Paolo Benvegnù:Piccoli fragilissimi film
di Alberto Ghizzardi
Si intitola “Piccoli fragilissimi film” l’album d’esordio solista del cantante bresciano Paolo Benvegnù, edito da Santeria/Stout Music e distribuito da Audioglobe al prezzo consigliato di 15 euro.
L’ex anima degli Scisma si propone con una sorta di “cantautorato” italiano fuori dai soliti schemi, mantenendo allo stesso tempo caratteristiche comuni alla tradizione canora della nostra penisola.
Quest’album risulta ben marcato dalla presenza di pianoforte e voce, alternata da comparsate di chitarra e archi.
La struttura delle canzoni è varia.
Si parte con la sottile malinconia di “Il mare verticale” per passare alla solare “Cerchi nell’acqua”, composta secondo gli schemi più classici.
Più introspettiva “Io e te” dove voce e piano arrivano a una sorta di sfogo personale, contenuto nei toni e sottolineato da una curata chitarra elettrica.
Con le sue canzoni Benvegnù riesce a raccontare sprazzi di vita quotidiana in maniera estremamente semplice e coinvolgente, come in “Il sentimento delle cose”: una sorta di riflessione sull’approccio alla quotidianità che chiude la prima parte del disco.
La seconda parte, con “Fiamme”, sembra invece dar sempre più peso alla chitarra, accompagnata da fiati e cimbali.
Ma tutto appare come il preambolo a “Suggestionabili”, singolo già noto al pubblico.
Grezzo il cantato di “Io brucio”, ma sentito e capace di trasmettere la sensazione d’ansia che avvolge il pezzo più ricercato nella sua struttura.
Il cambiamento inatteso da un ritmo ripetuto di archi, piatti e chitarra lascia spiazzati e il pianoforte sembra accompagnato in sottofondo da suoni quasi sperimentali.
Si ritorna alla tradizione canora italiana con “E’ solo un sogno”: ballata classica che precede la più spensierata “Only for you”.
Un brano in tipico stile indie-rock scandito da una batteria curiosa nel contesto.
Proseguendo nel percorso dettato dalla track-list, con gli ultimi due pezzi, s’incontra nuovamente la canzone d’amore: emozioni contrastanti dilatate da atmosfere acustiche che rendono a pieno l’intenzione comunicativa dei testi.
Numerosi brani del nuovo album si potranno ascoltare il prossimo 2 aprile 2004 al “Moria c/o Alter Bar” di Cellatica: unica data bresciana del tour dell’artista.
di Alberto Ghizzardi
Si intitola “Piccoli fragilissimi film” l’album d’esordio solista del cantante bresciano Paolo Benvegnù, edito da Santeria/Stout Music e distribuito da Audioglobe al prezzo consigliato di 15 euro.
L’ex anima degli Scisma si propone con una sorta di “cantautorato” italiano fuori dai soliti schemi, mantenendo allo stesso tempo caratteristiche comuni alla tradizione canora della nostra penisola.
Quest’album risulta ben marcato dalla presenza di pianoforte e voce, alternata da comparsate di chitarra e archi.
La struttura delle canzoni è varia.
Si parte con la sottile malinconia di “Il mare verticale” per passare alla solare “Cerchi nell’acqua”, composta secondo gli schemi più classici.
Più introspettiva “Io e te” dove voce e piano arrivano a una sorta di sfogo personale, contenuto nei toni e sottolineato da una curata chitarra elettrica.
Con le sue canzoni Benvegnù riesce a raccontare sprazzi di vita quotidiana in maniera estremamente semplice e coinvolgente, come in “Il sentimento delle cose”: una sorta di riflessione sull’approccio alla quotidianità che chiude la prima parte del disco.
La seconda parte, con “Fiamme”, sembra invece dar sempre più peso alla chitarra, accompagnata da fiati e cimbali.
Ma tutto appare come il preambolo a “Suggestionabili”, singolo già noto al pubblico.
Grezzo il cantato di “Io brucio”, ma sentito e capace di trasmettere la sensazione d’ansia che avvolge il pezzo più ricercato nella sua struttura.
Il cambiamento inatteso da un ritmo ripetuto di archi, piatti e chitarra lascia spiazzati e il pianoforte sembra accompagnato in sottofondo da suoni quasi sperimentali.
Si ritorna alla tradizione canora italiana con “E’ solo un sogno”: ballata classica che precede la più spensierata “Only for you”.
Un brano in tipico stile indie-rock scandito da una batteria curiosa nel contesto.
Proseguendo nel percorso dettato dalla track-list, con gli ultimi due pezzi, s’incontra nuovamente la canzone d’amore: emozioni contrastanti dilatate da atmosfere acustiche che rendono a pieno l’intenzione comunicativa dei testi.
Numerosi brani del nuovo album si potranno ascoltare il prossimo 2 aprile 2004 al “Moria c/o Alter Bar” di Cellatica: unica data bresciana del tour dell’artista.