Da buon ultimo arrivo anch'io a scrivere qualcosa in merito a questa notevolissima giornata di ascolto a casa del nostro mato Colonnello. Debbo dire che ero molto intrigato dalla Jade II, anche grazie alle premesse di quell'orecchia foderata di prosciutto di Mike...
Dico subito che le aspettative non sono andate deluse, come i miei due nobili predecessori hanno già raccontato. Ma veniamo ad un minimo di dettaglio. Ho cominciato gli ascolti proprio con la Jade II collegata all'amplificatore di Mario, quello caotico e disordinato nelle fattezze. Ebbene, l'ampli di Mario, che reputo anch'io assolutamente out of contest, è un amplificatore dotato di una resa dinamica inarrivabile per qualsiasi amplificatore per els che io abbia ascoltato (Ammetto, Mike, che i KG non li ho mai ascoltati...). L'esperienza con questo amplificatore è, generalmente, scioccante per chi ascolta, grazie ad una resa complessiva strordinaria.
Ebbene, collegata ad esso la Jade ha mostrato subito una idiosincrasia abbastanza accentuata, con uno squilibrio sonico votato al frizzante, quasi elettrico. Per chi ha navigato nel mondo delle ELS mi ricorda molto il suono che porgeva la Sennheiser HE-60, la cosiddetta baby Orpheus, con quel non so che di artificioso che infastidiva con musica "poco colta"... La gamma bassa è apparsa arretrata, a favorire ulteriormente lo squilibrio percepito.
Un suono, per me, tendenzialmente simile a quello della piccola 300, che mi risulta parimenti fastidiosa per analoghi motivi, pur se più ricca in gamma bassa.
In queste condizioni le due regine di casa Stax risultano decisamente superiori per qualità musicale complessiva.
Coollegata al suo amplificatore, la Jade cambia decisamente la sua riproposizione del messaggio sonoro. Con una amplificazione che, evidentemente, ne limita la brillantezza in gamma acuta (pur senza perdere significativamente la capacità di analisi), e ne esalta la resa nel medio-basso, il sistema cuffia/amplificatore diventano un setup di grande interesse. Ottima musicalità generale, fatica d'ascolto quasi assente (giusto qualche problemino secondario con le voci femminili profonde), per una facilità d'ascolto notevole, davvero notevole. La 009, collegata all'ampli Hifiman, appare ancora superiore soprattutto per una capacità di restituire una scena 3D migliore, ma non così tanto come con l'amplificatore di Mario. Ottima performance, rapportata ad un prezzo assolutamente aggressivo ed invitante.
Passando all'ascolto delle cuffie con l'ampli 700T, ho rilevato ulteriori sorprese. Come già detto da Athos ed Aramis, la resa del nuovo ampli Stax è stata un piccolo shock, in assoluto ma, soprattutto, se rapportata alle vecchie serie 006/007. Il corpo, la raffinatezza dell'ascolto, la musicalità resa, ne fanno un gioiello per le proprie cuffie. La 009 non la toglieresti più, tanto da superare la minor capacità dinamica rispetto all'ampli di Mario a favore di una superiore universalità rispetto al tipo di musica ascoltata. Con questo amplificatore, a mio modestissimo avviso, la Jade mostra una resa smorta, fiacca, come se le fosse venuta a mancare la spinta propulsiva, mentre anche la 007 suona in maniera notevole davvero.
Alla fine occorre tirare delle conclusioni a favore dei lettori. E provo a sintetizzarle così: il combo HifiMan è un combo di altissimo livello sonico. Nonostante la cuffia sia leggera e non perfetta dal punto di vista costruttivo, la sua usabilità è notevolissima e sta in testa per ore senza alcuna fatica. L'amplificatore è un gioiellino di per come integra materiali tutto sommato modesti con un'estetica assolutamente accattivante e solida. Ingressi RCA di ottima fattura e XLR, selezionabili dal frontale. Il combo, in quanto combo, non può tuttavia essere separato. La magia della resa è parte inscindibile del suo essere una cosa sola. L'ascolto con l'ampli di Mario e con il nuovo Stax non regala gloria alla Jade. Quindi, chi cercasse un setup elettrostatico di alto livello a basso costo (permettetemi questa definizione, anche se può sembrare assurda) si può tranquillamente fermare qui e vivere felice.
Quali sono i limiti del combo? Pochi, davvero pochi... a mio avviso solo una certa chiusura dell'ampiezza della scena, che non cambia al variare del DAC collegato (abbiamo usato Denfrips Venus e l'innominabile Digicode). Poco per sminuire il valore del sistema HifiMan.
C'è di meglio? Si, certamente si, come abbiamo ascoltato, ma le differenze di costo per salire di livello diventano davvero MOLTO importanti.
Un ringraziamento a ProAudio Italia ed a Playstereo per la messa a disposizione di queste bellezze!!!