aircooled ha scritto:è proprio cosi nessun cavo per buono che sia ha un anima che gli permette di vivere una sua vita autonoma, isso dipende da un generatore che gli infonde una vita a tempo determinato, e siccome non ha una sua anima non riesce MAI ad apprezzare ciò che gli viene concesso per questo nella stragrande maggioranza dei casi la tendenza è a distruggere ciò che gli viene concesso, in alcuni casi questo piccolo difetto viene pure amplificato, la colpa di questa distruzione di vita non è da imputare interamente al filo ma bensi al suo creatore che per renderlo "diverso" e quindi riconoscibile tra uguali lo assembla consapevolmente in maniera ...... "truffaldina?" di contro va detto che questa tipologia di cavi arriva anche ad avere una folta schiera di sfegatati estimatori, ciò è dovuto all'antica legge del poggi e buche fanno pari, comunque la loro vita non è molto lunga perchè la caratterizzazione non è carattere e quindi prima o poi lo sprovveduto si accorge comunque che quel filo non funziona come il resto dell'impianto e cerca di porgli rimedio, a volte riesce a volte c'è una pesante ricaduta nella caratterizzazione, a quel punto non c'è rimedio meglio lasciare l'avventore cuocere nel proprio brodo abbandonandolo a se stesso, riallacciandosi alla famosa frase "
i fili non suonano" con questa tipologia di cavi si potrebbe quasi smentirla
il fattaccio avviene giocando di sponda con il diffusore a cui gli colleghiamo, un cavo si fatto quando lo sommiamo al carico reattivo del diffusore aumenta la reattanza al carico dell'amplificatore, detto in soldoni se andiamo a fare una semplice misura ignettando un onda quadra al posto del classico segnale audio sullo schermo vedremo di tutto meno che una quadra con la quasi totalita degli ampli in commercio indipendentemente dal costo della macchina, ecco in questo caso il carico del diffusore con il contributo del filo costringono l'ampli a inventarsi e sparare fuori "merd" nel remoto caso si avesse un ampli insensibile al carico potremmo mantenere l'onda con il primo angolo arrotondato per via di una leggera diminuzione della banda, ma chi adora questo tipo di fili mai si troverà in questa situazione visto che ritengo quasi impossibile che un tipetto simile si porti a casa una macchina che non ha la classica rete di Zobel in uscita
in alternativa a queste ciofeche di fili troviamo quelli cosi detti buoni/ottimi, cioè fili ben costruiti con qualche difettuccio nei materiali, questi rappresentano comunque la stragrande maggioranza dei fili in commercio, sono cavi che cominciano ad avere un minimo di riguardo per il segnale e cercano di "distorcerlo" il meno possibile, l'avventore di questa tipologia di filo di solito è persona che ha una cultura musicale e in generale abbastanza avanzata e per questo è in grado di assemblare un impianto discretamente omogeneo e equilibrato indipendentemente dal costo che è una variante a se che non determina la qualità assoluta dell'insieme, come detto sopra questa tipologia di fili entrano nella categoria più papabile offrendo buone caratteristiche di trasferimento del segnale e molto spesso anche ottime caratteristiche meccaniche a livello di connessioni, tutto ciò permette al segnale che li attraversa di essere un minimo coccolato, le differenze che si trovano all'ascolto sono dovute al diverso modo di filtraggio che avviene in parte per la "geometria" utilizzata, per il tipo di conduttore, il dielettrico e alle connessioni vere e proprie, anche in questo caso il filo non suona e essendo ben costruito risulta trascurabile l'aiuto che da al diffusore nel mettere in crisi l'ampli, va detto che in questa categoria le elettroniche insensibili al carico sono presenti quindi il filo sotto il mero aspetto "merd" ampli diffusore ha un supporto praticamente nullo, bene abbiamo quasi trovato il filo ideale, e invece no! proprio in questa nutrita categoria di cavi si nascondono quelli che definisco corrosivi, ovvero fili con diversi tipi di conduttori accoppiati, in questo caso la diversa potenzialità dei vari metalli crea un fenomeno di correnti galvaniche che innescano un a corrosione del metallo meno nobile per cessione di elettroni al più nobile, e un cavo corroso....... c'è anche un problema di diverso valore di conduttività e resistenza ma qua si amplia troppo il discorso meglio troncarlo subito
in ultimo il filo ideale, è composto da metallo monocristallo di eccellete qualità e purezza con poco rivestimento per ridurre al minimo l'intervento del dielettrico, monta terminazioni dello stesso materiale del cavo e di eccellente livello meccanico, parametro spesso sottovalutato ma di vitale importanza per l'efficienza globale del cavo, a questo tipo di filo non ci si arriva per nozioni tecniche ma per semplice culo
e quasi mai se ne prende coscienza, di solito si da il merito al brand di aver fatto un super cavo
niente di più errato chiunque con i materiali giusti è in grado di fare un filo di questa portata visto che il 90 e passa % del merito va al solo materiale utilizzato, insomma non c'è geometria aliena o trattamento esoterico che tenga, il merito è del semplice materiale usato, abbiamo trovato il cavo ideale
no mi spiace
o meglio in teoria si, ma nella pratica abbiamo trovato IL cavo che ha il fattore efficienza vicino al punto 0 che quindi toglie o maschera che dir si voglia meno, ma questo comporta il fatto che per essere usato con sommo beneficio l'impianto sia ben studiato e accoppiato perchè trasferire nel miglior modo possibile non vuol dire goder come porci sulla scrofa
è pur vero che con questi fili possiamo evidenziare tutti i pregi del nostro impianto ma allo stesso tempo portiamo in evidenza anche i più o meno piccoli difetti che magari prima rimanevano nascosti
ecco perchè questa tipologia di cablaggio va usata con parsimonia e su impianti di livello veramente elevato dove la cura del particolare è portata ai massimi livelli cavi compresi
le infinite sotto categorie le tralascio perchè non è mia intenzione perdere altro tempo a parlare di fili che per loro natura non possono suonare