quindi?
Il problema, scusami, è che non capisci quello che ho scritto o non leggi attentamente.
Ma ti sembra sufficiente, per decidere, basarsi su un dato di sensibilità dichiarata, sul numero di vie e sulle dimensioni?
a una domanda del genere pretendi anche una risposta?
Questo fanciullesco desiderio, è semplicemente figlio di un approccio completamente sbagliato anche se molto diffuso. Il problema è complicato dal fatto che molte volte, i dati dichiarati sono pure taroccati (Sensibilità dei diffusori dichiarata in modo ottimistico, indicazioni reali sul carico non chiare, ecc. Per gli ampli classi di funzionamento messe solo per fare effetto, misura della potenza su carichi resistivi, ecc.). Ammesso e non concesso che esista un indicatore dove lo cerchi se i dati non sono corretti?
Vuoi una primo grossolano elemento per scegliere? Guarda la marca e modello del trasformatore d'uscita. Inizi a eliminare i costruttori che per aumentare la propria marginalità spendono più nel contenitore del trasformatore che nel contenuto e, nel contempo premi chi ha l'onestà intellettuale di proporre trasformatori realizzati da chi li sa progettare e avvolgere sul serio.
Chi, anche come opzione, propone nei propri ampli trasformatori Hashimoto, Tamura, Iso, Partridge, Peerless/Magnequest, Lundahl e, forse Sowter e pochi altri, ha una marcia in più nella progettazione e realizzazione di un ampli.
Un appassionato inconsapevole potrebbe iniziare così.
Mettere un telaio cromato, due tubazzi russo/cinesi, la scritta classe A con un trasformatore di alimentazione tirato fino al collo come induzione e che quindi ronza come un nido di vespe e distorce la forma d'onda delle tensioni fornite. Una pardoia di trasformatore d'uscita, con lamierini che farebbero vergognare un trasformatore di alimentazione e con prestazioni modeste in termini di induttanza primaria, elementi parassiti, larghezza di banda, potenza massima a 20Hz imbellettate da una controreazione pennellata a banco per nascondere le magagne mantenendo un minimo di apparente stabilità per non sputtanarsi alla prima accensione, sono buoni quasi tutti.
Una volta, costruttori come QUAD per esempio, su questi aspetti, sapevano fare il massimo con relativamente il minimo di spesa. Avevano un'esperienza e una maestria incredibili. Guarda come è realizzato un Quad II. Oggi molti costruttori sono bravissimi a proporti oggetti con il minimo di spesa per loro stessi ma privi di qualunque embrionale mestiere troppo presi solo dalla massimizzazione del margine.
Anche molti oggetti degli anni '80 a tubi non erano esenti da queste criticità (a volte avevano ancora tubi NOS. Questi progettisti sono stati colpevoli di "genocidio" degli ultimi lotti di tubi pregiati).
Spero che tu possa comprendere l'assurdità di certe domande senza sentirti offeso per il lieve ma davvero bonario sarcasmo che ogni tanto affiora
Ultima modifica di mariovalvola il Mer Ott 03 2018, 22:09 - modificato 1 volta.