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Audeze persa per poco - Pagina 3
Il Gazebo Audiofilo

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    Audeze persa per poco


    maxfazer
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    Messaggio Da maxfazer Lun Dic 13 2010, 17:13

    Dovrebbero essere le aziende a porsi il problema di salvaguardare il mercato e non i consumatori!!!!!!!!! E' sempre l'utente finale quello più esposto alle fregature.
    Non dimenticate che l'utente medio non ha l'amico distributore/importatore/costruttore che gli fa il 40% di sconto dal listino ( ultragonfiato)........
    Listino gonfiato creato solo per spennare il malcapitato di turno che acquista a prezzo pieno o col 10% ignaro dell'andazzo del mercato...
    Trovo tutto questo molto molto squallido.
    Ben venga quindi l'usato, l'unica speranza per calmierare il mercato.
    Il 90% e passa dei miei acquisti è nell'usato.
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    Messaggio Da Ospite Mar Dic 14 2010, 00:50

    Un' azienda seria ed onesta ha tutto il diritto di restare viva (e dar da vivere ai propri dipendenti che prestano la loro opera e alla proprietà che rischia di suo). L'azienda che non vende o che non produce, muore (onesta o disonesta che sia). Il consumatore, ha il dovere (verso se stesso) di documentarsi e di scegliere, se sbaglia (una, due o tre volte...) imparerà a non ripetere l'errore, ma resta vivo e continua a scegliere, magari con più cautela e documentazione. Il diritto di vivere è di tutti: consumatori e aziende, partiteticamente (anche perchè i ruoli sono complementari l'uno all'altro). Non esiste che una parte abbia dei diritti (il consumatore) e l'altra (l'azienda) solo doveri.
    Chi è disonesto, consumatore o azienda, dovrebbe perdere ogni diritto...giustamente.
    Il dovere dell'onestà è di tutti.
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    Messaggio Da leonruti Mar Dic 14 2010, 01:03

    fil ha scritto:Un' azienda seria ed onesta ha tutto il diritto di restare viva (e dar da vivere ai propri dipendenti che prestano la loro opera e alla proprietà che rischia di suo). L'azienda che non vende o che non produce, muore (onesta o disonesta che sia). Il consumatore, ha il dovere (verso se stesso) di documentarsi e di scegliere, se sbaglia (una, due o tre volte...) imparerà a non ripetere l'errore, ma resta vivo e continua a scegliere, magari con più cautela e documentazione. Il diritto di vivere è di tutti: consumatori e aziende, partiteticamente (anche perchè i ruoli sono complementari l'uno all'altro). Non esiste che una parte abbia dei diritti (il consumatore) e l'altra (l'azienda) solo doveri.
    Chi è disonesto, consumatore o azienda, dovrebbe perdere ogni diritto...giustamente.
    Il dovere dell'onestà è di tutti.

    C'è sempre un posticino per Te in Confcommercio, se vuoi, caro Filippo... Audeze persa per poco - Pagina 3 285880 Audeze persa per poco - Pagina 3 285880 Audeze persa per poco - Pagina 3 285880


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    Messaggio Da Lo Zio Mar Dic 14 2010, 01:11

    fil ha scritto:
    Chi è disonesto, consumatore o azienda, dovrebbe perdere ogni diritto...giustamente.
    Il dovere dell'onestà è di tutti.

    Caro Filippo,
    discorrere con te è sempre un piacere; consentimi di osservare in spirito di rispettosa amicizia che la tua osservazione rischia di essere tanto giusta quanto apodittica. Se nessuno bara all' inizio della catena (leggi: comportamenti scorretti di aziende e soprattutto importatori), chi compra usato da privato a privato non ha nulla da rimproverarsi quanto a rettitudine e proibità. Sbaglio?
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    Messaggio Da djansia Mar Dic 14 2010, 09:11

    fil ha scritto:Un' azienda seria ed onesta ha tutto il diritto di restare viva (e dar da vivere ai propri dipendenti che prestano la loro opera e alla proprietà che rischia di suo). L'azienda che non vende o che non produce, muore (onesta o disonesta che sia). Il consumatore, ha il dovere (verso se stesso) di documentarsi e di scegliere, se sbaglia (una, due o tre volte...) imparerà a non ripetere l'errore, ma resta vivo e continua a scegliere, magari con più cautela e documentazione. Il diritto di vivere è di tutti: consumatori e aziende, partiteticamente (anche perchè i ruoli sono complementari l'uno all'altro). Non esiste che una parte abbia dei diritti (il consumatore) e l'altra (l'azienda) solo doveri.
    Chi è disonesto, consumatore o azienda, dovrebbe perdere ogni diritto...giustamente.
    Il dovere dell'onestà è di tutti.
    Fil perdonami ma, il tuo tentativo di fare zero a zero stavolta lo vedo un pò in bilico.
    Parli, di consumatore che ha il dovere di documentarsi: in che senso? Sono le aziende che devono informare e documentare mentre invece spesso, disinformano e fregano il consumatore. Poi, come e quando il consumatore è "disonesto"? Soprattutto, quando lo è in rapporto alle aziende?
    Secondo me assolto il dovere di pagare, il consumatore ha solo diritti nei confronti delle aziende.
    Saluti.
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    Messaggio Da Ospite Mar Dic 14 2010, 14:18

    Non son quanti di voi, cari amici, godiate del privilegio (opportunità), di essere al contempo consumatori e venditori; clienti e fornitori. Per me è così, il mio lavoro quotidianamente mi coinvolge nella gestione della clientela e, rientrato a casa, torno ad essere il privato consumatore (uno come tanti altri...). In più, siccome la mia compagna ha un'attività commerciale al dettaglio, vedo e vivo ogni giorno certe dinamiche...
    E' questa posizione che mi consente una visuale doppia, permettendomi di cogliere i punti di forza e di debolezza di entrambe le posizioni. Soprattutto mi sembra fondamentale la qualità del rapporto tra i due soggetti della transazione economico-commerciale a riprova del fatto che spesso è pur sempre una questione di rapporti umani...A tal proposito l'allargamento dei mercati alle globalizzate transazioni virtuali, dovrebbe facilitare lo scambio, l'informazione ed anche la relazione, fra i soggetti (benchè virtuali)aumentando la concorrenza, che non significa far sprofondare il tutto nella più spersonalizzata e, pertanto, irresponsabile sregolatezza.
    Dico ciò solo per continuare a sostenere che le parti in causa: consumatore e azienda venditrice, hanno diritti e doveri entrambi.
    In primo luogo, come già detto, il dovere per tutti dell'onestà e del rispetto reciproco.
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    Messaggio Da Joytoy Mar Dic 14 2010, 23:14

    fil ha scritto:
    In primo luogo, come già detto, il dovere per tutti dell'onestà e del rispetto reciproco.

    Pur condividendo le tue osservazioni per una sana fruizione dei beni venduti ed acquistati,
    l' autoregolamentazione del marketing di oggi, porta le parti, ad essere asettiche e schive da tutto cio' che e' perdita di tempo, risorse, e di denaro.
    Cio' che conta e' il profitto da una parte, ed il risparmio dall' altra, cio' che sta in mezzo non conta piu' nulla.
    Questo e' quello che vedo, ahime' oggi.

    Joy!


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    Messaggio Da boyd Mer Dic 15 2010, 16:19

    beh, chi ha masticato un po di economia dovrebbe conoscere il concetto di saggio marginale.
    un produttore tendenzialmente vendera' sempre al prezzo piu alto al quale un consumatore e' disposto a comprare.
    e se ci sono frotte di consumatori pronti ad acquistare una cuffia appena uscita con un ricarico pazzesco rispetto al reale "street price" (anche quello da verificare) da li a qualche mese, e' normale che il prezzo dello usato sia una risultante del fenomeno.
    ma ripeto, e' piu interessante, per me, capire perche c'e' chi, tanti, vende una hd 650 a 450 euro, e altri, a quasi la meta' (ovviamente lo stesso discorso vale per altre cuffie).
    se diamo per scontato che i secondi non ci perdano nulla, anzi, il discorso assume connotazioni inquietanti per il consumatore.
    poi ripeto, ognuno agisce secondo i propri parametri e secondo il grado di soddisfazione che ne deriva.
    graziano

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