Il mio pusher di fiducia mi segnala un oggetto vintage molto raro e mi suggerisce di prenderlo senza troppi se e ma, considerato lo stato ottimale generale, sia elettrico che estetico.
Non ricordavo Mitsubishi come marchio attivo nell’alta fedeltà e infatti qui in Italia sono stati venduti pochissimi esemplari di questo finale, che definirei strepitoso in termini di resa sonora.
Parliamo di un progetto realizzato all’apice degli anni doro dell’alta fedeltà mondiale (1970/1985) o quantomeno un periodo di transizione e di passaggio di testimone, di soluzioni hi end, fra i 3 big del tempo Jap-Usa-Europe.
E sì! …. in quel periodo c’era fermento nel settore ….. si sono perpetrate le battaglie migliori del sistema hi end mondiale. Il sol levante con i suoi Sansui, Pioneer, Luxman e Kenwood legnavano pesantemente l’occidente. L’Europa si difendeva e le dava con sue produzione svizzero, anglo e tedesche di altissimo livello ……. Thorens e Grundig con le loro impeccabili realizzazioni erano i loro più acerrimi nemici. Gli Usa dal canto loro sfoggiavano sempre più apparecchi con gli occhioni blu messi in discussione più e più volte per il loro improponibili prezzi.
Tra i marchi Japan anche Mitsubishi ha voluto dare il suo contributo, ma a differenza degli altri competitor scelse strategie di mercato sbagliate che la relegò …. nonostante tutto l’eccellente lavoro svolto, e riuscito a realizzare in un arco temporale ristretto, vedi registrazioni in PCM, i mitici diffusori Diatone, …. a marchio meteora nel panorama hi end mondiale dell’epoca. Ovviamente, di conseguenza, uscì dal mercato hi end, ma le menti pensanti si riciclarono in altre grandi aziende … un po' come accadde a Kenwood il cui esodo di alcuni personaggi diedero vita ad Accuphase!
Certo! impianti di qualità all’epoca erano di appannaggio di pochissimi eletti che in termini economici potevano concedersi impianti di svariate centinaia di mila lire e anche di qualche milioncino … in quegli anni con 20 milioni di vecchie lire si acquistava un appartamento di medie dimensioni.
Veniamo al finale!
Realizzazione particolare ma non insolita, composta da un perfetto dual mono con raffreddamento a tubi di calore… che è?
… spiego!
Al fine di mantenere una temperatura d’esercizio ideale, visto l’utilizzo virtuale in classe A, i transitori finali sono montati direttamente sul tubo di calore (un simil condizionatore o serpentina del frigo) che a sua volta sviluppa il suo più breve percorso coadiuvato da alette dissipatrici ….. ci sarebbero volute forse il doppio della dimensione dello chassis per dissipare tutto il calore generato.
L'amplificatore opera in una modalità di classe A virtuale. Il controllo dinamico del dual-bias, è sia della corrente di polarizzazione che della tensione dell'amplificatore con un inviluppo variabile di segnali RF di ingresso (segnali intrinsecamente ad alta frequenza, di solito hanno livelli a bassa tensione, accumulano rapidamente rumore aggiuntivo proveniente da molte fonti, sono facilmente sovraccaricati e non hanno una capacità di azionamento. Pertanto, è necessario usare parte dell’amplificatore per modificare e aumentarlo, ove necessario).
In questa specifica condizione viene proposto un nuovo schema per amplificatori di potenza che può fornire sia alta efficienza che linearità.
Quattro grandi elettrolitici Elna immagazzinano corrente a sufficienza per restituire un messaggio sonoro pulitissimo e 2 trasformatori alloggiati, ognuno nella propria scheda, riescono a sostenere ogni carico di corrente richiesto.
L’ascolto!
Partiamo da un dato …. SNR 107 db non pesato a potenza nominale.
SILENZIOSISSIMO!!! ……………. si parla di un finale vintage.
Non sono un amante dei dati e credo fortemente che il nostro udito sia il giudice supremo a tutti quei digrammi …. ma il dato sopra, per questo amplificatore, è a tutto favore di un dettaglio impressionante e di una profondità scenica coerente, parametro più rilevabile.
Le gamme sonore riprodotte sono tutte equilibrate, alti setosi, medi cristallini e gamma bassa rocciosa e molto controllata, rendono la fruibilità del messaggio musicale sempre godibile. Anche il decadimento è corretto facendo sì che il ritmo sia sempre pronto.
Visto il suo carattere, il suo corretto abbinamento sarà con diffusori normali preferibilmente con impedenze di esercizio sopra i 3 ohm, altrimenti bisognerà andare oltre con il volume.
Data la sua trasparenza non ha necessità di interfacciarsi a diffusori monitor che non avrebbero nulla da ripulire, anzi! ….. gli stessi potrebbero rivelare le proprie asprezze.
Io la trovo una macchina eccezionale degna di considerazione, suggerita a chi vuole avere un set up con la sezione ampli a stato solido definitiva e di livello sopraffino.
Un best buy nell’usato.
... appena possibile posterò altre foto.
Saluti e buoni ascolti a tutti
Non ricordavo Mitsubishi come marchio attivo nell’alta fedeltà e infatti qui in Italia sono stati venduti pochissimi esemplari di questo finale, che definirei strepitoso in termini di resa sonora.
Parliamo di un progetto realizzato all’apice degli anni doro dell’alta fedeltà mondiale (1970/1985) o quantomeno un periodo di transizione e di passaggio di testimone, di soluzioni hi end, fra i 3 big del tempo Jap-Usa-Europe.
E sì! …. in quel periodo c’era fermento nel settore ….. si sono perpetrate le battaglie migliori del sistema hi end mondiale. Il sol levante con i suoi Sansui, Pioneer, Luxman e Kenwood legnavano pesantemente l’occidente. L’Europa si difendeva e le dava con sue produzione svizzero, anglo e tedesche di altissimo livello ……. Thorens e Grundig con le loro impeccabili realizzazioni erano i loro più acerrimi nemici. Gli Usa dal canto loro sfoggiavano sempre più apparecchi con gli occhioni blu messi in discussione più e più volte per il loro improponibili prezzi.
Tra i marchi Japan anche Mitsubishi ha voluto dare il suo contributo, ma a differenza degli altri competitor scelse strategie di mercato sbagliate che la relegò …. nonostante tutto l’eccellente lavoro svolto, e riuscito a realizzare in un arco temporale ristretto, vedi registrazioni in PCM, i mitici diffusori Diatone, …. a marchio meteora nel panorama hi end mondiale dell’epoca. Ovviamente, di conseguenza, uscì dal mercato hi end, ma le menti pensanti si riciclarono in altre grandi aziende … un po' come accadde a Kenwood il cui esodo di alcuni personaggi diedero vita ad Accuphase!
Certo! impianti di qualità all’epoca erano di appannaggio di pochissimi eletti che in termini economici potevano concedersi impianti di svariate centinaia di mila lire e anche di qualche milioncino … in quegli anni con 20 milioni di vecchie lire si acquistava un appartamento di medie dimensioni.
Veniamo al finale!
Realizzazione particolare ma non insolita, composta da un perfetto dual mono con raffreddamento a tubi di calore… che è?
… spiego!
Al fine di mantenere una temperatura d’esercizio ideale, visto l’utilizzo virtuale in classe A, i transitori finali sono montati direttamente sul tubo di calore (un simil condizionatore o serpentina del frigo) che a sua volta sviluppa il suo più breve percorso coadiuvato da alette dissipatrici ….. ci sarebbero volute forse il doppio della dimensione dello chassis per dissipare tutto il calore generato.
L'amplificatore opera in una modalità di classe A virtuale. Il controllo dinamico del dual-bias, è sia della corrente di polarizzazione che della tensione dell'amplificatore con un inviluppo variabile di segnali RF di ingresso (segnali intrinsecamente ad alta frequenza, di solito hanno livelli a bassa tensione, accumulano rapidamente rumore aggiuntivo proveniente da molte fonti, sono facilmente sovraccaricati e non hanno una capacità di azionamento. Pertanto, è necessario usare parte dell’amplificatore per modificare e aumentarlo, ove necessario).
In questa specifica condizione viene proposto un nuovo schema per amplificatori di potenza che può fornire sia alta efficienza che linearità.
Quattro grandi elettrolitici Elna immagazzinano corrente a sufficienza per restituire un messaggio sonoro pulitissimo e 2 trasformatori alloggiati, ognuno nella propria scheda, riescono a sostenere ogni carico di corrente richiesto.
L’ascolto!
Partiamo da un dato …. SNR 107 db non pesato a potenza nominale.
SILENZIOSISSIMO!!! ……………. si parla di un finale vintage.
Non sono un amante dei dati e credo fortemente che il nostro udito sia il giudice supremo a tutti quei digrammi …. ma il dato sopra, per questo amplificatore, è a tutto favore di un dettaglio impressionante e di una profondità scenica coerente, parametro più rilevabile.
Le gamme sonore riprodotte sono tutte equilibrate, alti setosi, medi cristallini e gamma bassa rocciosa e molto controllata, rendono la fruibilità del messaggio musicale sempre godibile. Anche il decadimento è corretto facendo sì che il ritmo sia sempre pronto.
Visto il suo carattere, il suo corretto abbinamento sarà con diffusori normali preferibilmente con impedenze di esercizio sopra i 3 ohm, altrimenti bisognerà andare oltre con il volume.
Data la sua trasparenza non ha necessità di interfacciarsi a diffusori monitor che non avrebbero nulla da ripulire, anzi! ….. gli stessi potrebbero rivelare le proprie asprezze.
Io la trovo una macchina eccezionale degna di considerazione, suggerita a chi vuole avere un set up con la sezione ampli a stato solido definitiva e di livello sopraffino.
Un best buy nell’usato.
... appena possibile posterò altre foto.
Saluti e buoni ascolti a tutti
...è quello al centro sul Pre Electrocompaniet
Ultima modifica di seajimny il Mer Gen 16 2019, 08:09 - modificato 1 volta.