Era solo una battuta.reckca ha scritto:No era il c3, non il c4, ed in realtà costa un terzo.
stakanovista cuffiofilo
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Re: stakanovista cuffiofilo
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- Messaggio n°52
Re: stakanovista cuffiofilo
Se il prodotto viene venduto nella comunità europea, e non spedito dall'estero e comprato sul sito online come avviene, sull'apparecchio ci deve essere applicato il bollino CE, il quale certifica che sono stati effettuati tutta una serie di controlli elettrici e meccanici per garantirne la sicurezza, sui Woo, ovviamente non c'è, ma anche sulla marea di cinesate che sono importate dalla Cina.pluto ha scritto:
E poi, visto che sembra Rudistor e Leonardo siano dei fessi, com'è che John Woo non ha un distributore italiano? o il BH o tutti gli altri che sono prodotti la e che si vuole, prima li si paga e poi li si ascolta?
Mah...
Ovviamente, acquisire queste scartoffie, costa tempo e denaro e state pur certi che alcuni ampli dovrebbero essere pesantemente modificati, prima su tutto, ci dovrebbero essere delle griglie di protezione delle valvole.
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- Messaggio n°53
Re: stakanovista cuffiofilo
Si ma quello che voglio dire è che x produrre 2/300 pezzi a livello naz + pochi pezzi fuori saltuariamente, probabilmente basta una struttura minimale con 2/3 assistenti etc.
Quando si decide di passare a 3000 pezzi venduti in tutto il mondo, occorre aumentare il personale tecnico, reparto spedizioni, segreteria che tiene i contatti con banche, distributori etc. Un'assistenza post vendita molto più complicata e così via
Non tutti sono all'altezza o semplicemente vogliono buttarsi in questa avventura. Certamente non avranno lo spirito imprenditoriale di Ford con il suo sogno di un'auto x ogni cittadino americano, ma non necessariamente chi decide così è un fesso
E se andiamo a vedere in altri paesi succede lo stesso: Cavalli mica ha un distributore in oriente (almeno finora) o da noi.
Idem Ray Samuels, Millett, Meier, Aristaeus. Giusto x prendere i primi nomi posseduti dal tizio.
Ma mica leggiamo che i forumers USA li considerano fessi o ciechi xchè non si espandono.
Ripeto passare da una dimensione artigiana ad una industriale è una fase delicatissima (specie in periodi come questi poi) e va presa con le molle senza sminuire chi magari decide di restare piccolo ma buono
Quello su cui sono d'accordo è che magari potrebbero iniziare col partecipare a qualche incontro fiera x far vedere i loro prodotti almeno in ambito nazionale. Ma considerando la crisi Top Audio etc, la vedo dura pure li x il momento.
Quando si decide di passare a 3000 pezzi venduti in tutto il mondo, occorre aumentare il personale tecnico, reparto spedizioni, segreteria che tiene i contatti con banche, distributori etc. Un'assistenza post vendita molto più complicata e così via
Non tutti sono all'altezza o semplicemente vogliono buttarsi in questa avventura. Certamente non avranno lo spirito imprenditoriale di Ford con il suo sogno di un'auto x ogni cittadino americano, ma non necessariamente chi decide così è un fesso
E se andiamo a vedere in altri paesi succede lo stesso: Cavalli mica ha un distributore in oriente (almeno finora) o da noi.
Idem Ray Samuels, Millett, Meier, Aristaeus. Giusto x prendere i primi nomi posseduti dal tizio.
Ma mica leggiamo che i forumers USA li considerano fessi o ciechi xchè non si espandono.
Ripeto passare da una dimensione artigiana ad una industriale è una fase delicatissima (specie in periodi come questi poi) e va presa con le molle senza sminuire chi magari decide di restare piccolo ma buono
Quello su cui sono d'accordo è che magari potrebbero iniziare col partecipare a qualche incontro fiera x far vedere i loro prodotti almeno in ambito nazionale. Ma considerando la crisi Top Audio etc, la vedo dura pure li x il momento.
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- Messaggio n°54
Re: stakanovista cuffiofilo
Sal e Pluto.biscottino ha scritto:non capisco perché un thread come questo, abbia preso una piega di questo tipo, e cioè, fare le pulci a MHZ e a Rudistor.
Nessuno stà facendo le pulci o dando del cojon* a MHZ o Rudistor (che ho capito che si può anche escludere dal MIO ragionamento).
Si stà solo parlando di politiche aziendali per "aggredire" il mercato. Politiche che ad OGGI portano ad innalzare il nome di una azienda e relativo prodotto.
Queste diverse politiche aziendali portano ad attirare diversi tipo di utenza e questo è innegabile.
Indubbiamente l'Italia, per certi tipo di politiche, è ancora indietro a Paesi come America, China ecc.
Qui non si sta o stava discutendo della qualità finale del prodotto o di prezzi, questo è meglio metterlo in chiaro, ma solo del fatto che i prodotti in questione non sono conosciuti ai più. Io di Mhz oltre qui, per esempio, non ho mai letto. Sicuramente sarà colpa mia!
Io poi, essendo giovane e aver formato molte delle mie passione sul Web, sono stato "costretto" a frequentare quelli più importanti e purtroppo, se non per rara eccezione, sono quelli esteri nello specifico Americani.
Sarà perchè sono di più, sarà perchè invece di parlare sempre di politica, della miscredenza dei cavi, parlano di cose più concrete e con parecchia umiltà. In Italia ci permettiamo di dare del coglio*e quando un nostro parere, una nostra teoria o altro è agli antipodi del nostro pensiero e se non lo si fà direttamente, lo si indirettamente con vari atteggiamenti. Qui sembra che siamo tutti scienziati mentre gli altri non lo sono.
Rimane sempre un mio pensieri nato nel tempo e come me, forse, ce ne sono altri che si sono spostati definitivamente in quelle zone per parlare, consigliare e aiutare gli altri.
Vi chiederete allora perchè son qui. Perchè mi trovo bene, perchè vi conosco e siete delle brave persone e c'è chi veramente aiuta, ma non siamo paragonabili a Head-Fi per ovvi motivi.
Con questo concludo, perchè tra poco passo per colui che vuole armare una guerra contro qualche produttore che neanche conosco quando non vero.
Saluti
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Cavo Alimentazione Airtech EVO Light
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Cuffia HiFiMan ARYA rev.2 EQ Oratory1990
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pluto- Hi-End Member
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- Messaggio n°55
Re: stakanovista cuffiofilo
Ma no Danilo, stiamo parlando tra noi e lo facciamo come sempre o quasi in modo educato ed è la cosa più importante
Io credo che nessuno sia così pazzo da paragonare noi agli Usa o il Gazebino a forums ben più grandi etc.
E tutti leggiamo con piacere etc. L'importante è saper leggere con criterio xchè qualche frottola ce la propinano pure loro.
Personalmente invidio solo una cosa: l'approccio un pò più professionale dei forumers esteri. All'estero il forum è un momento di conoscenza, di scambio di idee etc. E lo si fa con maggior educazione
Noi ahimè siamo i soliti fracassoni
nel bene xchè molti di noi si conoscono pure di persona e sono amici (cosa che non credo accada in USA, vuoi anche x le elevate distanze)
nel male xchè qualche volta da noi ci scappa l'intemperanza e perchè è estremamente difficile avere un dialogo pubblico ed educato con i nostri progettisti etc.
Chi esce dalla sez cuffie sa che ci si è provato, ma finora non ha funzionato.
La porta è aperta a tutti e personalmente sarei stra-felice se Leonardo, Rudi etc discutessero pubblicamente con noi. Ma è una loro scelta e non possiamo certo costringerli. Certo è che di fronte a polemiche sterili etc, pure io non mi iscriverei.
Mai dire mai, comunque. La porta è aperta x tutti
Io credo che nessuno sia così pazzo da paragonare noi agli Usa o il Gazebino a forums ben più grandi etc.
E tutti leggiamo con piacere etc. L'importante è saper leggere con criterio xchè qualche frottola ce la propinano pure loro.
Personalmente invidio solo una cosa: l'approccio un pò più professionale dei forumers esteri. All'estero il forum è un momento di conoscenza, di scambio di idee etc. E lo si fa con maggior educazione
Noi ahimè siamo i soliti fracassoni
nel bene xchè molti di noi si conoscono pure di persona e sono amici (cosa che non credo accada in USA, vuoi anche x le elevate distanze)
nel male xchè qualche volta da noi ci scappa l'intemperanza e perchè è estremamente difficile avere un dialogo pubblico ed educato con i nostri progettisti etc.
Chi esce dalla sez cuffie sa che ci si è provato, ma finora non ha funzionato.
La porta è aperta a tutti e personalmente sarei stra-felice se Leonardo, Rudi etc discutessero pubblicamente con noi. Ma è una loro scelta e non possiamo certo costringerli. Certo è che di fronte a polemiche sterili etc, pure io non mi iscriverei.
Mai dire mai, comunque. La porta è aperta x tutti
biscottino- Hi-End Member
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- Messaggio n°56
Re: stakanovista cuffiofilo
In un certo senso, anche Gilmour e Cavalli, sono artigiani, se gli chiedi un ampli, devi aspettare, perchè e lo fanno apposta, del resto 10 Blue Hawaii a terra, sò sordi.
Hanno pronti l'amplino da 300$ perchè gli costa 50€ farlo, in un giorno ne assemblano una decina, Ed il gioco è fatto.
L'unica differenza è che loro hanno un sito Internet dove puoi acquistare on-line.
Poi, come dice Gianni può essere che c'è la volontà di non espandersi da parte di alcuni produttori, mica vogliamo criticarli, sono investimenti, ed io per il lavoro che faccio, ne so qualcosa.
Hanno pronti l'amplino da 300$ perchè gli costa 50€ farlo, in un giorno ne assemblano una decina, Ed il gioco è fatto.
L'unica differenza è che loro hanno un sito Internet dove puoi acquistare on-line.
Poi, come dice Gianni può essere che c'è la volontà di non espandersi da parte di alcuni produttori, mica vogliamo criticarli, sono investimenti, ed io per il lavoro che faccio, ne so qualcosa.
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- Messaggio n°57
Re: stakanovista cuffiofilo
biscottino ha scritto:
A Napoli, sono molto alla moda le giacche ed i pantaloni fatti su misura, realizzazioni che possono essere tarate a gusto del cliente, dalla stoffa al bottone, parlo di realizzazioni da qualche migliaio di euro...ci sono ancora le scarpe ed i sandali su misura etc etc.
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- Messaggio n°58
Re: stakanovista cuffiofilo
questo è il vero made in italy che ci contraddistingue !lizard ha scritto:
siamo i migliori!!
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- Messaggio n°59
Re: stakanovista cuffiofilo
Questa discussione è davvero interessante!
E permette di vedere quello che è il pensiero trasversale sulla produzione/commercializzazione di un settore di nicchia come è l' audio.
Spero di non disturbare con questo intervento, chi mi conosce sà chi sono, per gli altri, in breve, sono un costruttore artigiano, che da 17 anni citando il grande Bartolomeo aloia, si procura i suoi 3 pasti quotidiani con il lavoro del proprio laboratorio. (ovvero non è un dopolavorista e non lo fà per hobby, e conseguentemente è in regola con tutte le normative e i doveri fiscali-contributivi)
La differenza fondamentale fra Italia e resto del mondo è proprio la possibilità seguire "al volo" un eventuale crescita immediata e/o un repentino calo di fatturato.
Se ci struttura in un modo, decrescere è semplicemente impossibile. E vanno in fumo eventuali investimenti e impiegi economici e posti di lavoro.
Personalmente, svolgo l' attivitò di consulenze industriali per diverse aziende del settore, qui nella mia zona si producono componenti (voice coil, coni, cupole, particolari meccanici e altoparlanti completi) per mezzo mondo. (anche marchi prestigiosissimi usa e uk) e i,conosco benissimo i metodi e l' organizzazione di tipo industriale.
Premesso questo, bisogna in primo luogo dire una cosa fondamentale.
Ma avete idea della differenza del fare impresa in Usa e qui?
E poi, siete sicuri che quelli che credete come "costruttori" siano organizzati e strutturati come vere "grandi aziende"?
Se si guarda il laboratorio di un noto marchio usa di ampli cuffia, in rete ci sono filmati vari, personalmente lo giudico come il laboratorio nel sottotetto di un dopolavorista. Qui in Italia, tale struttura non sarebbe nemmeno autorizzata ad operare.
Gli americani, sono dei maghi con il marketing, e il loro mercato, grazie allla lingua è naturalmente worldwide.
Però, come chi ha postato la foto di "Marinella" la nostra forza è un altra.
Realizzare oggetti che nessun altro al mondo può non dico fare, ma pensare.
La personalizzazione, il "su misura" (sia sartoriale sia tecnico) è un qualcosa di unico. (però bisogna conoscere il sarto. O per lo meno capire la sua "estetica" sonora o tessile che sia...)
Inoltre tale aspetto, è a volte inconciliabile con una produzione di "quantita".
Chi è abituato ad usare tubi NOS, a trovare componentistica ex militare, ha seri problemi a mantenere tale standard di qualità al crescere della produzione.
Conosco bene il problema, ho ingegnerizzato diversi prodotti costruiti poi in alcune migliaia di esemplari e per quanto si cerchi la massima qualità possibile l' ufficio commerciale ha sempre da ridire poi sui costi di produzione.
Non dimentichiamo inoltre la esterofilia galoppante che serpeggia da noi.
A volte si vanno a cercare oggetti in capo al mondo e si disprezza ciò che si ha dietro casa. E pensare che due chiacchiere fra cliente e progettista a volte sono illuminanti. (in bene o in male, ovviammente!)
Personalmente, vendiamo a Singapore e in Russia, ma scommeto che molti, di questo forum nemmeno sanno cosa produciamo. (e qui lo dico è colpa mia, il mio marketing non è usa-style)
in ogni modo, termino con un massima che disse un mio cliente americano, (già, ho clienti anche in usa...) "il mondo è grande, c'è spazio per tutti!"
E permette di vedere quello che è il pensiero trasversale sulla produzione/commercializzazione di un settore di nicchia come è l' audio.
Spero di non disturbare con questo intervento, chi mi conosce sà chi sono, per gli altri, in breve, sono un costruttore artigiano, che da 17 anni citando il grande Bartolomeo aloia, si procura i suoi 3 pasti quotidiani con il lavoro del proprio laboratorio. (ovvero non è un dopolavorista e non lo fà per hobby, e conseguentemente è in regola con tutte le normative e i doveri fiscali-contributivi)
La differenza fondamentale fra Italia e resto del mondo è proprio la possibilità seguire "al volo" un eventuale crescita immediata e/o un repentino calo di fatturato.
Se ci struttura in un modo, decrescere è semplicemente impossibile. E vanno in fumo eventuali investimenti e impiegi economici e posti di lavoro.
Personalmente, svolgo l' attivitò di consulenze industriali per diverse aziende del settore, qui nella mia zona si producono componenti (voice coil, coni, cupole, particolari meccanici e altoparlanti completi) per mezzo mondo. (anche marchi prestigiosissimi usa e uk) e i,conosco benissimo i metodi e l' organizzazione di tipo industriale.
Premesso questo, bisogna in primo luogo dire una cosa fondamentale.
Ma avete idea della differenza del fare impresa in Usa e qui?
E poi, siete sicuri che quelli che credete come "costruttori" siano organizzati e strutturati come vere "grandi aziende"?
Se si guarda il laboratorio di un noto marchio usa di ampli cuffia, in rete ci sono filmati vari, personalmente lo giudico come il laboratorio nel sottotetto di un dopolavorista. Qui in Italia, tale struttura non sarebbe nemmeno autorizzata ad operare.
Gli americani, sono dei maghi con il marketing, e il loro mercato, grazie allla lingua è naturalmente worldwide.
Però, come chi ha postato la foto di "Marinella" la nostra forza è un altra.
Realizzare oggetti che nessun altro al mondo può non dico fare, ma pensare.
La personalizzazione, il "su misura" (sia sartoriale sia tecnico) è un qualcosa di unico. (però bisogna conoscere il sarto. O per lo meno capire la sua "estetica" sonora o tessile che sia...)
Inoltre tale aspetto, è a volte inconciliabile con una produzione di "quantita".
Chi è abituato ad usare tubi NOS, a trovare componentistica ex militare, ha seri problemi a mantenere tale standard di qualità al crescere della produzione.
Conosco bene il problema, ho ingegnerizzato diversi prodotti costruiti poi in alcune migliaia di esemplari e per quanto si cerchi la massima qualità possibile l' ufficio commerciale ha sempre da ridire poi sui costi di produzione.
Non dimentichiamo inoltre la esterofilia galoppante che serpeggia da noi.
A volte si vanno a cercare oggetti in capo al mondo e si disprezza ciò che si ha dietro casa. E pensare che due chiacchiere fra cliente e progettista a volte sono illuminanti. (in bene o in male, ovviammente!)
Personalmente, vendiamo a Singapore e in Russia, ma scommeto che molti, di questo forum nemmeno sanno cosa produciamo. (e qui lo dico è colpa mia, il mio marketing non è usa-style)
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- Messaggio n°60
Re: stakanovista cuffiofilo
In sintesi cosa produci?ilbetti ha scritto: ...... ma scommeto che molti, di questo forum nemmeno sanno cosa produciamo. (e qui lo dico è colpa mia, il mio marketing non è usa-style).....
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- Messaggio n°61
Re: stakanovista cuffiofilo
Buonasera Betti, la realizzazione è a buon punto???
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- Messaggio n°62
Re: stakanovista cuffiofilo
A proposito di esterofilia, l'Italia è il paese con più telefonini procapite, l'italia è il paese con le tariffe telefoniche più alte al mondo..
in francia da circa 5 anni hanno internet a 5 euro al mese.... e udite udite, non abbiamo una fabbrica che produca telefonini........
povera patria.......
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montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°63
Re: stakanovista cuffiofilo
non ho molte cuffie (3!)
ma con 8 ore di musica al giorno mi autodichiaro stakanovista cuffiofilo!
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ilbetti- Member
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- Messaggio n°64
Re: stakanovista cuffiofilo
Non conosco i nikname......mr.bean ha scritto:Buonasera Betti, la realizzazione è a buon punto???
se si parla dell' ampli per le audezee si.
Aspetto solamente le parti incise del frontale.
Saluti
albertosi- Senior Member
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- Messaggio n°65
Re: stakanovista cuffiofilo
Quella "roba appassionante" che hai visto nel mio impianto... Se capiti a Firenze e vuoi dare un ascoltatina sei il benvenuto.gciraso ha scritto:In sintesi cosa produci?
Salve Lorenzo, bentrovato in queste pagine.
Alberto.
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Io restai a chiedermi se l'imbecille ero io, che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati; o se lo eravamo tutti e due. (Il Perozzi, pensando al figlio)