Se voi doveste elencare

I migliori. o più impressionanti, 5 ascolti fatti che vi ricordate avere fatto nel tempo presso un negozio sapreste
dire come era composto l' impianto o ricordereste solo o principalmente una certa categoria di componente?
Ad esempio, ricordereste la testina montata o il DAC? Il gira o il CDP? L' elettronica o le casse? E così via...
Io ad esempio quasi sempre memorizzo la sezione analogica ed i diffusori.
 

A me, di solito, rimangono impressi i diffusori e l'amplificazione. A seconda dei casi, però, la sorgente mi impressiona più dell'amplificazione.
Mi avevano impressionato (positivamente) le Beveridge ascoltate qualche anno fa al Milano High End (non ricordo la sorgente e l'amplificazione). Non era un modello attivo.
Banalmente, a suo tempo mi impressionò in modo positivo ciò che ho a casa e che continua ad impressionarmi tutti i giorni  .

Io ricordo solo tre ascolti fatti in negozio che mi hanno davvero impressionato per qualche aspetto, ma anche in generale. Il negozio e' Oasi Audio di S. Giuliano Terme (PI), che e' quello che ho sempre di gran lunga frequentato di piu'. La stanza e' trattata.

1) Proceed PCD3+ARC LS7+CJ MV55+B&W 804+supporti BCD. Cori favolosi, distinzione delle voci incredibile e massimo coinvolgimento.

2) AA Maestro SE cdp+AA Maestro 200 SE integrato+Vienna Beethoven Grand+supporti BCD. Ho ascoltato solo un brano registrato in chiesa ed ero in chiesa. Pazzesco.

3) AA Crescendo cdp+AA Crescendo integrato (tenuto al massimo volume)+PSB T55+supporti BCD. Alte frequenze leggermente indurite probabilmente perche' all'integrato era tirato il collo, ma basse frequenze entusiasmanti come non ho piu' sentito.

Tutto qua.

tipicamente in un ascolto casuale (nel senso di non programmato prima per un certo scopo) mi rimane impressa l'amplificazione e i diffusori, anche perche' credo che in un ascolto casuale siano i componenti che piu' "risaltano".

se invece l'ascolto era organizzato, tento di memorizzare per benino tutta la catena, anche se quasi sempre dimentico di chiedere dei cavi   

cio' detto, ormai ho deciso di limitare al minimo gli ascolti di setup che non conosco bene, in genere vado sempre negli stessi 2-3 negozi in cui suonano apparecchi a me ben conosciuti e che quindi mi facilitano l'analisi dell'eventuale componente nuovo. in questo modo sono riuscito a limitare al minimo le "fregature" in questi ultimi 5 anni (prima mi sono scottato molte ma molte volte)

Prima metà degli anni '80, in noto negozio milanese, oggi non più esistente, ascoltai La Passione secondo Matteo diretta da Arnoncourt in una chiesa lì vicino e registrata, a quanto pare abusivamente, dal titolare del negozio.
Due singoli microfoni appesi al soffitto, registrazione (digitale!) su supporto Betamax Sony.

Riproduzione con pre che non ricordo (mi pare Yamaha), due finali Michaelson & Austin TVA1 (uno dei quali fa ancora parte del mio setup) che alimentavano una coppia di monumentali ed enormi Audiostatic.
Dopo essere rimasto letteralmente basito e rapito dalla assoluta naturalezza del suono, i cantanti e gli strumenti prendevano letteralmente corpo nella sala d'ascolto, nacque in quell'occasione il mio amore per le elettrostatiche  

Ricordo ancora, divertito, non il suono ma l'odore dei tweeter al plasma Magnat. Il loro stand era uno dei primi nei quali io e due amici audiofili in erba, andavamo appena entrati al Sim.
Il tweeter con la fiammella ci faceva ribaltare dalle risate  

L'ascolto che mi ha fatto maggiore impressione è stato quello di uno SME 30, ascoltato nel mio impianto, nel mio ambiente, con la mia testina ed i miei LP. L'ho restituito a fatica e solo per il prezzo richiesto  

Al volo mi vengono in mente due impianti top MBL e Burmester al Roma Hi-End

E quando ero ragazzino ricordo alla Mostra del Suono un impianto da discoteca con dei giganteschi diffusori, mi pare fossero Tannoy o Altec: pressione sonora e bassi inauditi (almeno per le mie orecchie adolescenziali)

Che hai dettooooooo?  

Persi la verginita' un pomeriggio a meta' anni 70 in un negozio di Torino che presentava in anteprima due mostri giganteschi che marchiarono a fuoco il mio imprinting audiofilo.
Da allora non sono piu' riuscito a disintossicarmi e sono tuttora dipendente dalla dose quotidiana di Emit e di Emim.
L'origine dei suoni proveniva dalla sacra trimurti: LP12-ittok-asak.
Il tutto dette origine ad una lunghissima tradizione debitoria.

   

Di solito memorizzo di più i diffusori se non sono interessato a nessun componente in particolare.
Miglior ascolto....recente....Monaco HI END 2011: elettroniche Soulution e diffusori Magico Q5

il migliore ascolto che prima o poi faccio (bisogna però essere raccomandati)



ciao
Riki

Anch'io ricordo soprattutto le abbinate e sinergie tra ampli e diffusori, in rari casi anche la sorgente soprattutto se si tratta di una linea analogica particolarmente silenziosa, in oltre, se già conosco i componenti in esame, come detto ampli e casse, mi soffermo sui cavi se quest'ultimi costituiscono vistose modificazioni del suono da me ricordato.
Ascolti:

1 Diffusori Armonia Loudspeaker TWR 170 con ampli integrato Beyon Audio Frontiers e cavi Faber's Cable. Sorgente un modesto SACD Yamaha. Ascolto effettuato sia alla fiera audio Gran Galà dell’Alta Fdeltà di Padova 2010 (se non erro), stanza davvero piccola ma comunque il tutto non risultava risonante ma estremamente definito; e proseguito, a distanza di poco tempo, presso la loro sede produttiva.

2 Diffusori Avalon Idea con ampli integrato Gamut DI 150 e cavi Purist Audio. Sorgente mi pare lettore cd Cary, no il SACD. Ascolto effettuato presso rivenditore milanese che ci ha stupito per qualità dei diffusori “base” di Avalon. La sala era discretamente ampia, forse troppo, vista l’ipotetica collocazione, sia nel mercato che in ambiente, per un modello entry level.

3 Burmestre B25 con ampli integrato BMC C1 e cavi Acrolynk. Sorgente lettore cd a cinghia BMC. Ascolto effettuato nella stesso rivenditore di quelle delle Avalon, che seguiva lo stupore del Top Audio 2011 (se non erro), ove i diffusori Burmester figuravano meglio con le amplificazioni MBC, con quelle proprietarie, in due sale limitrofe.

4 Diffusori Adam Audio serie Classic Home Passive modello Column, ampli integrato e lettore CD Nova Audio modello NIA 2. Ascolto effettuato presso rivenditore croato di Adam.

5 Diffusori Heil AMT Procide modello Kithara, ampli integrato Sudgen modello Masterclass lettore cd integrato CEC TL a cinghia, cavi Actinote.

Poi molti altri, anche di catene con diffusori molto più costosi con amplificazione multi telaio di pregio. Ma, come sempre, per il mio modo di vedere io rapporto comunque la catena, in questo caso stupefacente, che colpisce anche in rapporto al costo-suono.

Le ho ascoltate di recente, con finali Mcintosh e non ricordo pre e lettore cd,
Wilson Audio Sophia 3........sono rimasto basito....peccato costino 20.000 euro la coppia.  

E' una vecchia storia, ma nell'84 (se non sbaglio) andai in Germania per ascoltare l'impianto tutto Mark Levinson HQD
Avete presente i finali ML 2 in classe A 25 W ?
Bene: 2 finali per i tweeter Decca (con tromba tagliata),
2 finali per i medi che pilotavano due coppie di Quad ESL 57 e
4 finali per due enormi voofer Hartley in casse a sospensione pneumatica.
Pre ML 1 con scheda phono per testine MC
crossover LNC2 Mark Levinson tagliato a 100 hz e 7000hz.
speciale attenzione alla fase attraverso il posizionamento dei voofer rispetto alle Quad e rispetto ai tweeter.
Giradischi non ricordo quale.....con un braccio tangenziale ed un braccio FR 66S. Testine FR 7 e FR 1MK3.
Un registratore a nastro Studer/Mark Levinson di costo stellare. Nastri master......
CD .........neanche mezzo  
Sono rimasto letteralmente strabiliato.
Divenne poi il nostro sistema di riferimento.
Quanto alle Beveridge di cui si parla sopra e che con Flavio abbiamo importato per primi in Italia, le ho avute fino a poco fà.
Il fatto che le ho tenute per tanti anni vuole dire che, a mio modesto parere, erano eccellenti.
Certo però che avevano i loro limiti e fino a quando non le ho biamplificate mi lasciarono insoddisfatto. Dopo, la dinamica divenne appena sufficiente, ma nemmeno paragonabile alle mie attuali Sanders.
Oltre tutto avevo sempre discussioni con mia moglie perchè posizionare decentemente due monumentali Beveridge non è uno scherzo......(un sistema HQD è praticamente impossibile)
Senza offendere nessuno.....debbo dire che non ho più avuto quelle sensazioni davanti ad impianti anche dei nostri giorni.

Ma solo sistemi marziani perche' valga la pena di ricordarli?  

pepe57 ha scritto:I migliori. o più impressionanti, sapreste dire come era composto l' impianto o ricordereste solo o principalmente una certa categoria di componente?
Ad esempio, ricordereste  la testina montata  o il DAC? Il gira o il CDP? L' elettronica o le casse? E così via...
 

Forse non ne vale la pena.....ma questo era l'argomento  
Guido

A mio avviso non avete detto una cosa importante.
Le ns sensazioni variano in funzione della ns accresciuta esperienza d'ascolto. Un banale esempio

a 16/18 anni rimasi folgorato da un ascolto di Allison 1 e finii poi x acquistarle con i miei sudati risparmi di studente squattrinato
Riascoltate 2/3 anni fa, mi sono reso conto che spesso il tempo passa inesorabilmente anche x le prime donne.

Anch'io ho avuto i miei ascolti magici qua e la, ma non so se dopo 20 anni proverei le stesse emozioni di allora. Questo x chi come me compra questi giocattoli da 35/40 anni

In assoluto ,
Tidal Contriva , pre e finali VAC , DAC MSB ... sconcertante e impossibile..

Roba da barboni !  

Ma anche le Klimo Taneburg devo dire ancora mi solleticano ...

sempre in un set up putroppo da barboni ,,

Luca58 ha scritto:Ma solo sistemi marziani perche' valga la pena di ricordarli?  

Non vorrei peccare di modestia, ma alla fine le catene da me citate sono le uniche discretamente "fattibili". Tra quelle con oggetti attualmente in produzioni e quindi reperibili. Soprattutto quella con Adam. E' ovvio che si tende a ricordare, ben impresse nella mente, le esperienze con quanto di meglio ci sia nel mercato, ma io credo che si debba comunque, prima o poi, riportare il tutto anche sotto il punto di vista del rapporto qualità prezzo, almeno io lo faccio sempre. Da qui le mie cinque esperienze citate, le quali in me restano ancor più impresse perchè da oggetti di quei costi non ti spetteresti cotanta resa.

Burmester Reference Line a Berlino alcuni anni fa'.

hr ha scritto:Burmester Reference Line a Berlino alcuni anni fa'.

Ma va?