UNA DOMENICA A CASA DI NIKDevo dire che l'interesse per questa accoppiata già sentita e totalmente rivisitata dal punto di vista delle prestazioni, secondo Nik, mi allettava non poco.
Proprio perchè l'ascolto dell'accoppiata precedente era stato interlocutorio, mostrando segni di gran classe, ma anche pecche per me gravi, come l'assenza di profondità della scena riprodotta, elemento per me inprescindibile ANCHE nell'ascolto in cuffia.
E' vero che l'amplificatore di Sivieri aveva un aspetto provvisorio, montato in due telai mortificanti per l'impegno profuso nella costruzione dell'apaprecchio stesso, ed è vero che la cuffia era sì una top di nonno Grado, ma non quella poi acquistata da Nik (e da Giovanni), ma qualcoa non tornava all'ascolto, non poteva tornare. Impegno profuso e capitale speso parevano mortificati da questa scena da "carta velina", la quale permetteva si di percepire grandissimo dettagli e grandissimo equilibrio (fra i migliori mai ascoltati dal sottoscritto) ma una carenza di profondità imbarazzante... Tutto allineato sulla radice della lingua e nulla più....
La visione della nuova livrea dell'apparecchio è quasi traumatizzante, da quanto è bello oggi questo imponente due telai. Le dimensioni decisamente ampie (affiancati sono più grandi dell'integrato della Pass!!!!
) donano al sistema una bellezza mozzafiato, dovuta sia alla lavorazioned ei materiali che all'accostamento estetico/cromatico delle varie parti. Molto, molto bella la scritta con il nome dell'apaprecchio, posta sul top dell'amplificatore, a richiamare il foro lasciato sull'alimentatore per l'inserimento della rettificatrice....... Peccato che Sivieri l'abbia montata fuori asse......... Non si può aver tutto dalla vita, però.........
L'altra pecca estetica dell'apparecchio è la presa jack della cuffia, molto modestamente serrata con un dado esagonale sul frontale dell'apparecchio......... Meritava una veste estetica decisamente migliore, vista la classe dell'apparecchio.
Mi siedo davanti al mobile di Nik ed ascolto con non poca curiosità l'apparecchio, che sta pilotando le Dynaudio del mio ospite!!!!!!!! E non le pilota neppure male, anche con un collegamento veramente da terzo mondo, ovvero con un cavo Sennehiser 650, all'uopo adattato per essere collegato ai morsetti dei diffusori!!!!! Cose da pazzi!!!!!!!! Ma il suono è sano, anche in queste condizioni "estreme".
Ruoto a zero volume la splendida manopola JG, scollego le Dynaudio ed infilo il jack della HP2Si........ Che sembra appena uscita dalla fabbrica, lucente, brillante, fin indisponente in tutta la sua bellezza esteriore..... Ed il suono?
Parte il CD e si apre (finalmente) un mondo nuovo!!! La Grado sfodera una scena assolutamente inaspettata, da cuffia pre HD800 ma ampia e naturale. Finalmente il palco virtuale si dispone attorno alla testa, anche se con profondità "canonica" per chi ama le cuffie tradizionali, fornendo anche al sottoscritto una sensazione di assoluta naturalezza d'ascolto. La precisione ed il dettaglio sono sempre da primato, ma senza alcuna fatica d'ascolto. Anzi, in certi momenti pare pure che il sistema sia un pelo troppo morbido, ma non sembra mancare mai nulla all'ascolto.
La gamma bassa è pressochè perfetta, con la meravigliosa intelleggibilità che contraddistingue questo strumento di regitrazione. Dettaglio, articolazione, armoniche, senza mai che si percepisca il temibile effetto terremoto, ovvero l'onda di pressione sorda e confusa......
Gamma media??? Che dire, assolutamente reale, ai massimi livelli qualitativi d'ascolto, finalmente libera da quella pazzesca costrizione dimensionale che la affliggeva in precedenza.
Insomma, un sistema che oggi invisio anch'io all'amico Nicola, davvero un sistema top senza tema di smentita.
Ora mi pongo/vi pongo una domanda. come può questo sistema aver cambiato così radicalmente prestazioni? La cuffia è diversa, d'accordo... Nonno Grado avrà sfoderato il meglio di ciò che gli rimaneva fra le mani, ma non credo che le sue amorevoli cure possano aver creato uno strumento di riproduzione diverso........ Quello che può invece essere concretamente avvenuto è una revisione generale dell'amplificatore, il quale ha trovato una dimensione sonica nettamente superiore a prima. In precedenza si potevano solo percepire delle potenzialità molto elevate, ma il tutto pareva costretto in una scatola, impedendo alla musica di respirare, di prendere vita e corpo......
Nik mi ha detto che, effettivamente, Sivieri ha messo mano all'apparecchio, cambiando parecchi componenti......... Scelta decisamente azzeccata, visti i risultati ottenuti.
Due considerazioni finali: l'Aufidio pilota egregiamente anche la HifiMan 5LE, donandole una musicalità intrigante, grazie anche a quella morbidezza in gamma alta che si percepisce anche con la "Cortigiana". L'Aufidio pilota anche le casse, come detto, e pure in modo interessante. Tuttavia la valutazione è sospesa finoa che non sarà disponibile un cavo come si deve, per permettere ai poveri elettroni di passare nel cavo.... Per il momento il Pass è superiore.