Premetto che non sono un "fissato" dei cavi, ne ho provato qualcuno in tanti anni ma quando mi sono trovato bene lì mi sono fermato: per dire, il cavo di segnale che ha connesso finora il lettore CD e l'ampli, un Audioquest Ruby, risale al secolo scorso , e il cavo di potenza (sostituito da poco tempo con un Cambridge Audio Symphony 400) è stato per oltre 15 anni un normale G&BL da 2,5 mmq. Per me l'impianto deve suonare bene a prescindere, poi si può raffinare col cavo giusto.
Fra l'altro, nel corso del tempo ho provato altri cavi di categoria pari o anche di poco superiore all'Audioquest (G&BL, Hi-Diamond, Sommer Cable) ma il vecchietto si è sempre fatto preferire per un suono ricco e armonioso: buon basso, belle voci, estremo alto un filino indietro (esclusa qualunque fatica di ascolto), ottima scena e dettagli in abbondanza.
Poi sono venuto in contatto con questi Airtech e mi sono detto: visto che si possono provare senza impegno, dal momento che ho cambiato la sorgente (attualmente un SACD Marantz SA-KI Pearl Lite) proviamo anche a darle maggior lustro con un cavo di cui si dice un gran bene. Così dopo un lungo corteggiamento, mi sono arrivati finalmente i nuovi Alfa di segnale.
Ho collegato quindi il lettore all'ampli (anch'esso un non più giovane Pioneer A-400) che alimenta una coppia di Mordaunt-Short Mezzo 2 sistemate (purtroppo non mi è possibile fare altrimenti) in libreria. Bene, il primo impatto non è stato dei più favorevoli. Ho pensato: tutto qui?
Poi mi sono reso conto che il cavo era nuovo, che nelle orecchie avevo anni di "un certo suono" dell'Audioquest, che insomma era meglio far suonare l'impianto per un po' "senza impegno" e poi dedicarsi ad ascolti seri. E devo dire che la "cura" ha giovato: senza atteggiamenti recensorii, ma solo con la voglia di ascoltare la musica che preferivo, ho messo su CD a casaccio, lasciando da parte incisioni "audiofile", o meglio ascoltandole solo se il contenuto era funzionale al piacere dell'ascolto: classica, jazz, pop, tutto quello che mi capitava in mano e che mi andava via via di ascoltare.
E qui, apriti cielo: ora non voglio parlare di parametri, di nuances, di particolari: dico solo che questo cavo mi ha fatto avvicinare di un bel pezzo alla "verità", a quel realismo della riproduzione che ci fa illudere di trovarci al cospetto dell'evento reale. Sia ben chiaro, l'impianto modesto e la sistemazione infelice non mi consentono di dire che sono "arrivato", ma che mi sono avvicinato, e in modo tangibile, questo sì. Un suono fresco, terso, vivo, veloce, mi ha fatto dimenticare che stavo in effetti "testando" il cavo, e mi ha fatto immergere completamente nella musica.
Il confronto con l'Audioquest mi ha restituito un suono gonfio, pastoso (e non spiacevole) ma troppo caratterizzato sul lato del calore, insomma un po' "attufato", senza considerare la sensazione di lentezza e la scena piuttosto ridimensionata (soprattutto in larghezza ed altezza) rispetto a quanto offerto dal nuovo Alfa. Per non dire di molti particolari, specialmente di più basso livello, che si perdono un po' per strada... E poi la dinamica, con l'Airtech si può alzare il volume a livelli inusitati senza accenni di asprezze o compressione, insomma una prestazione entusiasmante, quale in tutta sincerità non mi aspettavo.
L'unico appunto che mi sento di fare è che l'Airtech ha portato il suono un po' più dentro la stanza, mentre l'Audioquest favoriva un miglior senso di scansione in profondità dell'immagine. Ma, ripeto, il maggior senso di realismo acquisito, e la maggiore neutralità (che non vuol dire affatto suono freddo e/o impersonale) mi hanno regalato un piacere di ascolto che non provavo da tempo. L'impatto qualitativo è stato direi determinante, ha messo in luce qualità dell'impianto che non credevo esistessero e ha corretto alcune imperfezioni che mi angustiavano, come ad esempio certi rimbombi sul basso, basso che pure conserva il suo impatto e la sua profondità, anzi in certa misura la migliora, e come faccia tutto questo a conciliarsi con la maggior pulizia e definizione che ho riscontrato in questa gamma di frequenze non chiedetemelo perché non so che rispondere.
Insomma una prova superata a pieni voti e una performance che ripaga ampiamente della cifra tutto sommato modica che occorre per entrare in possesso di questo cavettino dall'aspetto quasi dimesso ma davvero "grande" musicalmente. Ecco, se c'è un aggettivo che può definirlo è proprio "musicale", ci si dimentica di ascoltare il campanellino a destra o il violino in seconda fila (che pure si sentono) e si ascolta la musica.
Adesso, mentre nello studio sto scrivendo queste righe, in sala sta suonando un brano che mi coinvolge sempre, il Finale della Sinfonia per organo solo n. 1 di Louis Vierne, ed è una goduria da pelle d'oca! Sono felice come un bimbo la mattina di Natale...
Grazie Claudio!
Un saluto
P.S.: finanze permettendo, sto pensando che potrei sostituire il cavo che porta il segnale all'ampli cuffie (un Lake People G109)... Anche in questo settore la "cura Airtech" ha dato i suoi frutti, schiarendo un bel po' e imprimendo un piacevolissimo swing alle Senn 650. Ho già provato collegando direttamente il lettore all'ampli cuffie con gli Alfa, e non vi dico...
Fra l'altro, nel corso del tempo ho provato altri cavi di categoria pari o anche di poco superiore all'Audioquest (G&BL, Hi-Diamond, Sommer Cable) ma il vecchietto si è sempre fatto preferire per un suono ricco e armonioso: buon basso, belle voci, estremo alto un filino indietro (esclusa qualunque fatica di ascolto), ottima scena e dettagli in abbondanza.
Poi sono venuto in contatto con questi Airtech e mi sono detto: visto che si possono provare senza impegno, dal momento che ho cambiato la sorgente (attualmente un SACD Marantz SA-KI Pearl Lite) proviamo anche a darle maggior lustro con un cavo di cui si dice un gran bene. Così dopo un lungo corteggiamento, mi sono arrivati finalmente i nuovi Alfa di segnale.
Ho collegato quindi il lettore all'ampli (anch'esso un non più giovane Pioneer A-400) che alimenta una coppia di Mordaunt-Short Mezzo 2 sistemate (purtroppo non mi è possibile fare altrimenti) in libreria. Bene, il primo impatto non è stato dei più favorevoli. Ho pensato: tutto qui?
Poi mi sono reso conto che il cavo era nuovo, che nelle orecchie avevo anni di "un certo suono" dell'Audioquest, che insomma era meglio far suonare l'impianto per un po' "senza impegno" e poi dedicarsi ad ascolti seri. E devo dire che la "cura" ha giovato: senza atteggiamenti recensorii, ma solo con la voglia di ascoltare la musica che preferivo, ho messo su CD a casaccio, lasciando da parte incisioni "audiofile", o meglio ascoltandole solo se il contenuto era funzionale al piacere dell'ascolto: classica, jazz, pop, tutto quello che mi capitava in mano e che mi andava via via di ascoltare.
E qui, apriti cielo: ora non voglio parlare di parametri, di nuances, di particolari: dico solo che questo cavo mi ha fatto avvicinare di un bel pezzo alla "verità", a quel realismo della riproduzione che ci fa illudere di trovarci al cospetto dell'evento reale. Sia ben chiaro, l'impianto modesto e la sistemazione infelice non mi consentono di dire che sono "arrivato", ma che mi sono avvicinato, e in modo tangibile, questo sì. Un suono fresco, terso, vivo, veloce, mi ha fatto dimenticare che stavo in effetti "testando" il cavo, e mi ha fatto immergere completamente nella musica.
Il confronto con l'Audioquest mi ha restituito un suono gonfio, pastoso (e non spiacevole) ma troppo caratterizzato sul lato del calore, insomma un po' "attufato", senza considerare la sensazione di lentezza e la scena piuttosto ridimensionata (soprattutto in larghezza ed altezza) rispetto a quanto offerto dal nuovo Alfa. Per non dire di molti particolari, specialmente di più basso livello, che si perdono un po' per strada... E poi la dinamica, con l'Airtech si può alzare il volume a livelli inusitati senza accenni di asprezze o compressione, insomma una prestazione entusiasmante, quale in tutta sincerità non mi aspettavo.
L'unico appunto che mi sento di fare è che l'Airtech ha portato il suono un po' più dentro la stanza, mentre l'Audioquest favoriva un miglior senso di scansione in profondità dell'immagine. Ma, ripeto, il maggior senso di realismo acquisito, e la maggiore neutralità (che non vuol dire affatto suono freddo e/o impersonale) mi hanno regalato un piacere di ascolto che non provavo da tempo. L'impatto qualitativo è stato direi determinante, ha messo in luce qualità dell'impianto che non credevo esistessero e ha corretto alcune imperfezioni che mi angustiavano, come ad esempio certi rimbombi sul basso, basso che pure conserva il suo impatto e la sua profondità, anzi in certa misura la migliora, e come faccia tutto questo a conciliarsi con la maggior pulizia e definizione che ho riscontrato in questa gamma di frequenze non chiedetemelo perché non so che rispondere.
Insomma una prova superata a pieni voti e una performance che ripaga ampiamente della cifra tutto sommato modica che occorre per entrare in possesso di questo cavettino dall'aspetto quasi dimesso ma davvero "grande" musicalmente. Ecco, se c'è un aggettivo che può definirlo è proprio "musicale", ci si dimentica di ascoltare il campanellino a destra o il violino in seconda fila (che pure si sentono) e si ascolta la musica.
Adesso, mentre nello studio sto scrivendo queste righe, in sala sta suonando un brano che mi coinvolge sempre, il Finale della Sinfonia per organo solo n. 1 di Louis Vierne, ed è una goduria da pelle d'oca! Sono felice come un bimbo la mattina di Natale...
Grazie Claudio!
Un saluto
P.S.: finanze permettendo, sto pensando che potrei sostituire il cavo che porta il segnale all'ampli cuffie (un Lake People G109)... Anche in questo settore la "cura Airtech" ha dato i suoi frutti, schiarendo un bel po' e imprimendo un piacevolissimo swing alle Senn 650. Ho già provato collegando direttamente il lettore all'ampli cuffie con gli Alfa, e non vi dico...