apprendista ha scritto:
La resa come pre (o meglio, controllo di volume in ambiente digitale) a mio avviso è il vero pregio dell'rme (vedi i dati di uscita che ho indicato sopra); personalmente ho sostituito un eccellente pre Spectral (dmc15 g2).
L'adi2 è collegato via xlr ad una coppia di monitor amplificati (Focal sm9).
Può essere settato intorno allo zero di attenuazione o giù di lì in maniera da fungere come dac puro; settato in dsd inoltre si piazza su un valore di uscita fisso (differente a seconda delle versioni).
so che è possibile settarlo a 'livello zero', solo che tempo fa avevo ascoltato (non nel mio impianto) un altro DAC/pre, con questi risultati:
- inizialmente collegato all'ingresso di un pre Spectral (mi pare DMC20), con finale Marantz nonsoilmodello e le Rosso Fiorentino quelle che paiono bare: mmmm.... non buono alle mie orecchie
- poi mi ricordo del settaggio e zero e lo regolo in quel modo: certamente meglio, ma non ancora convincente al 100%
- via lo Spectral e connessione diretta al finale Marantz: direi che finalmente ci siamo.
in effetti, avendo io un integrato e preferendo se possibile evitare situazioni 'frankenstein' come eludere la sezione pre dell'integrato entrando dal DAC direttamente negli stadi finali, la vera domanda è: se metto a 'livello zero attenuazione' il volume dell'RME mandando il segnale a un altro pre, questo incide negativamente o è davvero trasparente ?
la domanda, come dicevo, nasce un'esperienza specifica con altro DAC-pre.