in alternativa a queste ciofeche di fili troviamo quelli cosi detti buoni/ottimi, cioè fili ben costruiti con qualche difettuccio nei materiali, questi rappresentano comunque la stragrande maggioranza dei fili in commercio, sono cavi che cominciano ad avere un minimo di riguardo per il segnale e cercano di "distorcerlo" il meno possibile, l'avventore di questa tipologia di filo di solito è persona che ha una cultura musicale e in generale abbastanza avanzata e per questo è in grado di assemblare un impianto discretamente omogeneo e equilibrato indipendentemente dal costo che è una variante a se che non determina la qualità assoluta dell'insieme, come detto sopra questa tipologia di fili entrano nella categoria più papabile offrendo buone caratteristiche di trasferimento del segnale e molto spesso anche ottime caratteristiche meccaniche a livello di connessioni, tutto ciò permette al segnale che li attraversa di essere un minimo coccolato, le differenze che si trovano all'ascolto sono dovute al diverso modo di filtraggio che avviene in parte per la "geometria" utilizzata, per il tipo di conduttore, il dielettrico e alle connessioni vere e proprie, anche in questo caso il filo non suona e essendo ben costruito risulta trascurabile l'aiuto che da al diffusore nel mettere in crisi l'ampli, va detto che in questa categoria le elettroniche insensibili al carico sono presenti quindi il filo sotto il mero aspetto "merd" ampli diffusore ha un supporto praticamente nullo, bene abbiamo quasi trovato il filo ideale, e invece no! proprio in questa nutrita categoria di cavi si nascondono quelli che definisco corrosivi, ovvero fili con diversi tipi di conduttori accoppiati, in questo caso la diversa potenzialità dei vari metalli crea un fenomeno di correnti galvaniche che innescano un a corrosione del metallo meno nobile per cessione di elettroni al più nobile, e un cavo corroso....... c'è anche un problema di diverso valore di conduttività e resistenza ma qua si amplia troppo il discorso meglio troncarlo subito
in ultimo il filo ideale, è composto da metallo monocristallo di eccellete qualità e purezza con poco rivestimento per ridurre al minimo l'intervento del dielettrico, monta terminazioni dello stesso materiale del cavo e di eccellente livello meccanico, parametro spesso sottovalutato ma di vitale importanza per l'efficienza globale del cavo, a questo tipo di filo non ci si arriva per nozioni tecniche ma per semplice culo e quasi mai se ne prende coscienza, di solito si da il merito al brand di aver fatto un super cavo niente di più errato chiunque con i materiali giusti è in grado di fare un filo di questa portata visto che il 90 e passa % del merito va al solo materiale utilizzato, insomma non c'è geometria aliena o trattamento esoterico che tenga, il merito è del semplice materiale usato, abbiamo trovato il cavo ideale no mi spiace o meglio in teoria si, ma nella pratica abbiamo trovato IL cavo che ha il fattore efficienza vicino al punto 0 che quindi toglie o maschera che dir si voglia meno, ma questo comporta il fatto che per essere usato con sommo beneficio l'impianto sia ben studiato e accoppiato perchè trasferire nel miglior modo possibile non vuol dire goder come porci sulla scrofa è pur vero che con questi fili possiamo evidenziare tutti i pregi del nostro impianto ma allo stesso tempo portiamo in evidenza anche i più o meno piccoli difetti che magari prima rimanevano nascosti ecco perchè questa tipologia di cablaggio va usata con parsimonia e su impianti di livello veramente elevato dove la cura del particolare è portata ai massimi livelli cavi compresi
le infinite sotto categorie le tralascio perchè non è mia intenzione perdere altro tempo a parlare di fili che per loro natura non possono suonare