Questa prova l'avevo iniziata un paio di mesi fa, poi per motivi di salute, l'avevo interrotta dopo una settimana e l'ho ripresa fino a circa 3 settimane fa (quando sono entrato in ospedale), comunque, pur essendo durata quindi solo un mesetto, riporto qualche prima impressione.
Si tratta di due trasformatori per testine MC per chi possieda pre fono solo MM.
Le possibilità di interfacciare diverse testine sono valide su entrambi i trasformatori, con una certa maggior duttilità del trafo Da Vinci verso testine che possano richiedere carichi elevati.
Si presentano in modo diverso uno dall' altro, il primo, essenziale, un cubotto in alluminio ben satinato, con manopole e prese molto semplici; il secondo è bianco panna lucido, con linee e dimensioni "opulente" ed arabeggianti, con dispendio di dorature su pomelli, piedoni e prese rca.
Per provarli avevo collegato sia la testina AN IO LTD 6 litz che la Clearudio reference wood che ho alternato per facilità di uso su un giradischi Thorens con braccio Da Vinci grandezza 12 pollici.
Il resto è semplice, pre Dissnayake Resurrection, finali Shindo 300 B WE casse FAL, il cablaggio è tutto Audio Note salvo quello verso le casse che è Kimber, quello di alimentazione è quello originale che esce dagli apparecchi (senza vaschetta) o in dotazione.
Ho usato questo mix in quanto, fra quello che ho, lo trovo probabilmente il + neutro ed uno dei maggiormente rivelatori di ogni cambiamento.
In questo set up, il trasformatore ANJ suona + romantico e per certi versi "magico", con enorme capacità di "scomparire" velocemente all' ascolto.
Il Da Vinci porge un suono + preciso ed aperto sugli alti, più controllato sui bassi, forse anche un velo + dinamico.
Perde in magia e musicalità ed anteticamente all' ANJ, se non ben "compromessato" la sua "voce" si intuisce all' ascolto.
Ha un suono + hifi e meno esoterico, su impianti un "morbidi" potrebbe essere una valida soluzione.
La grana è quasi impercettibile su entrambi, il Da Vinci è + silenzioso (guadagna anche molto meno).
Pietro
PS: molto + avanti, se interessa posso andare avanti nel test.
Si tratta di due trasformatori per testine MC per chi possieda pre fono solo MM.
Le possibilità di interfacciare diverse testine sono valide su entrambi i trasformatori, con una certa maggior duttilità del trafo Da Vinci verso testine che possano richiedere carichi elevati.
Si presentano in modo diverso uno dall' altro, il primo, essenziale, un cubotto in alluminio ben satinato, con manopole e prese molto semplici; il secondo è bianco panna lucido, con linee e dimensioni "opulente" ed arabeggianti, con dispendio di dorature su pomelli, piedoni e prese rca.
Per provarli avevo collegato sia la testina AN IO LTD 6 litz che la Clearudio reference wood che ho alternato per facilità di uso su un giradischi Thorens con braccio Da Vinci grandezza 12 pollici.
Il resto è semplice, pre Dissnayake Resurrection, finali Shindo 300 B WE casse FAL, il cablaggio è tutto Audio Note salvo quello verso le casse che è Kimber, quello di alimentazione è quello originale che esce dagli apparecchi (senza vaschetta) o in dotazione.
Ho usato questo mix in quanto, fra quello che ho, lo trovo probabilmente il + neutro ed uno dei maggiormente rivelatori di ogni cambiamento.
In questo set up, il trasformatore ANJ suona + romantico e per certi versi "magico", con enorme capacità di "scomparire" velocemente all' ascolto.
Il Da Vinci porge un suono + preciso ed aperto sugli alti, più controllato sui bassi, forse anche un velo + dinamico.
Perde in magia e musicalità ed anteticamente all' ANJ, se non ben "compromessato" la sua "voce" si intuisce all' ascolto.
Ha un suono + hifi e meno esoterico, su impianti un "morbidi" potrebbe essere una valida soluzione.
La grana è quasi impercettibile su entrambi, il Da Vinci è + silenzioso (guadagna anche molto meno).
Pietro
PS: molto + avanti, se interessa posso andare avanti nel test.