In quest'ultimo periodo la moda delle magnetoplanari sta rubando la scena a molte cuffie dinamiche, quelle stesse cuffie che nelle chiaccherate forumensi erano considerate eccellenti e definitive.
Personalmente non condivido la netta inferiorità che talvolta viene attribuita a queste due cuffie tedesche rispetto alle recenti produzioni con tecnologia ortodinamica, soprattutto se pilotate da amplificatori congeniali alle loro impedenze e con musica capace di esaltarle.
E' opportuno dire che non sono un cuffiofilo con esperienza ventennale.
La T1 in questione è un seriale 1.414, quindi il vecchio tipo. Lessi da qualche parte che è più “morbida” della versione più recente. La HD800 è sn 24.845, una di quelle che a detta di molti ha un basso più consistente rispetto alle precedenti sotto 20.000. Pare che sia così anche dai grafici. Per altri, invece, tra le due cuffie queste differenze non si notano. Purtroppo ho ascoltato le due differenti versioni in tempi e impianti differenti, quindi non potrei dire nulla di attendibile.
La HD800 è aperta, la T1 è semi-aperta e aiuta ad nascondere alcuni lievissimi rumori esterni. Sulla comodità non c'è partita, la Sennheiser è leggerissima e sembra di non averla in testa. La Beyerdynamic è più pesante e meno comoda. A guardarle e toccarle la HD800 appare un prodigio di tecnica, ma la T1 sembra più robusta, ma le cuffie son fatte per essere ascoltate quindi:
Set up: svariati, ma principalmente Burson 160D e Otl Megahertz con una valvola.
Impronta sonora:
Ogni brano con la T1 è chiaro e scuro al tempo stesso. Ha la particolarità di avere una gamma alta chiara e a volte frizzante unita ad una calda corposità in basso che ne fanno una cuffia davvero completa. Tende a coprire molto poco le imperfezioni della registrazione e questo è il suo tallone d'Achille. Purtroppo sono molti i brani in cui la gamma acuta estremamente precisa della T1 rischia di diventare affaticante, soprattutto con il rock.
Veloce e scattante ha un decadimento della nota molto breve e asciutto, ma non privilegia la fondamentale a discapito delle armoniche. E' una cuffia che si esprime molto bene a volumi moderati, mantiene equilibrio e precisione. E' una cuffia veloce e non si congestiona mai, tuttavia la preferisco con gli strumenti solisti e le piccole orchestre.
Con la HD 800 ogni sinfonia esplode e si libera completamente fuori dalla testa. Se la Beyer presenta una scena larga e profonda, con la Sennheiser questa è enorme. La HD800 è veloce quanto la Beyer, ma con un decadimento meno netto e una sensazione di riverbero che la T1 non ha. Se sia un bene o un male non saprei dire, certamente aiuta la sensazione di “ambienza” ma non ho ben chiaro se la HD800 aggiunga o meno alla registrazione qualcosa di artefatto che non c'è.
Come la T1, la HD800 non gradisce le pessime registrazioni, anch'essa enfatizza delle imperfezioni in gamma acuta che rendono gli ascolti meno piacevoli con materiale non all'altezza.
Non la trovo molto prestante con il rock né con brani che richiedono impatto e peso da parte dello strumento solista. Si esalta, invece, con le masse orchestrali. Come grana la reputo superiore a quella della T1, anche se tutto sommato il sound in generale della Beyer lo preferisco. La HD800 non è "algida" come risulta da molte recensioni sparse in rete, è molto dipendente dal set-up.
Qualche particolare:
Headstage e immagine:
Ho già scritto che la HD800 supera la già ottima T1 in dimensioni della scena, ma ciò che di stupefacente riesce a fare non l'ho ancora menzionato: una scansione dei piani sonori (layering) sconosciuta alla T1 e alle altre top. Descrive il posizionamento degli strumenti in profondità con una disinvoltura tale che lo sforzo da parte dell'immaginazione diventa minimo. Con la T1 è tutto più stagliato sul fondo, una sorta di profondità non riempita su tutti i livelli e distanze. Come ho già accennato prima non ho capito se si tratti di un artefatto, ma ciò la rende unica e “papabile” tra tutte le cuffie solo per questo.
Come precisione, separazione e focalizzazione sono molto simili con una precisione da cecchino.
Dinamica e impatto:
Se ben pilotate sono entrambe dotate di un'ottima dinamica e molto superiore alle cuffie mid-price, ma la sensazione di punch e impatto è leggermente inferiore se le confrontiamo alle magnetoplanari di recente produzione. Probabilmente è il prezzo che si paga per aver progettato la cuffia con i driver piuttosto distanziati dall'orecchio e con il baffle semi aperto. Ottima soluzione per guadagnare in headstage, ma la coperta è corta, e l'impatto ne risente. La T1 ha comunque più impatto e punch con gli strumenti solisti della HD800, la Sennheiser, dalla sua, vanta una dinamica più agevole con le masse orchestrali, e più son grandi più si diverte...
Gamma Bassa:
Preferisco quella della T1 per impatto e corposità, anche se non sono convinto che scenda quanto quella della HD800. La Beyer offre un basso più ricco, la Senny più netto ed estremamente pulito, ma sono sfumature che possono dipendere anche dagli interfacciamenti, oltre che dal gusto personale e la capacità di discernere o meno tali differenze. A proposito di interfacciamenti, il basso della T1 l'ho sentito suonar veramente bene con gli OTL.
Gamma media:
Anche qui preferisco la Beyer, la gamma media è meno esile della Sennheiser, e questo la rende più godibile con le voci anche se sento che la gamma media della HD800 è più rifinita, più precisa e con grana migliore. Un'altra questione di sfumature dove non è detto che la maggior qualità possa appagare quando si tratta di livelli già molto elevati.
Gamma alta:
Seppur differenti si equivalgono come qualità. Entrambe soffrono amplificazioni non idonee. E' sufficiente un buon Otl chiaro ed esteso per ottenere un'ottima gamma acuta da entrambe e ben legata alle medie frequenze. Preferisco non utilizzare amplificazioni “attufanti” perché si perde gran parte della magia di queste due cuffie.
Ci andrei molto cauto con queste tedesche se avessi intenzione di utilizzare solo SS; chiari o scuri che siano, possono avere problemi ai quasi 600 ohm di picco della HD800 e 1400 Ohm della T1, e questo si ripercuote immediatamente sulla gamma acuta che si irrigidisce e le fa suonare come due zitelle arrabbiate, e con le T1 è ancora peggio, le sibilanti sono in agguato.
Nelle condizioni ottimali e con buone registrazioni la forza e la magia di queste cuffie è proprio in gamma alta: estremamente precisa, ricca di dettaglio, chiara e fresca per entrambe, più frizzante la T1 e più piccante la HD800. Sempre che quest'ultima frase significhi qualcosa...
Conclusioni:
Dopo l'arrivo della HD800 ho venduto la T1 per superiorità della scena e soprattutto per comodità (oltre che per procurarmi un'altra cuffia...) Reputo tuttavia la T1 più completa, musicalmente più piacevole ed emotivamente appagante.
Per molti queste dinamiche sono ormai due nobili decadute. In questo momento le Ortodinamiche si stanno prendendo il potere; tutti gli elogi son per loro, ma non mi sento assolutamente di dire che queste tedesche son rimaste così indietro o su un altro livello, come qualcuno sostiene. Con la musica classica e una buona amplificazione Otl hanno ancora molto da dire.