phenny ha scritto: JacksonPollock ha scritto:Belli i POA
Sul chiedere "di più" ai CD "vecchi" concordo, hanno spremuto il succo dalle rape ormai.
Ma il CD (come supporto) ha un futuro per la stessa identica motivazione che dai al futuro del vinile, anche perché è finalmente scaduto il brevetto...
Sulla classe D hai detto tutto.... Non è un caso che moltissimi produttori di speaker hi-end attivi vadano in quella direzione.
Non sono completamente d'accordo.
Il cd non ha futuro perchè, essendo digitale, è stato surclassato dalla musica liquida e dal download in alta risoluzione. Il cd, per ovvi motivi, non ha l'appeal di un lp per quanto riguarda il packaging e credo, ma io sono vinilico dentro, che l'unica cosa che abbia permesso una certa diffusione del cd , dopo i primi entusiasmi iniziali mal riposti sulla qualità del suono rispetto all'lp e velocemente messi da parte, sia stata la comodità della fruizione (la stessa che ha decretato la morte dei 45 giri a favore degli lp fine anni sessanta).
Oggi non esiste più nemmeno quella, intendo la comodità, visto che la musica liquida in alta risoluzione, migliore del "povero" red book che limita il cd, giocoforza per ragioni di compatibilità, è persino più comoda da gestire (spazio occupato zero).
La sfida è tra analogico e digitale e negli anni 2000 l'lp non potrà certo competere con la diffusione della musica liquida ritagliandosi unicamente un futuro di nicchia, ma avrà un futuro (a meno che non si appiattisca la qualità di mastering per risparmiare), mentre il cd non ha alcuno spazio non solo dove espandersi ma persino dove dirigersi.
Però il mercato dei download, e degli "spacciatori" quale Qobus o Tidal, oggi è pari circa all'80% del fatturato lasciando agli lp le briciole e ai cd forse neanche quelle. Se tu non hai una nicchia (e l'lp lo ha in quanto analogico) sei morto.
Sulla classe 'D' leggo troppo spesso delle bocciature unicamente perchè non la si conosce o comunque non la si prova; costa poco quindi il pensiero comune è che presumibilmente deve fare schifo.
Non funziona, fortunatamente, sempre così.
Da quello che ho potuto sperimentare io con pochi euro, è una piccola rivoluzione industriale, limitata all'HIFI, che probabilmente produrrà per molti un gran sollievo al proprio portafoglio e un grande godimento della musica.
I POA piacciono molto anche a me e suonano bene, di contro sono assai snobbati (forse perchè costavano relativimente poco?) e si trovano spesso in vendita come usato a ottimo prezzo. Personalmente ve li consiglio.
Non per polemizzare, ma dopo aver letto mi sovviene una domanda: da quando l'80% del fatturato rappresenta la via maestra da perseguire?
E quindi sono logicamente concorde con JP, se non è morto l'LP (che in realtà non sono poi così sicuro che "viva" come dovrebbe), non vedo perchè dovrebbe morire il CD.
Anche perchè non è che si tratti del solo software musicale e che sia quello a fare la differenza, c'è molto altro come la catena di riproduzione e l'ambiente di ascolto (lo so che lo scrivo fin troppo spesso ma non mi sembra essere un punto tanto considerato).
Personalmente ritengo la qualità del software la prima cosa da assicurarsi, però se uno non si vuole limitare alla sola collezione di Telarc o Chesky è giocoforza pensare che ci si possa comprare anche incisioni non allo stato dell'arte per godere della musica che ci piace, quindi entrano in ballo anche altri fattori.
Per chi approfondisce, c'è la possibilità di rendersi conto che ci sono apparecchiature in grado veramente di dare il giusto smalto alla riproduzione del CD, io sono convinto sul vintage, ma non escludo che anche sul nuovo si possa pescare qualcosa di serio o di particolarmente performante.
Dopotutto se guardiamo, per il disco nero valgono le stesse cose.
Non uso liquida a parte qualche rippaggio, ma sono propenso a credere che anche per questo formato valgano più o meno le stesse cose, posto che quando ci leggo qualcosa mi viene il mal di testa per tutte quelle cose necessarie o upgradabili, app, controapp, sistemi operativi diversi, settaggi, filtri, adeguamenti a massa, conversioni....robe da perdere più tempo a smanettare sul setup che ad ascoltare musica.
Del resto agendo su tre pulsanti io ascolto (2 secondi netti), mentre per mettere in moto i file mi occorre già più tempo, anche per trovare la musica che voglio.
Come per i vinili, io preferisco la immediatezza d'uso, la custodia, qualche foto, il libricino....e se possibile apparecchiature di livello per la riproduzione, senza per questo invocare l'esoterico.
E' lo stesso per la liquida e l'alta risoluzione, io non credo che l'evoluzione del formato implichi una spesa minore nell'allestimento della catena, da quel che leggo mi sembra che per mettere bene a punto il tutto occorra barcamenarsi tra compatibilità varie e accorgimenti circuitali, mentre le elettroniche di rango mi sembra che continuino a costare il classico botto.
Cioè, non vedo tutto questo cambiamento volto a migliorare fruibilità, o contenimento dei costi, o la qualità di ascolto o tutte queste cose messe insieme.
Poi ognuno sceglie la sua strada, come no.
La classe D non l'ho mai approfondita, è una tecnologìa-miracolo che non mi ispira per niente ma su un sub attivo mi appare proprio come uovo di Colombo.
Idem per TV, soundbar, hifi-car e applicazioni simili, ma non per medioalti di qualità nell'home o in contesti sofisticati, e meno ancora per file musicali che non siano meno che eccellenti qualitativamente, IMHO.
In merito al sub se ti piace il risultato sei a cavallo, valuterei anch'io il doppio driver attivo ma se come penso le Magneplanar sono casse veloci, forse ci sarebbe da guardare anche a una certa reattività dei sub, che siano il più possibile allineati.