@custico ha scritto:Salvo rari casi, non è che "si incide o si registra il master". Di solito viene fatta una registrazione multitraccia di svariate take (con più musicisti contemporaneamente o separatamente, spesso anche in studi diversi). Poi c'è l'editing e il mixing, dove può essere usata la compressione, e alla fine è prodotto uno (o più?) master.
Secondo me si tratta di 2 master diversi. In altre parole il CD è compresso per scelta, non per limitazioni di questo e quel supporto. Non so se al giorno d'oggi alle radio forniscono i CD oppure i file in digitale. Se forniscono ancora il CD forse è per questo che è pompato, ma è solo una speculazione la mia.
Comunque sia chiederei il rimborso per il CD
Grazie per la precisazione, la sostanza è che al termine del processo hai uno (o più non so) master digitali da cui poi sono ricavati i supporti liquidi o solidi che saranno messi in vendita. Se poi venga predisposto un master compresso espressamente per i cd non saprei, dalla esperienza descritta parrebbe proprio che lo facciano ancora anche se in teoria i tempi della loudness war e dei mini stereo o lettori cd per auto dovrebbero essere passati da tempo, oramai la stragrande maggioranza di utenti ascolta la musica in streming, dal cellulare o in auto con le chiavette usb.
La mia "paura" è che molto più semplicemente sia proprio l'incisione originale "moderna" che fa schifo (si parla sempre di rock leggera etc), indipendentemente dal supporto usato, le cause sono molteplici, contenimento dei costi causa abbattimento delle vendite, etichette di nicchia con pochi mezzi tecnici, gli stessi tecnici che sono meno validi di quelli di una volta sempre per la crisi del settore che ha portato i "guru" a virare sul media video, serie, cinema etc che ha ben altro mercato ed interesse alla qualità dell'audio.
Non mi vengono in mente esempi recenti (dischi di nuova uscita) di clamorosa differenza qualitativa tra vinile e corrispondente cd o file liquido, mentre di casi di musica recente incisa su standard davvero mediocri la lista sarebbe lunghissima.
Tralasciando il discorso sui dischi rimasterizzati (specie dall'analogico) dove succede di tutto e di più, ci sono centinaia di versioni diverse degli stessi album di cui solo pochissime suonano "come di deve"....
Solo un esempio, qualche mese fa presi una riedizione di "Hotel california" in vinile 180 g audiofilo, lo avevo a suo tempo in cd ma lo volevo il vinile.
Se lo ascolti "da solo" senza farci troppo caso, tutto sommato sembra davvero di sentirlo benissimo, ma se lo confronti con un'altra versione ti rendi conto che c'è uno sbilanciamento spaventoso tra il canale destro rispetto al sinistro che sembra "filtrato". Insomma una vera presa per i fondelli..... 35 Euro nel c....e siccome era stato comprato al hi-end non era neppure possibile restituirlo.