ma è una mia impressione o su tale rivista inglese,quando fanno dei test di gruppo,al 90% i prodotti migliori son sempre quelli inglesi o quelli dei loro vicini di casa tipo i danesi?
l'affidabilità delle recensioni di what hifi
Cricetone- Hi-End Member
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l'affidabilità delle recensioni di what hifi
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aircooled- Suonologo
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Re: l'affidabilità delle recensioni di what hifi
lavorano molto sulla pubblicità
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Re: l'affidabilità delle recensioni di what hifi
aircooled ha scritto:lavorano molto sulla pubblicità
direi che questo basta ed avanza..... d'altra parte senza pubblicità una testata non vive, per cui è il classico gatto che si morde la coda
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https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
Cricetone- Hi-End Member
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Re: l'affidabilità delle recensioni di what hifi
infatti non mi fidavo proprio per questo.una rivista che invece mi da l'impressione di essere affidabile è questa audio.com.pl http://translate.google.com/translate?langpair=auto|en&u=http%3A%2F%2Faudio.com.pl%2F
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phaeton- Hi-End Member
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Re: l'affidabilità delle recensioni di what hifi
tutte le riviste, piu' o meno, vivono di pubblicita', e sinceramente non ci vedo nulla di male.
tipicamente viene chiesto di inserire uno spazio pubblicitario quando si pubblica la prova di un apparecchio (a meno che non sia un inserzionista fisso), e anche qui non ci vedo nulla di male.
il trucco di una buona rivista sta nel non lasciarsi influenzare nella prova degli apparecchi, ovvero disgiungere la prova dall'inserzione pubblicitaria.
alcune riviste mantengono un controllo decente su questo (certamente pero' nessuna rivista scrivera' mai che un certo apparecchi fa schifo, al limite non si pubblica la prova), altre invece tendono ad avere un occhio di riguardo per gli inserzionisti "storici" (che sono quelli che fanno campare la rivista stessa).
pero' quest'ultimo atteggiamento a volte ci fa comodo, ad esempio quando si prova un apparecchio, che magari guadagna anche la copertina, di una azienda non inserzionista si puo' star sicuri che l'apparecchi e' fuori dal comune...... (leggi: non si poteva proprio non provarlo e pubblicarlo, anche senza pubblicita')
tipicamente viene chiesto di inserire uno spazio pubblicitario quando si pubblica la prova di un apparecchio (a meno che non sia un inserzionista fisso), e anche qui non ci vedo nulla di male.
il trucco di una buona rivista sta nel non lasciarsi influenzare nella prova degli apparecchi, ovvero disgiungere la prova dall'inserzione pubblicitaria.
alcune riviste mantengono un controllo decente su questo (certamente pero' nessuna rivista scrivera' mai che un certo apparecchi fa schifo, al limite non si pubblica la prova), altre invece tendono ad avere un occhio di riguardo per gli inserzionisti "storici" (che sono quelli che fanno campare la rivista stessa).
pero' quest'ultimo atteggiamento a volte ci fa comodo, ad esempio quando si prova un apparecchio, che magari guadagna anche la copertina, di una azienda non inserzionista si puo' star sicuri che l'apparecchi e' fuori dal comune...... (leggi: non si poteva proprio non provarlo e pubblicarlo, anche senza pubblicita')
RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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- Messaggio n°6
Re: l'affidabilità delle recensioni di what hifi
phaeton ha scritto:tutte le riviste, piu' o meno, vivono di pubblicita', e sinceramente non ci vedo nulla di male.
tipicamente viene chiesto di inserire uno spazio pubblicitario quando si pubblica la prova di un apparecchio (a meno che non sia un inserzionista fisso), e anche qui non ci vedo nulla di male.
il trucco di una buona rivista sta nel non lasciarsi influenzare nella prova degli apparecchi, ovvero disgiungere la prova dall'inserzione pubblicitaria.
alcune riviste mantengono un controllo decente su questo (certamente pero' nessuna rivista scrivera' mai che un certo apparecchi fa schifo, al limite non si pubblica la prova), altre invece tendono ad avere un occhio di riguardo per gli inserzionisti "storici" (che sono quelli che fanno campare la rivista stessa).
pero' quest'ultimo atteggiamento a volte ci fa comodo, ad esempio quando si prova un apparecchio, che magari guadagna anche la copertina, di una azienda non inserzionista si puo' star sicuri che l'apparecchi e' fuori dal comune...... (leggi: non si poteva proprio non provarlo e pubblicarlo, anche senza pubblicita')
La penso proprio come te... l'importanza è che non si arrivi all'eccesso.
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Cricetone- Hi-End Member
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- Messaggio n°7
Re: l'affidabilità delle recensioni di what hifi
bisogn pure dire che sulla copertina ci sarà sempre pubblicato qualche apparecchio a prescindere dalla qualitàphaeton ha scritto:tutte le riviste, piu' o meno, vivono di pubblicita', e sinceramente non ci vedo nulla di male.
tipicamente viene chiesto di inserire uno spazio pubblicitario quando si pubblica la prova di un apparecchio (a meno che non sia un inserzionista fisso), e anche qui non ci vedo nulla di male.
il trucco di una buona rivista sta nel non lasciarsi influenzare nella prova degli apparecchi, ovvero disgiungere la prova dall'inserzione pubblicitaria.
alcune riviste mantengono un controllo decente su questo (certamente pero' nessuna rivista scrivera' mai che un certo apparecchi fa schifo, al limite non si pubblica la prova), altre invece tendono ad avere un occhio di riguardo per gli inserzionisti "storici" (che sono quelli che fanno campare la rivista stessa).
pero' quest'ultimo atteggiamento a volte ci fa comodo, ad esempio quando si prova un apparecchio, che magari guadagna anche la copertina, di una azienda non inserzionista si puo' star sicuri che l'apparecchi e' fuori dal comune...... (leggi: non si poteva proprio non provarlo e pubblicarlo, anche senza pubblicita')
comuqnue il mio 3d verteva su altri discorsi a dire il vero.
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