Quello che davvero mi ha meravigliato sono le vostre critiche alla gamma bassa assente di AuVe, che di solito è il loro pezzo forte, tesa, profonda, frenata, descrittiva. Va però premesso che, come ho sempre detto, che se erano le S1i3, in una delle loro tante declinazioni, a suonare possono aver sfigurato qualora la stanza fosse stata troppo grande o con le pareti, per assurdo, troppo lontane; perchè si sa che il fulcro del progetto di questi diff. è proprio quello di poter e dover suonare in ambienti piccoli, angusti e difficili con pareti vicine, dando solo così il meglio di se, se l'ambiente al contrario fosse stato troppo ampio bisogna passare inevitabilmente al modello superiore, anche decisamente di costo, Si6. Ed il tutto lo dice uno che di gamma bassa leggermente piaciona, suadente, presente e persistente ne fa vessillo, e quindi amando quella di AuVe mi fa strano che sia stata addirittura percepita assente o insufficente.
Se poi aggiungiamo che, come qualcuno ha scritto, i Densen anche loro non hanno ben figurato e che addirittura ci fosse uno sbilanciamento di un canale durante la riproduzione, ed allora è stata davvero una cattiva esposizione da parte dei responsabili dei marchi, sfiga ed una ghiotta occasione mancata, visto che sti marchi fanno davvero difficoltà a raggiungere gli audiofili per essere sentiti.
Densen di cui, da pochissimo, sono uscito da una loro prova d'ascolto in parallelo ad altre amplificazioni integrate di pari costo e che, udite udite, ha proprio impressionato, tutti, per l'autorità della gamma bassa. Mah, vai a capire cosa è andato storto.
Sottolineando che qui, nello stesso Gazebo, c'è più di un'utente che possiede lettori ma soprattutto amplificazioni Densen, delle quali è stra soddisfatto anche collegati a carichi non proprio facilissimi.
Rimango poi basito dal punto di vista di chi, invece, elogia, a loro modo, l'accoppiata McI e Sonus, posso, invece, ancora capire Raidho nobilitati dai validi Parasound. Per l'abbinata Devialet Wilson B., non posso esprimermi più di tanto perchè non li ho mai ascoltati assieme, ma conoscendo gli oggetti singolarmente, la ritengo una bella scoperta.
Naturalmente il top doveva essere, ed è stato Tidal con VAC, e vorrei pure vedere vista le cifre in ballo che sovrastavano un pò tutti. Anche se confesso che a me Tidal non mi ha mai fatto trascendere, causa una certa mancanza di trasporto ed emozione, cosa che invece, in Densen con AuVe nei piccoli ambienti domestici ho sempre trovato. Poi anche mettere Burmester dietro McI con Sonus, mi lascia perplesso, ma tutto può essere.
Apprezzo chi ha notato l'ominidirezionale di Duevel, alternativa decisamente meno costosa alle solite note German F.
Concludo con la nota in cui si sosteneva che in linea generale la gamma bassa è stata, più o meno, volutamente trascurata da chi ha assemblato gli impianti, come per una sorta di timore reverenziale nell'affrontarla e diffonderla a piene mani nelle stanze d'albergo ove la manifestazione si è svolta. Io credo che più che timore sia scelta ponderata che va in contro all'audiofilo medio, con la casa e l'ambiente d'ascolto medio con dentro la moglie media. Come più volte ho avuto modo di dire. Se solo noi stessi leggessimo i post di chi ci chiede consiglio sul cambio o l'acquisto di diffusori in questo Forum, noteremo che quasi mai nessuno apre un post chiedendo i diff. con la gamma bassa più d'impatto e devastante che abbiamo mai sentito in ambiente domestico, piuttosto si cerca un'equilibrio, quasi sempre al limite della risonanza, però scongiurandola, per medi ambienti domestici difficili. E sono anche post di questi giorni. Ovvio che la gamma bassa ci deve essere e con un'impatto degno, ma deve essere correlata, oggi più che mai, all'ambiente. Si chiede realismo per i prezzi delle catene esposte, io dico che ci deve essere anche realismo della gamma bassa, realismo inteso come presa di coscienza dell'ambiente d'ascolto.