Da atnoi Mer Gen 06, 2016 5:12 pm
alanford ha scritto:ho fatto lì'esempio del behringer non perche' creda nell'intrinseca bonta' dell'oggetto ma semplicemente per il fatto che la presenza di un analizzatore di spettro unito ad un crossover mi lascia pensare che qualcuno abbia previsto l'utilizzo del cross in funzione dell'ambiente
tutto qui
che poi ci siano altri analizzatori stand alone ed altri cross piu' performanti non mi pare ci siano dubbi
secondo il mio
moooolto modesto avviso, poichè le variabilii in gioco sono innumerevoli (casse, tagli e pendenze dei crossover sicuramente, ambiente non perfettamente anecoico principalmente, etc...) l'unico modo corretto per intervenire sulla risposta sonora dell'insieme ambiente/impianto è quello di utilizzare un analizzatore di spettro e (dopo le correzioni possibili all'ambiente:tappeti, fonoaasorbenti, posizione casse etc...) utilizzare un equalizzatore di qualità che possa intervenire sulle fasce di frequenza residue da correggere.
l'equalizzatore è indispensabile perchè è l'unico che possa agire su tutte le frequenze. invece pensando di agire con un crossover elettronico, si riesce ad intervenire solo sui problemi generati dai tagli e dalle pendenze dei filtri di ripartizione fra i vari altoparlanti...ma non è affatto detto che i problemi risiedano in quelle fasce di frequenza soltanto.
comunque...l'uso di un equalizzatore introduce stadi intermedi di elaborazione del suono che i "puristi" giustamente non vogliono. quindi la cosa veramente saggia da fare è intervenire sull'ambiente di ascolto: a che serve spendere pacchi di soldi per componenti hi-end per poi rovinare il tutto con mobili e vetrina pieni di bicchieri, stoviglie e tutte le altre paccottiglie che "fanno arredamento"....ovviamente questo discorso fa incavolare le mogli...quindi la soluzione è: essere abbastanza ricchi da possedere un ambiente ad hoc per il solo ascolto musica da allestire a dovere...
lo so, ho detto un'ovvietà di una banalità estrema.