Ci siamo....
rientriamo in Topic..va..
Dunque..non avendo a disposizione la nuova 1.7..mi sono rivolto all'amico di turno che ha tra le braccia le piccole 1.6....
Ieri sera dall'amico Fabio...ho ascoltato finalmente la Mangiapanni 1.6..
probabilmente la + famosa costruttrice di diffusori planari isodinamici dagli inizi degli anni 70. La maggiore differenza con i cugini dinamici,sono costituite dall'assenza di un cabinet, dall'emissione a dipolo e soprattutto dal fatto che poichè l'autoparlante non è del solito tipo a cono ma è planare.Il diaframma utilizzato su tutte le MAGNEPLANAR è infatti un sottilissimo foglio di Mylar su quale viene distribuito il conduttore che funge da bobina mobile. Ma veniamo all'impianto che è costituito da un gira Thorenz 166 mkII braccio linn akito e testina goldering 1042 un CD CEC Tl 51 XR,pre CJ Pv10 A,ampli DNA 1 MC kormac cavetteria BCD tranne quelli di potenza Autocostruiti, la stanza è una grande mansarda dedicata "solo" all'ascolto della musica (NO televisore NO Proiettore)Fabio mi diceva che questi diffusori necessitano di un lungo rodaggio per tirare fuori una certa grinta sopita e la giusta coerenza e dolcezza sul medio alto,ma in particolare per la profondità del basso,il posizionamento in ambiente è abbastanza critico come tutti i dipolo, ma dopo svariati tentativi l'impresa non è ardua come sembra.Piazzate a 1,20 dalla parete dl fondo e un paio di metri tra loro...primo disco (lo porto sempre)
DeeDee...(Prelude too a kiss) la bellissima voce delle Bridgewater sono riprodotti con meravigliosa nitidezza..con sufficente dolcezza senza essere "morbida" infatti conserva un discreto brio, che non contrasta affatto con la NATURALEZZA generale del timbro,buono il basso molto buona l'articolazione,si sente che la qualità c'è ma la quantità (per me) deve ancora venir fuori. La dinamica mi ha lasciato abbastanza perplesso con un microcontrasto eccellente ed un impatto della batteria e del pianoforte che scuotono lo stomaco (non propio come
tempio)..
in profondità, e rendono l'ascolto appassionante ma sempre con grande correttezza e raffinatezza di fondo.La precisione e la NATURALEZZA della scena che ho davanti agli occhi sono stupefacenti e come sempre lasciano incantato...tutto è al posto giusto, anzi è così naturale che dopo un periodo di acclimatamento, tale dote diviene così ovvia che quasi non la si nota più.La timbrica nel complesso equilibrata, favorisce un po' l'estremo alto ma senza la spigolosità e la fatica di ascolto comuni a tanti altoparlanti tradizionali,qui la fluidità e la bassa distorzione sono avvertibili in ogni istante con la musica che scorre agile e naturale, senza sforzo ne sensazioni di artificiosità ( ci si accorge che non è dal vivo perchè manca in parte il calore,l'energia e la solidità degli strumenti reali che
nessun sistema è a tutt'oggi in grado di replicare).Molto bella anche la musica classica con archi ricchi di armoniche ottimamente a fuoco e molto nitidi. Ottima la profondità...ma quì il vecchio CJ gli dà una bella mano...
Azzzz.... tutto benissimo allora direte voi...
Gli unici piccoli NEI sono costituiti (almeno per me)(e per le mie abitudini)
una certa difficoltà a trovare il posizionamento, da una certa "Svoglitezza" e difetto di
energia bruta specie a medio-basso volume d'ascolto.Una particolare attenzione secondo me va data all'ampli...infatti anche l'amico Fabio mi faceva notare che aveva alternato diverse amplificazioni con risultati molto altalenanti..detto ciò sempre che l'ampli oltre a qualità abbia la potenza di riseva necessaria (non lesinatela mai..) che quì più che altrove è molto gradita.....
ringrazio l'amico Fabiosiena per avermi messo a disposizione le mitiche MANGIAPANNI...
e dico...se il bondì si vede dal mattino...ci saranno sviluppi...