In questi giorni ho sotto mano una Beyerdynamic T5P 2nd generation, cuffia chiusa top di gamma della Beyerdynamic.
In generale, quando si parla di top di gamma della Beyerdynamic, di solito la T1 domina incontrastata. Ma esiste anche questa sua "sorella" chiusa. O forse sarebbe meglio dire "sorellastra"?
Voglio quindi spendere giusto due parole per non lasciarla proprio all'asciutto, soprattutto ora che è uscita la terza generazione e che quindi non avranno più un grande mercato.
Come è tipico in casa Beyer, la precisione è davvero ottima, anche se non arrivano ad insidiare le T1. Si sente che son fatte con grande cura. Ben bilanciate tra alti, medi e bassi.
Gli alti sono stati evidentemente "smussati" e un po' dispiace. Era il tocco Beyer che mi piaceva tanto. Però sicuramente sono godibili per ore ed ore, per ascolti attenti e anche distratti.
Le voci, in particolare, sono riprodotte davvero bene. Un tocco un po' "ruffiano", che abbandona un po' la severità delle Beyer, ma che non sacrifica troppo la precisione. A mio parere si sente che son cuffie fatte per soddisfare un pubblico vasto.
Ciò che davvero mi ha stupito è il magistrale bilanciamento dei bassi. Di solito si dice che i bassi nelle chiuse rimbombino un po'. Qui per nulla. Assolutamente precisi e corretti.
Per quanto riguarda soundstage e palcoscenico, guardando in casa Beyer, sicuramente posso dire che, come per le T1, il punto di ascolto è sempre molto centrale. Proprio "sul palco". Il soundstage sicuramente se la gioca con la T1 (che comunque è semiaperta), ma qualcosa perde, ovviamente. Diciamo che rispetto ad altre Beyer chiuse (io provato le DT1770 Pro) il soundstage è decisamente più ampio. Ottimo per delle cuffie chiuse. Sicuramente per ascoltare della musica sinfonica e lirica (i miei generi preferiti) sono delle chiuse che vanno benissimo e che eliminano molti problemi di risonanza, soprattutto in gamma bassa.
Questione isolamento. Buono ma non impeccabile, ad essere sintetici. Ma, per me, meglio così. Non mi piacciono troppo le cuffie che ti escludono al 100% dal mondo esterno. A meno che io non sia in pubblico, ma in quel caso io non andrei in giro con queste. Mille volte più comode cuffie come le Momentum con bluetooth e noise cancellig, anche se ovviamente non possono minimamente competere come resa sonora. Ma io sono un audiofilo "casalingo".
Comodità nì. Dopo aver provato "piume" come le HD800S e le vellutate T1, queste effettivamente si sentono parecchio. I padiglioni stringono molto di più e il peso delle cuffie si sente sulle orecchie. Però, anche qui, nel panorama delle cuffie chiuse vanno più che bene, per me.
Sicuramente la bassa impedenza (32 ohm) permette di pilotarle anche con un cellulare o un pc e può essere comodo. Però senza un ampli adeguato non rendono neppure la metà del loro valore. Con un amplificatore a stato solido dedicato alle basse impedenze risplendono davvero.
Quello che secondo me (umilmente) la Beyer ha sbagliato con queste cuffie è il posizionamento a fianco delle T1, sia come marketing che come prezzo. A mio parere le T1 si collocano una spanna (o anche qualcosa in più) al di sopra, oltre ad essere cuffie di tipologia differente. E di questo il pubblico se ne è accorto. Difatti in rete si trovano diversi confronti tra questi due modelli, con uno scontato esito favorevole alle T1. Presentarle come delle T1 modalità chiusa e a bassa impedenza non è stata una scelta così felice. Parte della strategia promozionale era rivolta all'uso in mobilità e senza (o quasi) amplificazioni dedicate. Ascoltare queste cuffie in pubblico o senza un ampli, semplicemente, le affossa.
Con una strategia pubblicitaria diversa e un prezzo un pochino più contenuto, secondo me queste ottime cuffie chiuse avrebbero potuto risplendere certamente di luce propria e non rimanere nell'ombra delle sorelle. Anzi, fare la parte delle "sorellastre invidiose".
Evidentemente, però, mi sbaglio a pensarla così. E' da poco uscita la terza generazione delle Beyer "Tesla" e questa volta l'accoppiamento con le T1 è completo. Oltre al prezzo rimasto uguale, la principale (seppur non unica) differenza con le T1 è sparita: la T1 dai 600ohm di impedenza passa ai 32 (come la T5). E ancora: da cuffia semiaperta, la T1 diventa full open. Quindi la coppia T1 open e T5 closed prende davvero forma. Le prime recensioni, però, non sono molto lusinghiere (almeno quelle che ho potuto leggere io).
Qualcuno di voi possiede / ha posseduto le T5P? Che ne pensate, in genere, delle politiche di marketing in relazione al successo o all'insuccesso di una cuffia (Beyer e non)?
Un Saluto e buoni ascolti a tutti!
In generale, quando si parla di top di gamma della Beyerdynamic, di solito la T1 domina incontrastata. Ma esiste anche questa sua "sorella" chiusa. O forse sarebbe meglio dire "sorellastra"?
Voglio quindi spendere giusto due parole per non lasciarla proprio all'asciutto, soprattutto ora che è uscita la terza generazione e che quindi non avranno più un grande mercato.
Come è tipico in casa Beyer, la precisione è davvero ottima, anche se non arrivano ad insidiare le T1. Si sente che son fatte con grande cura. Ben bilanciate tra alti, medi e bassi.
Gli alti sono stati evidentemente "smussati" e un po' dispiace. Era il tocco Beyer che mi piaceva tanto. Però sicuramente sono godibili per ore ed ore, per ascolti attenti e anche distratti.
Le voci, in particolare, sono riprodotte davvero bene. Un tocco un po' "ruffiano", che abbandona un po' la severità delle Beyer, ma che non sacrifica troppo la precisione. A mio parere si sente che son cuffie fatte per soddisfare un pubblico vasto.
Ciò che davvero mi ha stupito è il magistrale bilanciamento dei bassi. Di solito si dice che i bassi nelle chiuse rimbombino un po'. Qui per nulla. Assolutamente precisi e corretti.
Per quanto riguarda soundstage e palcoscenico, guardando in casa Beyer, sicuramente posso dire che, come per le T1, il punto di ascolto è sempre molto centrale. Proprio "sul palco". Il soundstage sicuramente se la gioca con la T1 (che comunque è semiaperta), ma qualcosa perde, ovviamente. Diciamo che rispetto ad altre Beyer chiuse (io provato le DT1770 Pro) il soundstage è decisamente più ampio. Ottimo per delle cuffie chiuse. Sicuramente per ascoltare della musica sinfonica e lirica (i miei generi preferiti) sono delle chiuse che vanno benissimo e che eliminano molti problemi di risonanza, soprattutto in gamma bassa.
Questione isolamento. Buono ma non impeccabile, ad essere sintetici. Ma, per me, meglio così. Non mi piacciono troppo le cuffie che ti escludono al 100% dal mondo esterno. A meno che io non sia in pubblico, ma in quel caso io non andrei in giro con queste. Mille volte più comode cuffie come le Momentum con bluetooth e noise cancellig, anche se ovviamente non possono minimamente competere come resa sonora. Ma io sono un audiofilo "casalingo".
Comodità nì. Dopo aver provato "piume" come le HD800S e le vellutate T1, queste effettivamente si sentono parecchio. I padiglioni stringono molto di più e il peso delle cuffie si sente sulle orecchie. Però, anche qui, nel panorama delle cuffie chiuse vanno più che bene, per me.
Sicuramente la bassa impedenza (32 ohm) permette di pilotarle anche con un cellulare o un pc e può essere comodo. Però senza un ampli adeguato non rendono neppure la metà del loro valore. Con un amplificatore a stato solido dedicato alle basse impedenze risplendono davvero.
Quello che secondo me (umilmente) la Beyer ha sbagliato con queste cuffie è il posizionamento a fianco delle T1, sia come marketing che come prezzo. A mio parere le T1 si collocano una spanna (o anche qualcosa in più) al di sopra, oltre ad essere cuffie di tipologia differente. E di questo il pubblico se ne è accorto. Difatti in rete si trovano diversi confronti tra questi due modelli, con uno scontato esito favorevole alle T1. Presentarle come delle T1 modalità chiusa e a bassa impedenza non è stata una scelta così felice. Parte della strategia promozionale era rivolta all'uso in mobilità e senza (o quasi) amplificazioni dedicate. Ascoltare queste cuffie in pubblico o senza un ampli, semplicemente, le affossa.
Con una strategia pubblicitaria diversa e un prezzo un pochino più contenuto, secondo me queste ottime cuffie chiuse avrebbero potuto risplendere certamente di luce propria e non rimanere nell'ombra delle sorelle. Anzi, fare la parte delle "sorellastre invidiose".
Evidentemente, però, mi sbaglio a pensarla così. E' da poco uscita la terza generazione delle Beyer "Tesla" e questa volta l'accoppiamento con le T1 è completo. Oltre al prezzo rimasto uguale, la principale (seppur non unica) differenza con le T1 è sparita: la T1 dai 600ohm di impedenza passa ai 32 (come la T5). E ancora: da cuffia semiaperta, la T1 diventa full open. Quindi la coppia T1 open e T5 closed prende davvero forma. Le prime recensioni, però, non sono molto lusinghiere (almeno quelle che ho potuto leggere io).
Qualcuno di voi possiede / ha posseduto le T5P? Che ne pensate, in genere, delle politiche di marketing in relazione al successo o all'insuccesso di una cuffia (Beyer e non)?
Un Saluto e buoni ascolti a tutti!