cometa53 ha scritto:Arrivate..in anticipo, sono da tre ore sotto torchio. Tralascio la descrizione costruttiva ed estetica perchè secondo me è troppo personale come giudizio, mi piace però il fatto che l'archetto si adatta immediatamente alla testa senza dover tirare o accorciare i pads come le altre, mi piace meno il fatto che a differenza della Beyer T90 l'isolamento acustico da e per l'esterno è praticamente nullo. Direi di passare immediatamente a come suonano, che dal mio punto di vista è quello che più conta. Il confronto lo faccio con la T90 (partita stamattina per altri lidi
). Pezzi estrapolati da Rimmel di De Gregori, David Crosby-Oh Yes I Can, Amedeo Minghi - Decenni per passare poi alla classica come Beethoven - Sinfonia n°5 e n°9 (qui son dolori) - Mussorgsky-Ravel - Pictures from an exhibition e in ultimo Robert Shaw_ Atlanta Symphony Orchestra & Chorus-Orff_ Carmina Burana.
Purtroppo quello che temevo si è verificato, il confronto con la T90 è impietoso, su tutta la gamma e in modo ancora più marcato nella musica classica, ma andiamo per ordine:
gamma bassa: qui è dove la distanza è netta e sostanziale, la mancanza di fisicità e visceralità dell'impatto sonoro. Non mancano le tonalità a quasi tutte le frequenze del registro basso, le senti, le ascolti, ci sono ma sono languide, eteree, lontane e rendono la scena incolore e piuttosto piatta. In certi brani dove con la T90 aspettavi che arrivasse quel fatidico momento di impatto quasi fisico con le cuffie per godere dell'entrata dei contrabbassi e dei timpani che ti travolgeva emotivamente comunque sempre precisi controllati e ariosi, con le K612 quando sei in presenza di questi momenti li senti passare senza una ben che minima emozione! Ho cercato di lavorare un po sull'equalizzatore aumentando di qualche decibel fino a 220Hz ma il risultato che si ottiene è quello di impastare il suono.
gamma media: qui il divario è meno marcato anche se comunque esistente, le voci, chitarre, violini etc sono resi meno nitidi/definiti e con meno presenza quasi incolori (probabilmente in conseguenza della mancanza della gamma bassa)
gamma alta: è la zona dove si difendono un po rispetto alle T90 forse dovuto al fatto di avere un headstage più grande e pertanto tra gli strumenti c'è più aria e ti da quel senso di leggibilità maggiore, anche se poi ti concentri sui singoli strumenti e ti accorgi che anche qui manca la definizione e dettaglio della T90.
portabilità: mah, adesso che sto scrivendo le ho dovute togliere perchè cominciano a darmi un po fastidio.
headstage: questo è il punto a favore della K612, è più grande e arioso della T90 che sotto questo aspetto sembra più una cuffia chiusa.
Conclusione, una discreta cuffia, non vale i 160 euro spesi per quello che da, intorno ai 100 euro si. A un certo punto dell'ascolto, oltre a compararla con la DT770 (a proposito me l'ha fatta riscattare, prima la detestavo) mi sono preso lo sfizio di ascoltare le Sennhaiser HD201 (cuffie da 25 euro), e sorpresa le trovavo quasi più godibili, sempre con le dovute proporzioni, ci mancherebbe. Sono comunque estremamente deluso, non dalle K612 in se, mi aspettavo una prova del genere, ma dal fatto che non potendo ascoltare altre cuffie in precedenza non ho tenuto in debita considerazione il giusto valore delle T90, il che mi ha portato a venderle, e con grosso rammarico devo ammettere di aver fatto un grande errore, ho ancora presente l'espressione di mia moglie quando gli ho detto come trovavo la K612...della serie, che ti avevo detto? non venderla!!!
Cavolo che pistolotto che ho scritto, chiudo subito con un'osservazione, può darsi che dopo un po di ore di burn-in le cose migliorino, al momento questo è tutto.
un saluto