Da Nimalone65 Gio Lug 19 2018, 14:30
Come dicevo , a suonare è l’intera parete,,,,e sono certo che un amplificazione ed una sorgente di più alto livello potrebbe ulteriormente migliorarne le prestazioni su questo parametro , magari aggiungendo una profondità ancora maggiore della scena sonora .
La presenza che riescono ad offrire queste Gradient 5.0 , anche come “massa sonora” a me era sconosciuta nei diffusori da stand , o meglio solo ricercatissimi e costosissimi impianti collocati in condizioni ambientali assai più favorevoli erano tiusciti nel tentativo. Da me , sia pure collocati ortogonalmente rispetto alle Gradient c’erano riuscite solo le Avantgarde Nano a restituire tant suono .
Ma timbricamente , suonano assai meglio delle avantgarde , e non è una boutade. Certo non scendono a 27,5 hz , ma fin dove arrivano si , suonano meglio , con maggiore liquidità , con una macrodinamica ed una microdinamica da riferimento assoluto .
Il contrabbasso che ascolto si sente tutto , dal dito che pizzica la corda , al risuonare metallico della corda stessa , alla cassa di legno che espande il suono . Volontariamente non ho ascoltato brani con il pianoforte in primo piano , perché mi sono ripromesso di farlo in stretto paragone con le Bosendorfer VC1 che ora sono collegate all’impiantone, ma che non mi è stato ancora possibile fare per mancanza di stand di buona qualità .
La gamma media , la voce , tanto maschile che femminile , gli alti , assumono una coerenza timbrica ed una credibilità veramente notevole e non oso pensare cosa diventeranno quando le pur buone doti timbriche del sorprendente Creek verrano soppiantate da quelle per me ad oggi ancora insuperate del Kondo Kegon e dal piccolo Pioneer passerò ad utilizzare come sorgente la Verdier Platine che per altro è in attesa di ricevere a supporto lo step up Audio Tekne 4818 . Vedremo .
Sono entusiasta , direi di sì , ma più ancora sono sorpreso . L’eccellente scena Sonora riprodotta era auspicabile da un minidiffusore , ma non con un posizionamento così limitato , mentre per quanto riguarda l’equilibrio tonale , è veramente quanto di meglio io abbia ascoltato , forse solo le Reimyo Bravo mi avevano convinto allo stesso modo e forse sul medio basso ancor più delle Gradient dimostrando un tempo di decadimento sonoro che li rendeva più intellegibile all’ascolto . Ma prima di prendere questo come una défaillance delle Gradient , mi preme sottolineare il contesto in cui ho ascoltato i diffusori Reimyo , e cioè un impianto , un ambiente , curato in ogni particolare in cui azzzardare un costo a listino superiore ai 100.000 di impianto non è né difficile ne esagerato.
Reputo questi diffusori un notevole e deciso passo in avanti rispetto qualsivoglia tipologia di ls3/5a , che fino a ieri reputavo ancora attualissime e convenienti per entrare in possesso di un diffusore che pur con mille limitazioni resta magico . Oggi posso affermare che non hanno più quell’eccellente rapporto qualità prezzo che avevano per me fino a ieri . Sono state prepotentemente soppiantate .