Grazie a tutti.
Vinili registrati in analogico
fakeplastictrees- Member
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- Messaggio n°1
Vinili registrati in analogico
Ciao a tutti, premetto come sempre di non essere un esperto e da quello che ho capito leggendo in giro TUTTI i vinili venivano registrati in analogico soltanto fino ai primissimi anni 80. Quindi in teoria dovessi comprare dei vinili risalenti alla seconda metà degli 80 o ai primi anni 90, pur non essendo delle rimasterizzazioni moderne, non avrei comunque la certezza che siano delle registrazioni analogiche. Quindi la domanda è questa, esiste un modo per sapere PRIMA di acquistare un vinile, e quindi senza doverlo ascoltare, se è stato registrato in digitale o analogico?
Grazie a tutti.
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°2
Re: Vinili registrati in analogico
interessante...aggiungo: per registrazione digitale si intende standard red book o superiore, ad esempio 24 bit?
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- Messaggio n°3
Re: Vinili registrati in analogico
What is standard red book?
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°4
Re: Vinili registrati in analogico
https://it.wikipedia.org/wiki/CD_Audio
qualità CD 16/44
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- Messaggio n°5
Re: Vinili registrati in analogico
Già da fine anni '70 diverse etichette registravano in studio in digitale 24/48KHz, ed DG.
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°6
Re: Vinili registrati in analogico
fakeplastictrees ha scritto:Quindi la domanda è questa, esiste un modo per sapere PRIMA di acquistare un vinile, e quindi senza doverlo ascoltare, se è stato registrato in digitale o analogico?
Grazie a tutti.
Devi controllare se è riportato tra le note di produzione. Sono pochissimi quelli moderni registrati in analogico.
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fakeplastictrees- Member
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- Messaggio n°7
Re: Vinili registrati in analogico
potresti farmi degli esempi? cosa dovrei trovarci scritto e dove, parli delle incisioni sul disco o qualcosa scritto sul retro della copertina?carloc ha scritto:
Devi controllare se è riportato tra le note di produzione. Sono pochissimi quelli moderni registrati in analogico.
Grazie
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°8
Re: Vinili registrati in analogico
Ci sono degli LP registrati nel corso di Lucca Jazz da un nostro utente, Flavio Lenzi, in cui sulle note di copertina veniva riportato che la ripresa era stata effettuata con un Telefunken M15 in analogico.
Se c'è qualche indicazione bene, altrimenti tutti master digitali o digitalizzati.
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fakeplastictrees- Member
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- Messaggio n°9
Re: Vinili registrati in analogico
quindi se sulla copertina non è riportato nulla sono sicuramente registrati in digitale?carloc ha scritto:Ci sono degli LP registrati nel corso di Lucca Jazz da un nostro utente, Flavio Lenzi, in cui sulle note di copertina veniva riportato che la ripresa era stata effettuata con un Telefunken M15 in analogico.
Se c'è qualche indicazione bene, altrimenti tutti master digitali o digitalizzati.
angel72- Senior Member
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- Messaggio n°10
Re: Vinili registrati in analogico
Carlo secondo te una registrazione digitale 24/48 differenzia il vinile dal cd in modo sostanziale o parliamo di sfumature? intendo potendo disporre di una catena audio teoricamente ottimizzata per entrambe i formati, quindi potendoli riprodurre entrambe al meglio.
inoltre: la prassi è rimasta quella di creare i master digitali a 24/48 oppure c'è anche tanto materiale in 16/44? ho sempre sentito parlare della presenza di vinili derivati dal 16/44, quindi uguali o facilmente più scarsi del relativo cd, ma non ho mai colto l'entità della cosa; si tratta di eccezioni oppure ormai di prassi consolidata?
in definitiva, per chi fosse sul mercato a caccia di musica, esistono delle macrolinee x orientarsi tra i formati?
grazie mille e scusate il parziale OT
inoltre: la prassi è rimasta quella di creare i master digitali a 24/48 oppure c'è anche tanto materiale in 16/44? ho sempre sentito parlare della presenza di vinili derivati dal 16/44, quindi uguali o facilmente più scarsi del relativo cd, ma non ho mai colto l'entità della cosa; si tratta di eccezioni oppure ormai di prassi consolidata?
in definitiva, per chi fosse sul mercato a caccia di musica, esistono delle macrolinee x orientarsi tra i formati?
grazie mille e scusate il parziale OT
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- Messaggio n°11
Re: Vinili registrati in analogico
Molti vinili appartenenti a collezioni economiche (es. De Agostini) provengono da file 16/44.
Tutti i vinili odierni (diciamo il 99%) provengono da master digitali (16/44 o HR, ben oltre i 24/48)...l'importante è che la masterizzazione sia fatta per bene ed i risultati saranno validi.
Esiste tantissimo usato di dischi storici...guarda sul sito discogs e troverai un mondo.
Io non mi farei troppe fisime...se ti piace un album acquistalo pure in vinile e, se vuoi, cercati le edizioni di quelle etichette che fanno delle ristampe di qualità.
Buoni ascolti.
P.S.
Tra CD e Vinile io sceglierei il vinile
Tutti i vinili odierni (diciamo il 99%) provengono da master digitali (16/44 o HR, ben oltre i 24/48)...l'importante è che la masterizzazione sia fatta per bene ed i risultati saranno validi.
Esiste tantissimo usato di dischi storici...guarda sul sito discogs e troverai un mondo.
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°12
Re: Vinili registrati in analogico
grazie
segnalo a Genova, nel secondo weekend di aprile, un grande mercatino del vinile usato
http://www.ernyaldisko.com/2017/12/15-fiera-del-disco-genova-2/
segnalo a Genova, nel secondo weekend di aprile, un grande mercatino del vinile usato
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seajimny- JuniorMember
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- Messaggio n°13
Re: Vinili registrati in analogico
Tempo fa segnalai questa etichetta. Se ti interessa ! sono stampe attuali. Fatti anche un giro sul tubo per vedere di cosa parlo.
.... almeno un inizio
.... almeno un inizio
seajimny- JuniorMember
- Numero di messaggi : 455
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- Messaggio n°14
Re: Vinili registrati in analogico
lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°15
Re: Vinili registrati in analogico
letto.carloc ha scritto:Molti vinili appartenenti a collezioni economiche (es. De Agostini) provengono da file 16/44.
Tutti i vinili odierni (diciamo il 99%) provengono da master digitali (16/44 o HR, ben oltre i 24/48)...l'importante è che la masterizzazione sia fatta per bene ed i risultati saranno validi.
Esiste tantissimo usato di dischi storici...guarda sul sito discogs e troverai un mondo.
Io non mi farei troppe fisime...se ti piace un album acquistalo pure in vinile e, se vuoi, cercati le edizioni di quelle etichette che fanno delle ristampe di qualità.
Buoni ascolti.
P.S.
Tra CD e Vinile io sceglierei il vinile
sottoscritto.
approvato.
aggiungerei che ci sono alcune etichette che incidono completamente in digitale (vedi ECM) e i risultati sono encomiabili..anzi,si tratta spesso di incisioni di riferimento.
quindi tutto sta nel COME si incide..
fakeplastictrees- Member
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- Messaggio n°16
Re: Vinili registrati in analogico
Ho sentito parlare bene anche dei vinili della EMI , mentre molto male di quelli della Back to Black.. confermi?lizard ha scritto:
letto.
sottoscritto.
approvato.
aggiungerei che ci sono alcune etichette che incidono completamente in digitale (vedi ECM) e i risultati sono encomiabili..anzi,si tratta spesso di incisioni di riferimento.
quindi tutto sta nel COME si incide..
se conosci altre etichette che fanno ristampe valide elencale pure
Grazie.
angel72- Senior Member
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- Messaggio n°17
Re: Vinili registrati in analogico
si, qui siamo assetati di conoscenza!!!
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- Messaggio n°18
Re: Vinili registrati in analogico
Nel caso dei cd c'era la famosa etichetta AAD che segnalava che il master era analogico, mentre DDD era la sigla per l'incisione digitale.
La terza ADD era spesso da evitare perchè album proveniente da master analogico che veniva manipolato sovente per eliminare il fruscio dei tape il che troppo spesso voleva dire compressione, addio alte frequenze e dinamica. Non sempre ma spesso.
Per quanto riguarda rock e leggera, va detto che nei primi anni del digitale (diciamo fino a quasi la fine degli anni 80) non erano molte le incisioni DDD, certamente andava meglio con la musica classica e le etichette di nicchia.
Nei vinili queste notazioni solitamnete non venivano riportate, comunque qui lo dico qui lo nego, tra il cd ricavato da un master analogico ed un vinile ricavato da un master digitale, è quasi certamente meglio il secondo.
Condivido quanto scritto da altri, che alla fine l'importanza è il risultato finale, per cui ci sono vinili ricavati da master digitali che suonano alla grandissima ed altri che fanno pena o per la scadente qualità del master originale o per la scadente qualità di chi ha eseguito l'incisione.
La terza ADD era spesso da evitare perchè album proveniente da master analogico che veniva manipolato sovente per eliminare il fruscio dei tape il che troppo spesso voleva dire compressione, addio alte frequenze e dinamica. Non sempre ma spesso.
Per quanto riguarda rock e leggera, va detto che nei primi anni del digitale (diciamo fino a quasi la fine degli anni 80) non erano molte le incisioni DDD, certamente andava meglio con la musica classica e le etichette di nicchia.
Nei vinili queste notazioni solitamnete non venivano riportate, comunque qui lo dico qui lo nego, tra il cd ricavato da un master analogico ed un vinile ricavato da un master digitale, è quasi certamente meglio il secondo.
Condivido quanto scritto da altri, che alla fine l'importanza è il risultato finale, per cui ci sono vinili ricavati da master digitali che suonano alla grandissima ed altri che fanno pena o per la scadente qualità del master originale o per la scadente qualità di chi ha eseguito l'incisione.
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
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- Messaggio n°19
Re: Vinili registrati in analogico
lizard ha scritto:
letto.
sottoscritto.
approvato.
aggiungerei che ci sono alcune etichette che incidono completamente in digitale (vedi ECM) e i risultati sono encomiabili..anzi,si tratta spesso di incisioni di riferimento.
quindi tutto sta nel COME si incide..
esatto alla fine al differenza è proprio nel modo in cui è eseguita l'incisione orginale ed in come questa è riversata nel supporto fisico (se tale o nel file liquido).
Pertanto se l'incisione originale era stata incisa male, non esiste modo per rimediare, al massimo il remix può in parte mitigare i problemi (ma remix = suoni diversi dall'originale, vedi quelli peraltro spesso ottimi di Steve Wilson per il prog).
Se una ristampa in alta risoluzione o in vinile altra grammatura, meglio se inciso con il metodo half speed, ottiene risultati migliori dell'incisione originale è solamente perchè questa ultima non era stata eseguita ai tempi al meglio delle possibilità rispetto al master originale. Il guaio è che non esiste una regola "precisa" se non l'ascolto o i consigli di chi ci è passato, magari a sue spese.
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- Messaggio n°20
Re: Vinili registrati in analogico
carloc ha scritto:Molti vinili appartenenti a collezioni economiche (es. De Agostini) provengono da file 16/44.
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- Messaggio n°21
Re: Vinili registrati in analogico
ci vorrebbe un'app: inserisci un titolo e lei ti dice
- miglior supporto su cui è stato realizzato (cd, vinile...)
- miglior edizione (originale, originale uk/usa/italy...... , ristampa...)
- prezzo
- reperibilità (link ai siti, ma forse è meglio di no sennò tutto verrebbe condizionato dalle loro esigenze commerciali e buonanotte)
- se quel giorno lì il tecnico del suono aveva litigato con l'amante
mannaggia che hobby di mercola
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- Messaggio n°22
Re: Vinili registrati in analogico
Ho centinaia di lp EMI ed Angel anni ‘70 e anteriori, registrazioni stratosferiche! Mai sentito parlare di un certo Walter Legge?
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Giovanni
E leggetelo 'sto regolamento!!!
ze inutile ragionar coi mussi, te perdi tempo e te infastidissi la bestia
fakeplastictrees- Member
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- Messaggio n°23
Re: Vinili registrati in analogico
Ragazzi già che ci siamo, mi sapreste dire quanto si spende più o meno in componenti per i vinili, per avere qualcosa di sufficiente, non di eccelso eh, qualcosa che almeno faccia sentire la differenza tra analogico e digitale (sarebbe inutile spendere centinaia di euro in vinili originali se poi si hanno delle componenti troppo scadenti)
zulele- Vip Member
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- Messaggio n°24
Re: Vinili registrati in analogico
questa è una domanda a cui è molto difficile rispondere, credo.
dipende anche dal livello del tuo CDP: se hai un lettore di alta gamma, per "batterlo" non potrai spendere poco, come mi pare anche normale.
dipende anche dal livello del tuo CDP: se hai un lettore di alta gamma, per "batterlo" non potrai spendere poco, come mi pare anche normale.
Ultima modifica di zulele il Mar Mar 13, 2018 11:33 am - modificato 1 volta.
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Naim CDX2 - analogico: Rega RP8 con RB808 + Lyra Delos / Denon DP1200 + Hana SL/Audio Technica AT-F7/Nagaoka MP110/Denon DL103 - prephono Rega IOS e iFi iPhono 2 - Bluesound Node 2i - Accuphase E-360 - diffusori ProAc Response 1.5 - cavetteria: Accuphase, Tellurium, S&M
lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°25
Re: Vinili registrati in analogico
il minimo sindacale:fakeplastictrees ha scritto:Ragazzi già che ci siamo, mi sapreste dire quanto si spende più o meno in componenti per i vinili, per avere qualcosa di sufficiente, non di eccelso eh, qualcosa che almeno faccia sentire la differenza tra analogico e digitale (sarebbe inutile spendere centinaia di euro in vinili originali se poi si hanno delle componenti troppo scadenti)
un bel thorens TD160,con una testina discreta,anche MM...(400/500 euro,indicativamente)
un bell'integratino vintage,con una curata sezione phono (con quelli vintage vai sul sicuro,perchè erano ancora studiati per il vinile..diciamo..1000 euro,anche meno..ma ci sono molte variabili in gioco).
eventualmente puoi affiancare un pre phono separato,ma qui il discorso si complica.
a mio avviso con un gira vintage su quella fascia di prezzo,anche con braccio stock,la differenza rispetto al digitale si sente.
coi pro e contro,intendiamoci.
ma se si vuole ascoltare la musica,invece che l'impianto,quello è un ottimo punto di inizio..e per alcuni che hanno vissuto quel periodo d'oro dell'hifi era anche un punto di arrivo.