Bruckner ha scritto:
La edition 10... e da lì ho iniziato a pensare più autonomamente...
la più costosa o la migliore?
p.s. è proprio a cuffia più costosa che io abbia ascoltato, ma di certo non la migliore ;)
Bruckner ha scritto:
La edition 10... e da lì ho iniziato a pensare più autonomamente...
vale25 ha scritto:
la più costosa o la migliore?
p.s. è proprio a cuffia più costosa che io abbia ascoltato, ma di certo non la migliore ;)
Bruckner ha scritto:
A me suonava come suona una presa per il cu....
vale25 ha scritto:anche queste sembrano interessanti...
http://en.goldenears.net/14452
la fidelio a giorni dovrei ascoltarla, ce l'ha mio cugino
vale25 ha scritto:anche queste sembrano interessanti...
http://en.goldenears.net/14452
la fidelio a giorni dovrei ascoltarla, ce l'ha mio cugino
Bruckner ha scritto:
Se guardi la tabella in fondo, quando le frecce tendono verso sinistra, significa che non sono un granché, soprattutto le prime tre voci in alto...
La cuffia meglio suonante per ora è la mia dt990 completamente rivista, ma non ho mai avuto per le mani una hd 800 e quindi, naturalmente, il mio dato è fermo alla mia cuffia. (che però non assomiglia neanche lontanamente alla stessa cuffia tirata fuori dalla scatola, tanto che è inutile prenderla come paragone)
vale25 ha scritto:
sinceramente a parte il primo parametro (e anche li non è malissimo), a me non sembrano così male (parliamo di una cuffia che costa 80 euro)
Bruckner ha scritto:Se di queste cose se ne parlasse di persona, sono sicuro che l'unico con cui non farei a botte sarebbe reckca!
Sto scherzando naturalmente...
Però, se posso esprimere il mio sincero parere, ho da tempo la convinta impressione che molti appassionati di audio (e di musica in generale) osservino (talvolta anche con un pò d'inconscia presunzione) il dato sonoro in modo troppo particolaristico, frammentario, dispersivo, come se noi ci mettessimo a leggere un libro o ad osservare un dipinto talmente vicini al supporto da vedere solo le macchie della stampa delle lettere e la grana dei colori del pittore, senza distinguere né il testo né l'opera d'arte.
In questo modo si parla solo di punti, pennellate, colori, definizione del tratto tipografico e mai del senso del libro e dell'opera che, trasposto in audio, non ascoltiamo mai veramente una cuffia in modo articolato e ampio traendone una visione d'insieme, ma sempre parlando di "basso", "acuti", "medie avanti", "medie indietro" e via dicendo credendo di esaurire esaustivamente la questione. Questi errori di valutazione (su cui il mercato si fonda) sono tipici della mancanza di un metodo coerente, lucido, consapevole, cosa che accadeva tutti i giorni anche agli arbori della medicina, quando si facevano tanti discorsi e non ci si lavava nemmeno le mani...
L'approccio "nichilista" di reckca, in un certo senso, va più al sodo della questione di chi l'argomenta troppo con apparente proprietà senza trovare mai qualcosa che gli piaccia realmente e completamente.
m@iko ha scritto:
Sai qual'è la cuffia, la chiamo così anche se si tratta di una cuffietta ,che apprezzo molto, che mi offre "una visione d'insieme" molto soddisfacente?
In queto caso non m'interessa la grana più o meno fine,i bassi che vanno in profondità, tanto io sotto i 40 Hz non vado
Il basso lo si misura anche considerandone la qualità,gommosità,secchezza,articolazione senza "scie" o con.
Senza considerarne la correttezza timbrica assoluta ,che non esiste ,è solo una questione di gusti.
Quante marche di contrabbassi,violoncelli,violini esitono sul mercato e perchè lo Stradivari è cosi apprezzato ?
Ha una colorazione timbrica diversa dagli altri? Ma in fondo è sempre un violino.
Macchè errori di valutazione, altrimenti esisterebbe una sola cuffia la Tua .
Come fai a soddisfare tutti i diversi "timpani" in circolazione.
L'amico reckca ha diverse cuffie ed auricolari,proprio perchè gli piace variare sul tema,in base al brano, all'umore giornaliero ecc.
E fa bene, ma in questo variare è implicito il fatto che non esiste una cuffia che lo soddisfa pienamente con tutto.
Tornando al mio "primo rigo",
la cuffietta che mi offre una visione d'insieme senza badare al basso di cui sopra, alle medie più o meno incassate
o agli alti cristallini non affaticanti ahio!
Che con quattro soldi, poco meno di 20€ si acquistano e che valgono, molto ma molto di più.
Che viaggiano spericolate con un semplice lettore portatile
Che mi donano quache mezz'ora di puro divertimento, e chi si sogna di analizzare lo spettro e l'equilibrio delle frequenze.
Si sentono bene e basta, ed è ovvio che qualcuno la penserà diversamente. Si chiama Koss KSC75
Ora tutto sto casino per una diatriba sulla qualità realizzativa della Fidelio che ho avuto ed apprezzato molto.
Considerandola una cuffia superiore per i miei gusti ( dopo cambio cavo del Buon Pierpabass)) alla Sennh HD650 ed alla Denon AD5000
Se dovessi darle un valore, sarebbe più del doppio, ma non paragonatela alla Tesla o alla Sennh HD800
Siamo ancora molto lontani e non assolutamente per questione di pecunia.
Sono intervenuto perche si lodava la qualità costruttiva e realizzativa.
Ora sembra che i più desiderano o hanno cambiato il cavo.
Sui cuscinetti pare che le fonti siano diverse e contrastanti.
L'unica cosa certa è che la Philips rispondendo ad un utente abbia affermato che non ha intenzione di produrre i ricambi
E se ci fossero problemi ,entro la garanzia della durata di due anni, è disponibile al cambio cuffia. Molto corretta.
Ora considerando che i possessori qua dentro non credo siano pochi.
Mi sorge il dubbio che tutti abbiano paura a staccare i pads
Non ho avuto nessuna testimonianza diretta.
Visionando i ganci a pressione ,mi sorge il dubbio che il "maschio" o i ganci inseriti nel cuscinetto , ....stacchi una volta,...stacchi due.....
possano ridurre il pad in un colabrodo.
Sono pronto a spargermi la testa di cenere se il cuscinetto non è incollato,
Probabilmente lo è perche il sistema che vedo in foto di aggancio non mi assicura una presa corretta ,duratura senza perdite di "melodie"
Non voglio immolarmi come Gaio Muzio Scevola ma porgo le mie scuse in anticipo se così non fosse.
Chi ha utilizzato nel cambio i pads della DT880 (si spera abbiano lo stesso diametro), in modo da evitare incollaggi inutili.
Utilizzando il "labbro" elastico che permette un'ottima tenuta e chi volesse ,ha la possibilità di ruotare il cuscinetto sul driver.
Cosa non necessaria ma a volte utile.
Oltre naturalmente, uno smontaggio semplice che permette una pulizia adeguata dell'interno driver e dello stesso pad.
Scusate la prolissità ma quando mi si vuol picchiare, vorrei porgere l'altra guancia ma non è il caso
reckca ha scritto:
Speriamo che quel pad duri o che rendano reperibili ricambi, come detto con il pad beyer nun se pò vedè (sentire non lo so).
archigius ha scritto:
Li fanno anche neri alla Beyer, mica solo argentati...
Condivido e aggiungo,dotate di un ottimo dettaglio e separazione strumentale, potrebbe fare meglio nell'headstage,ma la tipologia "chiusa" la penalizza.Dario2512 ha scritto:Ho le momentum da dicembre.
Posso consigliarti queste cuffie se le devi utilizzare per un uso portatile,io le uso per l'ipad.
Sono cuffie progettate per questo tipo di utilizzo,ottime,grande resa ad un prezzo onesto...non di più non di meno.Confrontarle con le hd650 o altre cuffie che hanno bisogno di un amplificatore,non credo che sia razionale
Se hai un parco di cuffie con amplicatore,le consiglierei comunque anche per degli ascolti frivoli anche se non sei a casa.
La considero una cuffia educata:risata: Bassi presenti,godibili e controllati, alti dettagliati e un pò levigati alle alte frequenze
Te non sei mica normale...biscottino ha scritto:Arrivata la on-ear blu, Amazon come al solito è una scheggia!
Un pò di burn-in e poi ne discutiamo.