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Salve a tutti girando qua e là per i negozi della capitale incappo davanti ad una coppia di diffusori vintage in perfette condizioni, una coppia di BIC VENTURI.
La coppia in questione è così bella e ben tenuta e il loro prezzo è così contenuto che mi invoglia a ricercare velocemente sul web aspetti tecnici e qualche feed back.
Non ricordavo questo marchio che in un primo momento ho creduto potesse essere di produzione Italiana. Nulla di tutto ciò! Sono di produzione Americana tant’è che il marchio esteso è BIC America, e BIC sta per British Industry Corporation.
Questo è quanto riportato da una nota sull’azienda in questione:
BIC, originariamente un'abbreviazione per British Industry Corporation, è stata fondata come una società americana specializzata in prodotti britannici. Siamo stati tra i primi pionieri nel settore audio, distribuendo prodotti tra cui giradischi Garrard, amplificatori Luxman e diffusori Wharfedale negli anni '60.
Nel 1973, BIC introdusse il proprio marchio di altoparlanti e i primi giradischi a cinghia del settore. Verso la metà degli anni '70, i diffusori BIC Venturi erano tra i primi 5 marchi più venduti. Alla fine, l'azienda originale iniziò a diversificarsi al di fuori dell'audio e poco dopo la morte del suo fondatore, la società fu venduta.
Non è stato fino a quando BIC è stato acquistato nuovamente nel 1988, che la società è emersa come la scelta chiara per chi cerca audio ad altissime prestazioni a prezzi accessibili. I prodotti BIC hanno ottenuto il massimo punteggio 4 volte nel solo 1999 rispetto a tutti i dieci migliori marchi di diffusori più venduti! Ti invitiamo ad acquistare la tua pubblicazione di test preferita (o verificare con la tua biblioteca locale su problemi passati), per vedere di persona come si posizionano i prodotti BIC. Meglio ancora, perché non fare il confronto per te stesso in uno dei circa 500 negozi al dettaglio che trasportano prodotti BIC America.
I prodotti BIC sono tutti progettati e ingegnerizzati in America con produzione sia negli Stati Uniti che all'estero. Un attento controllo di qualità consente a BIC America di offrire alcune delle garanzie più lunghe del settore, da 2 a 7 anni, a seconda del modello.
Il team di gestione di BIC America intende continuare la tradizione di alta qualità a prezzi stracciati. Il nostro nuovo slogan riassume meglio ciò che ci si può aspettare da BIC America.
Ad ogni modo l’azienda è ancora attiva nella produzione di altoparlanti di nuova generazione venduti in vari continenti.
Tra le diverse soluzioni che mi hanno spinto all’acquisto, ad esempio il loro sistema bass-reflex, sono stato incuriosito dall’utilizzo del Biconex una trasduttore a tromba utilizzato per la riproduzione della gamma più delicata di un diffusore acustico, la gamma media. Pochi produttori ancora oggi si scomodano a realizzare sistemi acustici che utilizzano le trombe, forse perché non sono facili da addomesticare, e i pochi che lo fanno non lo fanno in larga scala se non la Klipsch.
Le porto a casa con due buste telate dell’Ikea, non senza fatica visto l’ingombro e il peso di circa 13 chili l’una, tolgo le cover originali, cosa molto rara da trovare in questi diffusori vista la loro età e la loro fragile realizzazione in spugna acustica (che se non conservate adeguatamente tendono a sbriciolare), e mi metto in contemplazione dei vari componenti, cercando di capire come utilizzarle al meglio. E si, dimenticavo!! … sul frontale è previsto un regolatore di intensità proprio del Biconex.
Vedendo il woofer noto una certa similitudine ai woofer JBL …… ne avrò riscontro uditivo successivamente con la prova d’ascolto.
Sono belle, si inseriscono bene in ambiente e sono di un bel colore caldo. Il cabinet (realizzato in truciolare di quasi 20 mm) è impiallacciato con foglia di noce. Le dimensioni sono 50x30x30 (i canonici bookshelf).
Veniamo all’ascolto.
Il posizionamento non richiede troppo impegno, mettendole a 2 metri l’una dall’altra si riesce a focalizzare un palcoscenico virtuale molto ampio, focalizzando perfettamente al centro le voci degli esecutori.
Il diffusore lavora con modulo d’impedenza di 6 ohm, ciò non significa che necessiti di chissà quale corrente anzi, con un piccolo integrato dell’epoca il Marantz Pm 251 di 45 watt (che per l’occasione ho voluto abbinare per coerenza dei tempi passati) non si sente la necessità di fare oscillare la manopola del volume oltre le ore 10 …. più in là ci troveremo i vicini fuori la porta, è incredibile all’ascolto l’efficienza di questo diffusore, potrebbe essere pilotato tranquillamente con pochissimi watt.
Considerando il contesto in cui è stato progettato, l’inossidabile mondo analogico, i produttori hanno virato su un sistema sonoro molto luminoso, che non differisce poi così tanto dal suono di un diffusore monitor anzi da questo prende proprio la capacità di dettaglio.
In riproduzione si ha subito la sensazione di ascoltare un diffusore aperto. L’incrocio tra il Biconex (che per caratteristica ha una soglia di interdizione tipica dei diffusori a tromba), e il tweeter dome è quasi perfetto, insieme riescono a restituire un messaggio sonoro molto cristallino e direzionale. La gamma bassa poi è strepitosa si ha sensazione di ascoltare diffusori ben più grandi di quello che realmente sono e tutto mi sarei aspettato ma mai la capacità di rappresentare un palcoscenico così grande. Il bass-reflex BIC Venturi consente di avvicinare i diffusori anche alla parete di fondo senza mortificare troppo la gamma bassa che è delicata e presente anche a basso volume.
Perché questa recensione, perché per me aver trovato un diffusore in condizioni originali impeccabili e così ben suonante a € 200 euro è stata una vera fortuna. In questa fascia di prezzo non vedo oggetti idonei e capaci (anche attuali), di insonorizzare correttamente un ambiente di circa 20 Mq, con un filo di potenza, in grado di restituire un palcoscenico molto ampio e con strumenti ben focalizzati. Una gamma bassa così solida e avvolgente è di appannaggio di diffusori ben più sofisticati e costosi.
Saluti
La coppia in questione è così bella e ben tenuta e il loro prezzo è così contenuto che mi invoglia a ricercare velocemente sul web aspetti tecnici e qualche feed back.
Non ricordavo questo marchio che in un primo momento ho creduto potesse essere di produzione Italiana. Nulla di tutto ciò! Sono di produzione Americana tant’è che il marchio esteso è BIC America, e BIC sta per British Industry Corporation.
Questo è quanto riportato da una nota sull’azienda in questione:
BIC, originariamente un'abbreviazione per British Industry Corporation, è stata fondata come una società americana specializzata in prodotti britannici. Siamo stati tra i primi pionieri nel settore audio, distribuendo prodotti tra cui giradischi Garrard, amplificatori Luxman e diffusori Wharfedale negli anni '60.
Nel 1973, BIC introdusse il proprio marchio di altoparlanti e i primi giradischi a cinghia del settore. Verso la metà degli anni '70, i diffusori BIC Venturi erano tra i primi 5 marchi più venduti. Alla fine, l'azienda originale iniziò a diversificarsi al di fuori dell'audio e poco dopo la morte del suo fondatore, la società fu venduta.
Non è stato fino a quando BIC è stato acquistato nuovamente nel 1988, che la società è emersa come la scelta chiara per chi cerca audio ad altissime prestazioni a prezzi accessibili. I prodotti BIC hanno ottenuto il massimo punteggio 4 volte nel solo 1999 rispetto a tutti i dieci migliori marchi di diffusori più venduti! Ti invitiamo ad acquistare la tua pubblicazione di test preferita (o verificare con la tua biblioteca locale su problemi passati), per vedere di persona come si posizionano i prodotti BIC. Meglio ancora, perché non fare il confronto per te stesso in uno dei circa 500 negozi al dettaglio che trasportano prodotti BIC America.
I prodotti BIC sono tutti progettati e ingegnerizzati in America con produzione sia negli Stati Uniti che all'estero. Un attento controllo di qualità consente a BIC America di offrire alcune delle garanzie più lunghe del settore, da 2 a 7 anni, a seconda del modello.
Il team di gestione di BIC America intende continuare la tradizione di alta qualità a prezzi stracciati. Il nostro nuovo slogan riassume meglio ciò che ci si può aspettare da BIC America.
Ad ogni modo l’azienda è ancora attiva nella produzione di altoparlanti di nuova generazione venduti in vari continenti.
Tra le diverse soluzioni che mi hanno spinto all’acquisto, ad esempio il loro sistema bass-reflex, sono stato incuriosito dall’utilizzo del Biconex una trasduttore a tromba utilizzato per la riproduzione della gamma più delicata di un diffusore acustico, la gamma media. Pochi produttori ancora oggi si scomodano a realizzare sistemi acustici che utilizzano le trombe, forse perché non sono facili da addomesticare, e i pochi che lo fanno non lo fanno in larga scala se non la Klipsch.
Le porto a casa con due buste telate dell’Ikea, non senza fatica visto l’ingombro e il peso di circa 13 chili l’una, tolgo le cover originali, cosa molto rara da trovare in questi diffusori vista la loro età e la loro fragile realizzazione in spugna acustica (che se non conservate adeguatamente tendono a sbriciolare), e mi metto in contemplazione dei vari componenti, cercando di capire come utilizzarle al meglio. E si, dimenticavo!! … sul frontale è previsto un regolatore di intensità proprio del Biconex.
Vedendo il woofer noto una certa similitudine ai woofer JBL …… ne avrò riscontro uditivo successivamente con la prova d’ascolto.
Sono belle, si inseriscono bene in ambiente e sono di un bel colore caldo. Il cabinet (realizzato in truciolare di quasi 20 mm) è impiallacciato con foglia di noce. Le dimensioni sono 50x30x30 (i canonici bookshelf).
Veniamo all’ascolto.
Il posizionamento non richiede troppo impegno, mettendole a 2 metri l’una dall’altra si riesce a focalizzare un palcoscenico virtuale molto ampio, focalizzando perfettamente al centro le voci degli esecutori.
Il diffusore lavora con modulo d’impedenza di 6 ohm, ciò non significa che necessiti di chissà quale corrente anzi, con un piccolo integrato dell’epoca il Marantz Pm 251 di 45 watt (che per l’occasione ho voluto abbinare per coerenza dei tempi passati) non si sente la necessità di fare oscillare la manopola del volume oltre le ore 10 …. più in là ci troveremo i vicini fuori la porta, è incredibile all’ascolto l’efficienza di questo diffusore, potrebbe essere pilotato tranquillamente con pochissimi watt.
Considerando il contesto in cui è stato progettato, l’inossidabile mondo analogico, i produttori hanno virato su un sistema sonoro molto luminoso, che non differisce poi così tanto dal suono di un diffusore monitor anzi da questo prende proprio la capacità di dettaglio.
In riproduzione si ha subito la sensazione di ascoltare un diffusore aperto. L’incrocio tra il Biconex (che per caratteristica ha una soglia di interdizione tipica dei diffusori a tromba), e il tweeter dome è quasi perfetto, insieme riescono a restituire un messaggio sonoro molto cristallino e direzionale. La gamma bassa poi è strepitosa si ha sensazione di ascoltare diffusori ben più grandi di quello che realmente sono e tutto mi sarei aspettato ma mai la capacità di rappresentare un palcoscenico così grande. Il bass-reflex BIC Venturi consente di avvicinare i diffusori anche alla parete di fondo senza mortificare troppo la gamma bassa che è delicata e presente anche a basso volume.
Perché questa recensione, perché per me aver trovato un diffusore in condizioni originali impeccabili e così ben suonante a € 200 euro è stata una vera fortuna. In questa fascia di prezzo non vedo oggetti idonei e capaci (anche attuali), di insonorizzare correttamente un ambiente di circa 20 Mq, con un filo di potenza, in grado di restituire un palcoscenico molto ampio e con strumenti ben focalizzati. Una gamma bassa così solida e avvolgente è di appannaggio di diffusori ben più sofisticati e costosi.
Saluti
