La musica della memoria

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Salve a tutti, questa volta parliamo di vintage, molto vintage; mi scuso fin d’ora se l’argomento trattato ha poco o niente a vedere con l’hifi, a dire il vero neppure con lo stereo, ma ho voluto postarlo ugualmente. Se non pertinente prego gli amministratori di rimuoverlo o eventualmente spostarlo, grazie.
Parliamo di una vecchia radio Radiomarelli, posta su di un mobiletto sottile, con un giradischi Lesa infilato dentro al cassetto.
Era dei miei suoceri, mia moglie ancora si rammenta dei suoi ascolti di gioventù, con i fratelli, della hit parade di Lelio Luttazzi, si ricorda altresì della figura del padre, seduto davanti, intento ad ascoltare il flebile segnale del giornale radio Rai.
Personalmente la ricordo a malapena a casa loro, già allora non funzionante, semplice complemento all’arredo della sala.

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E’ arrivata in Piemonte dalla Puglia alla fine dell’estate, smontata ed impolverata.
“Voglio un ricordo dei miei genitori, non importa se non funziona…”
Sosteneva la moglie e come dargli torto?! Anche in considerazione degli svariati miei apparecchi che ha dovuto sopportare durante gli anni del matrimonio.
Così ho rimontato e restaurato il mobile, una passata di cera e poco più.
Poi ho affidato la radio ed il giradischi ad un mio conoscente (direi amico ormai), con la speranza alquanto remota, che riuscisse a ridargli vita e voce.
Ebbene il miracolo è avvenuto: dopo circa un mese ho potuto ascoltare la radio suonare, il mio straordinario amico-tecnico ce l’aveva fatta!

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Per il giradischi invece niente da fare: troppo arrugginiti i meccanismi, del tutto irrecuperabile la puntina, piegata addirittura all’indietro.
Così mi sono messo alla ricerca di un giradischi Lesa identico e l’ho trovato.
Funzionava ed Il mio amico tecnico l’ha adattato all’amplificazione della radio, poi me l’ha restituito affinché potessi posizionarlo nel mobile.

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A questo punto però sono cominciati i problemi, dopo averlo sistemato sul ripiano del cassetto nella medesima posizione del precedente, ed averlo isolato da eventuali contatti con marmocchi, animali domestici e quant’altro possa beccarsi una scossa elettrica, mi sono accorto che un disco a 33 giri era troppo grande per stare all’interno del cassetto.
Mia moglie mi confermava che loro all’epoca usavano solo 45 giri… così ho dovuto modificare il posizionamento del giradischi in modo da consentire anche l’uso degli LP.

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Secondo problema: le guide originali in legno non erano assolutamente affidabili.
Se estratto senza la dovuta attenzione, il cassetto poteva facilmente cadere e il giradischi rompersi; a questo punto occorreva prendere una decisione: o rinunciavo al giradischi oppure mi inventavo un modo per far scorrere il cassetto su due guide attuali, con tanto di blocco a fine corsa che ne impedisca la caduta.
Questa soluzione però doveva essere esteticamente il meno invasiva possibile, in modo da non “appesantire” l’estetica del mobile.
Dopo una notte insonne vegliata al lume del rancore… (grande Fabrizio), ho deciso di provarci: utilizzando delle tavole di compensato di betulla, ho costruito una struttura all’interno della quale ho avvitato le guide sulle quali ora scorre in piena sicurezza il piano col giradischi modificato alla bisogna.

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Devo ammettere che a questo punto ormai mi ero appassionato al restauro, di questo devo ancora una volta ringraziare il mio amico tecnico, è lui che mi ha contagiato con la sua passione ed il suo entusiasmo nel ridare vita ai vecchi apparecchi. 
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Per finire ho fatto realizzare una targhetta di ottone che riporta i nomi dei miei suoceri, un semplice modo per ricordarli.

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La soddisfazione più bella di tutto il lavoro? L’espressione commossa di mia moglie quando ha rivisto (e risentito) la radio della sua gioventù suonare nuovamente, la musica della memoria appunto. Saluti a tutti! ziobill

come sempre complimentoni, simpatico  e commovente racconto .....ma eeehhh si.... c'è un ma.....ho trovato interessante la scaffalatura a sx nella prima foto .... 
bravo zio

Mi dispiace ma con la "scaffalatura" il sottoscritto non c'entra, quella foto é stata scattata a casa di mio cognato prima della spedizione; dove l'apparecchio é rimasto parcheggiato per qualche tempo.

ziobill ha scritto:Mi dispiace ma con la "scaffalatura" il sottoscritto non c'entra, quella foto é stata scattata a casa di mio cognato prima della spedizione; dove l'apparecchio é rimasto parcheggiato per qualche tempo.

...dicono tutti così 

Ma se sono praticamente astemio! Hic...  qui si mette in dubbio la mia integr... Hic... ità! Sono praticamente offeso! Hic... Comunque la foto è davvero stata fatta da mio cognato... Hic... Hic...