come sempre vale più la pratica della grammatica
Intendo: ieri mentre ascoltavo un LP con una incisione molto vasta, ovvero con solchi che arrivano molto all'interno, mi sono accorto di un eccesso di distorsione negli ultimi 5 minuti del disco...
Vabbè, per sicurezza controllo la dimatura, ed effettivamente mi sono accorto che i null point (tarati ormai da circa 1 anno) non corrispondevano più perfettamente, ma c'erano delle leggere discrepanze.
Ho ritarato il braccio, dato che purtroppo sullo SME III ho lo shell fisso e la dimatura si fa spostanto tutto il braccio sulla basetta, e per rimettere i null point corretti (66 - 121) ho fatto uno spostamento veramente minimo, diciamo occhio e croce 1, massimo 2 millimetri, ma ora sono tornati come indicato nel manuale.
Però mi è sorto un dubbio: i valori dei null point sono dei MUST o possono essere modificati in base alle proprie preferenze? Per esempio se io voglio il minimo di errore nella parte centrale del disco, ovvio che cerco il parallelismo perfetto dimando in modo diverso dai null point consigliati...
Per cui: è sempre la cosa migliore seguirli alla lettera, secondo voi?
Anche perchè, da quel che so, molti usano dime "generiche" che consigliano una misura standard (tipo quella contenuto nel disco test di hifi news), mentre se io guardo le istruzioni dei vari bracci, sono spesso differenti, ed occorre una dima specifica come quella che ho io di AUdioReview, con tutte le misure intermedie tra 50 e 150 mm...
ps: se io per esempio volessi ascoltare nel migliore dei modi LA PARTE INTERNA DI UN DISCO, solo e soltanto quel brano, sarebbe giusto dimare un parallelismo perfetto ben al di sotto del minimo consigliato, giusto?
Grazie,
Max