Finalmente è arrivato.
Dopo mesi di ricerche, letture specializzate, frequentazioni di forum e siti specializzati, mi sono deciso e ho acquistato un nuovo amplificatore integrato a valvole. Cinese.
La scelta è caduta sul modello M34 della Yarland con le KT66, le 12AU7EH e una 12AX7EH. Le caratteristiche, così come indicate nel sito del distributore italiano, www.aaavt.it, sono le seguenti: classe A, in push-pull, risposta in frequenza da 10Hz a 27KHz, 40 watt, rapporto segnale rumore 90 db.
L'amplificatore mi arriva a casa di lunedì. Il giovedì precedente avevo avuto la conferma che i miei soldi erano arrivati e che quindi sarebbe stato spedito al più presto. Detto fatto, niente da eccepire. Tanto meno una volta ricevuto il pacco. Imballo a regola d'arte (e se lo dico io dovete credermi, visto il mio lavoro), con due cartoni rigidi, uno dentro l'altro, a contenere una elegante scatola in legno leggero dove sono alloggiate, senza possibilità di rotture, tutte le valvole. L'amplificatore è bloccato da due pezzi di gomma rigida che non permettono il minimo movimento. Insieme a questo ci sono il manuale della Yarland, in inglese, un manuale in italiano compilato da quelli di AAAVT, la garanzia e il cavo d'alimentazione.
Bisogna procedere da soli ed inserire le valvole, operazione che eseguo senza difficoltà essendo completamente guidata (e anche se non lo fosse non ci vorrebbe poi molto) e in tutto e per tutto a prova di inesperto.
Se è vero che anche l'occhio vuole la sua parte, potrei già dirmi soddisfatto. L'amplificatore è decisamente bello e ben curato, in tutti i più minimi dettagli, con tanto di doppio anello in legno a protezione-decorazione della piccola valvola centrale. Il frontale in legno verniciato, con le due manopole (volume e selettore d'ingressi) e switch per l'accensione, è elegante. Così come elegante e pulita è la parte superiore dell'amplificatore, con una piastra in metallo a coprire la sezione dedicata all'alloggiamento delle valvole e i tre trasformatori, d'alimentazione e d'uscita. Il retro, ordinato, prevede gli ingressi per le tre sorgenti (CD, AUX, LINE), gli attacchi per i cavi dei diffusori con possibilità di scelta tra 8 e 4 ohm, oltre all'ingresso per il cavo d'alimentazione.
Collego il lettore cd, Marantz SACD 7002, e i diffusori. Non conosco ancora le caratteristiche di questi, ma posso garantirvi che sono ottimi. Ho già chiesto a Mauro (Bobbetto) di venire ad ascoltarli per avere anche un suo parere e quanto prima saprò essere più preciso in una prossima presentazione. Fidatevi di me.
Chiamo mia moglie, mio figlio (le cose belle vanno condivise) e accendo l'amplificatore.
ORRORE!!! Un tremendo effetto waw-waw-waw-waw dal diffusore destro. Spengo l'ampli, controllo i cavi, li inverto, riaccendo, sempre lo stesso rumore, sempre e solo a destra. Le provo tutte, ma alla fine provo a spostare il telefono di casa e finalmente il rumore finisce, e l'allarme rientra.
Aspetto qualche minuto prima di far partire il lettore cd. L'amplificatore rimane acceso e il silenzio che esce dalle casse è confortante. Intanto le valvole si scaldano, si illuminano sempre di più, e scelgo i dischi da far girare.
Comincio con la classica. Messa da requiem di Mozart. Passo al jazz, con Peter Cincotti e Fred Simon. Poi a qualcosa di strano, che non so bene come definire, che è la colonna sonora di Albino Alligator, scritta da Michael Brook. Poi ascolto un brano di un disco che adoro, la traccia 7 di A Leo, con la voce di Gianmaria Testa e la tromba di Fresu.
Il risultato è sempre lo stesso. Ottima musica riprodotta in maniera altrettanto ottima.
E qui entra in gioco il mio modo di ascoltare la musica. Una precisazione è doverosa. Togliamoci dalla testa il fatto che stiamo ascoltando un impianto nuovo: stiamo sempre ascoltando musica. E' più importante capire che la cosa importante è la musica, non cosa la riproduce (con le logiche eccezioni, per carità). E sulla base di questa doverosa premessa mi sento autorizzato a scrivere che il mio impianto, con il nuovo amplificatore, svolge il suo lavoro alla grande. La musica scorre veloce, precisa, dettagliata. I bassi sono corposi e ben definiti, ma non troppo ingombranti. Gli acuti non friggono, e i medi, che mi piace cercare di "analizzare" attraverso le voci e i suoni della tromba sono assolutamente naturali. La cosa che più colpisce è che il risultato sonoro è veramente piacevole, e non stanca. La musica è calda e avvolgente, e anche quando mi allontano dal punto di ascolto ottimale mi accorgo che il cambiamento di amplificatore si fa apprezzare notevolmente.
Mi rendo conto di non essere un esperto e tanto meno un grande recensore, visti anche i termini poco professionali utilizzati. Le mie esperienze si basano sulla pratica e l'ascolto della musica dal vivo e sul confronto tra i miei impiati, quelli vecchi e l'attuale, e pochi altri che ho avuto la fortuna di ascoltare da un paio di amici e in qualche negozio specializzato. Proprio per questo però il mio è ancora un ascolto pulito, non traviato da troppi confronti e convinzioni preconfezionate. In quest'ottica rientra il mio discorso precedente: partiamo dal presupposto che quello che vogliamo ascoltare è la musica, non importa quale, e non l'impianto che la riproduce, altrimenti si corre il rischio di perdere di vista il senso stesso del piacere che la musica può portare.
Risultato finale? Del tutto positivo. Specie se penso che con 525 euro, comprese le spese di spedizione, mi sono fatto arrivare a casa un oggetto assolutamente ben suonante, decisamente superiore al mio vecchio integrato (NAD 3225) e infinitamente migliore al finale singled-ended con la 6998 che avevo costruito qualche anno fa. Il lettore cd della Marantz e le casse fanno sicuramente la loro parte nell'ottenimento del risultato finale.
Trovo che questo prodotto, insieme a molti altri distribuiti dalla ditta aaavt di Roma (che consiglio vivamente a tutti, per la gentilezza, la velocità nelle risposte e la cortesia nel fornire indicazioni e consigli utili), possa essere un ottimo compromesso per molti audiofili. Giusto prezzo per una qualità sicuramente superiore a quella che mi aspettavo di trovare, buon punto di partenza per chi vuole cominciare a provare il fascino delle valvole, altrettanto buon punto intermedio per chi ha deciso che per un po' è meglio non spendere troppi soldi in "giocattoli per adulti" (come li chiama mia moglie). Magari tra qualche mese mi tornerà una voglia matta di sperimentare e cambiare, ma per il momento questo Yarland M34 rimane a pieno diritto una delle attrazioni di casa, che sta suscitando l'invidia nera di parecchi amici.
Resto a vostra disposizione per qualsiasi domanda. E se qualcuno proprio non riesce a resistere alla tentazione di ascoltarlo suonare e vive dalle parti di Venezia, si faccia pure vivo. Se poi in mille decidete di comprarlo, dite a quelli della aaavt che vi mando io, magari me ne mandano uno ancora migliore in prova gratuita.
Ciao a tutti
Fabio
Dopo mesi di ricerche, letture specializzate, frequentazioni di forum e siti specializzati, mi sono deciso e ho acquistato un nuovo amplificatore integrato a valvole. Cinese.
La scelta è caduta sul modello M34 della Yarland con le KT66, le 12AU7EH e una 12AX7EH. Le caratteristiche, così come indicate nel sito del distributore italiano, www.aaavt.it, sono le seguenti: classe A, in push-pull, risposta in frequenza da 10Hz a 27KHz, 40 watt, rapporto segnale rumore 90 db.
L'amplificatore mi arriva a casa di lunedì. Il giovedì precedente avevo avuto la conferma che i miei soldi erano arrivati e che quindi sarebbe stato spedito al più presto. Detto fatto, niente da eccepire. Tanto meno una volta ricevuto il pacco. Imballo a regola d'arte (e se lo dico io dovete credermi, visto il mio lavoro), con due cartoni rigidi, uno dentro l'altro, a contenere una elegante scatola in legno leggero dove sono alloggiate, senza possibilità di rotture, tutte le valvole. L'amplificatore è bloccato da due pezzi di gomma rigida che non permettono il minimo movimento. Insieme a questo ci sono il manuale della Yarland, in inglese, un manuale in italiano compilato da quelli di AAAVT, la garanzia e il cavo d'alimentazione.
Bisogna procedere da soli ed inserire le valvole, operazione che eseguo senza difficoltà essendo completamente guidata (e anche se non lo fosse non ci vorrebbe poi molto) e in tutto e per tutto a prova di inesperto.
Se è vero che anche l'occhio vuole la sua parte, potrei già dirmi soddisfatto. L'amplificatore è decisamente bello e ben curato, in tutti i più minimi dettagli, con tanto di doppio anello in legno a protezione-decorazione della piccola valvola centrale. Il frontale in legno verniciato, con le due manopole (volume e selettore d'ingressi) e switch per l'accensione, è elegante. Così come elegante e pulita è la parte superiore dell'amplificatore, con una piastra in metallo a coprire la sezione dedicata all'alloggiamento delle valvole e i tre trasformatori, d'alimentazione e d'uscita. Il retro, ordinato, prevede gli ingressi per le tre sorgenti (CD, AUX, LINE), gli attacchi per i cavi dei diffusori con possibilità di scelta tra 8 e 4 ohm, oltre all'ingresso per il cavo d'alimentazione.
Collego il lettore cd, Marantz SACD 7002, e i diffusori. Non conosco ancora le caratteristiche di questi, ma posso garantirvi che sono ottimi. Ho già chiesto a Mauro (Bobbetto) di venire ad ascoltarli per avere anche un suo parere e quanto prima saprò essere più preciso in una prossima presentazione. Fidatevi di me.
Chiamo mia moglie, mio figlio (le cose belle vanno condivise) e accendo l'amplificatore.
ORRORE!!! Un tremendo effetto waw-waw-waw-waw dal diffusore destro. Spengo l'ampli, controllo i cavi, li inverto, riaccendo, sempre lo stesso rumore, sempre e solo a destra. Le provo tutte, ma alla fine provo a spostare il telefono di casa e finalmente il rumore finisce, e l'allarme rientra.
Aspetto qualche minuto prima di far partire il lettore cd. L'amplificatore rimane acceso e il silenzio che esce dalle casse è confortante. Intanto le valvole si scaldano, si illuminano sempre di più, e scelgo i dischi da far girare.
Comincio con la classica. Messa da requiem di Mozart. Passo al jazz, con Peter Cincotti e Fred Simon. Poi a qualcosa di strano, che non so bene come definire, che è la colonna sonora di Albino Alligator, scritta da Michael Brook. Poi ascolto un brano di un disco che adoro, la traccia 7 di A Leo, con la voce di Gianmaria Testa e la tromba di Fresu.
Il risultato è sempre lo stesso. Ottima musica riprodotta in maniera altrettanto ottima.
E qui entra in gioco il mio modo di ascoltare la musica. Una precisazione è doverosa. Togliamoci dalla testa il fatto che stiamo ascoltando un impianto nuovo: stiamo sempre ascoltando musica. E' più importante capire che la cosa importante è la musica, non cosa la riproduce (con le logiche eccezioni, per carità). E sulla base di questa doverosa premessa mi sento autorizzato a scrivere che il mio impianto, con il nuovo amplificatore, svolge il suo lavoro alla grande. La musica scorre veloce, precisa, dettagliata. I bassi sono corposi e ben definiti, ma non troppo ingombranti. Gli acuti non friggono, e i medi, che mi piace cercare di "analizzare" attraverso le voci e i suoni della tromba sono assolutamente naturali. La cosa che più colpisce è che il risultato sonoro è veramente piacevole, e non stanca. La musica è calda e avvolgente, e anche quando mi allontano dal punto di ascolto ottimale mi accorgo che il cambiamento di amplificatore si fa apprezzare notevolmente.
Mi rendo conto di non essere un esperto e tanto meno un grande recensore, visti anche i termini poco professionali utilizzati. Le mie esperienze si basano sulla pratica e l'ascolto della musica dal vivo e sul confronto tra i miei impiati, quelli vecchi e l'attuale, e pochi altri che ho avuto la fortuna di ascoltare da un paio di amici e in qualche negozio specializzato. Proprio per questo però il mio è ancora un ascolto pulito, non traviato da troppi confronti e convinzioni preconfezionate. In quest'ottica rientra il mio discorso precedente: partiamo dal presupposto che quello che vogliamo ascoltare è la musica, non importa quale, e non l'impianto che la riproduce, altrimenti si corre il rischio di perdere di vista il senso stesso del piacere che la musica può portare.
Risultato finale? Del tutto positivo. Specie se penso che con 525 euro, comprese le spese di spedizione, mi sono fatto arrivare a casa un oggetto assolutamente ben suonante, decisamente superiore al mio vecchio integrato (NAD 3225) e infinitamente migliore al finale singled-ended con la 6998 che avevo costruito qualche anno fa. Il lettore cd della Marantz e le casse fanno sicuramente la loro parte nell'ottenimento del risultato finale.
Trovo che questo prodotto, insieme a molti altri distribuiti dalla ditta aaavt di Roma (che consiglio vivamente a tutti, per la gentilezza, la velocità nelle risposte e la cortesia nel fornire indicazioni e consigli utili), possa essere un ottimo compromesso per molti audiofili. Giusto prezzo per una qualità sicuramente superiore a quella che mi aspettavo di trovare, buon punto di partenza per chi vuole cominciare a provare il fascino delle valvole, altrettanto buon punto intermedio per chi ha deciso che per un po' è meglio non spendere troppi soldi in "giocattoli per adulti" (come li chiama mia moglie). Magari tra qualche mese mi tornerà una voglia matta di sperimentare e cambiare, ma per il momento questo Yarland M34 rimane a pieno diritto una delle attrazioni di casa, che sta suscitando l'invidia nera di parecchi amici.
Resto a vostra disposizione per qualsiasi domanda. E se qualcuno proprio non riesce a resistere alla tentazione di ascoltarlo suonare e vive dalle parti di Venezia, si faccia pure vivo. Se poi in mille decidete di comprarlo, dite a quelli della aaavt che vi mando io, magari me ne mandano uno ancora migliore in prova gratuita.
Ciao a tutti
Fabio