Ciao a tutti, mi permetto di aprire questo mio post sulla suddetta fiera per raccontare, a chi avrà la bontà di leggermi cosa, in termini di diffusori, mi ha colpito di più. Ho deciso di parlare solo di casse perché ritengo sempre molte difficile distinguere durante dei fugaci ascolti effettuati in eventi come questi, come possano essere veramente sorgenti, cavi, amplificazioni ed ecc. ecc.. Io credo invece che la prima cosa che salti all’occhio, pardon all’orecchio, sia proprio e solo l’effettiva resa dei trasduttori, rapportati all’ambiente d’ascolto, il più delle volte sfortunato o con improponibili distanze dalle pareti di fondo (improponibili alle consorti ed agli architetti odierni, il più delle volte).
Premetto che al MOC ho notato un equilibrio generale delle catene esposte e pilotanti i diversi diffusori, sia in termini di costo che di linea sonica, ovvero diff. analitici con amplificazioni di nota fama ariosa e veloce, e viceversa. A parte qualche caso eclatante, vedi i diff. Davis Acoustic che personalmente apprezzo, soprattutto per il loro ottimo rapporto qualità-prezzo, e che poi però venivano esposti con un”integratino” di Gryphon…mha. In oltre voglio esternare tutta la mia felicità nel vedere come ci fosse un deciso ed esteso brulicare di diffusore dotati di tw o a nastro o con il mio amato Heil, segno che molto probabilmente il mercato germanico apprezzi, sapientemente, molto più di noi queste soluzioni tecniche e quindi soniche. Come a dire, la suadenza delle cupole in seta affidate ai nastri singoli o doppi in alluminio con una proverbiale maggior ariosità, o l’Heil nel bene o nel male sempre fedele a se stesso, rappresentante, per me, il meglio.
Detto ciò premetto subito che per me i migliori diff. uditi erano quelli del marchio ASW, il loro modello top Magadis, ovviamente non importati in Italia, accordo D’Appolito con Heil al centro, più mid e woofer al top; suono eccezionale se anche rapportato all’impianto che le pilotavano, dal costo e dalla potenza abbastanza abbordabile, per di più da me timbricamente ben conosciuto e se questi erano già i risultati vi assicuro che si potrà fare molto meglio con marchi decisamente più performanti. Ed invece al loro modello più piccolo il premio come mio oggetto di maggior curiosità, in quanto non erano collegati, erano bellissime, dal prezzo ragionevole, dalla minor esigenza in termini di amplificazione delle sorelle maggiori, e dalla collocabilità anche in ambienti medio-piccoli, con anche pareti di fondo vicine (a dire del progettista), non male no? Di seguito come grande resa acustica lo stand Audiovector, con le mie amate SI3 Avangarde Arretè le quali sonorizzavano una stanza di grandi dimensioni, molto irregolare e con le pareti di fondo a loro molto vicine, in più nella nuova versione attiva, quindi spinte da un piccolo ma efficace amplificatore in Classe D, ovvio che se fossero state le passive con un’amplificazione degna e di classe, anche integrata, il suono sarebbe stato ancora superiore e decisamente più “analogico”, per stessa ammissione del progettista, il quale ci ha gentilmente concesso l’ascolto del loro top di produzione, sempre nella veste attiva, oggettivamente 170000 Euro non spesi benissimo, meglio le SI3 o le SI6 sempre, Avangarde.
Poi, miglior sorpresa, da me, stra attesa i nuovi diff. da stand di Armonia Loudspeaker, ditta italica leder nei diffusori da stand e nell’utilizzo dell’Heil, che però mai aveva fuso queste due cose, fissandosi per i diff. da stand su quel “maledetto” tw Focal, ma finalmente oggi ha posto rimedio con il nuovo modello, Orchestra S., cabinè magnifico, complesso per il governo della gamma bassa e francamente grandicello, piastra d’appoggio avvolta dalla parte bassa del diffusore sotto cui si và ad innestare, frontale inclinato ideale per la rifasazione di emissione. Hanno riscosso davvero tanti consensi soprattutto perché suonavano in un ambiente francamente molto ampio, sonorizzandolo a dovere, tipo come figurano le Burmester B10. In oltre va detto che si alternavano ad i grandi ed ottimamente suonanti pannelli Leonardo Loudspeaker, i quali non rendevano certo facile il confronto!
A seguire menzione d’onore per i diff. Fischer & Fischer modello 570, che erano ottimamente pilotati dall’accoppiata di punta di Audia, nobilitandosi a vicenda. Menzione per i diff. Arcadia di BMC, che assieme componevano uno dei sistemi meglio suonanti e sinergici, confermando anche l’ottima resa delle elettroniche di questo neonato marchio dal rapporto qualità prezzo decisamente ancora apprezzabile. Menzione per i nuovi diff. serie Xenia, progettati e realizzati da Pacetech, ex importatore Capriccio Continuo, attuale importatore del marchio Onix, che si vede assuefatto al suono dell’Heil tanto che ha deciso di produrre questa linea di casse dotate di questo componente e di un prezzo decisamente anti crisi, da qui la menzione, speriamo anche nel loro buon suono in quanto erano presenti solo in modo statico, al loro posto suonavano due grossi diffusori, sempre dotati di tw di Heil, dal nome Impeto, di cui però non vi è traccia nel web, di certa produzione Cinese e che comunque si difendevano sonicamente. Premio d’onore “Punto Di Domanda” per le nuove Excellente AMT di casa Audes, molto belle da vedere, molto ben realizzate, dotate sempre di tw di Heil, con in più un fondamentale comando per il controllo dell’emissione di questo componente, solo che all’ascolto, secondo me, erano molto, troppo, penalizzate dalle amplificazioni che le pilotavano, meritano, se ce ne sarà la possibilità, un ascolto più approfondito e riabilitativo, prezzo dicono sui 7000 Euro che non è davvero male. Altro mio premio intitolato “Prezzo Fuori Luogo”, anche se in assoluto no fantasmagorico, ma onestamente altissimo per i componenti e le tecnologie utilizzate (viste e riviste), va ai diff. Kawero, circa 32000 Euro per il modello da terra, ok, d’accordo il desing e le molte finiture a scelta, ma bene o male woofer e tw sempre quelli sono…. Premio “Non Me L’Aspettavo” al suono dei diff. Elach e Adam, soprattutto perché non essendo marchi importati ufficialmente in Italia ho avuto molte poche possibilità di ascoltarli in passato, per lop più in casa di qualche audiofilo di origine germanica; nello specifico interessantissime le più piccole delle torri passive di Adam, le Pencil MK 2, 1800 Euro di listino da scontare!! Se fossero importate a questo prezzo anche in Italia potrebbero fare la felicità di molti audiofili entry level!! Poi per i valvolani suggerisco i nuovi diff. di Ayon, modello Blackhawk, nuovo modello ovviamente sempre con tw di Heil, oppure la loro declinazione con nastro, modello Blackarrow. Per quanto riguarda diffusori ben suonati pur con “semplici” tw a cupola o “giù di li” e dal buon prezzo mi sono piaciute molto le Athom e le Audium, con la loro sorta di concentrico che molto ben ha figurato. Voglio anche citare il nuovo modello top di Capriccio Continuo, Ad Monitor più Sub Monitor, per l’occasione in accoppiata con, secondo me, il vero top cinese, ovvero pre valvolare Je più il loro finale SS. Davvero un bel sentire. Grandi marchi assenti che avrei voluto davvero sentire: Mark And Daniel Loudspeaker, Audiaz, Isophon/Dr. Gauder Akustik.
Il tutto ovviamente per me ed il mio modo di percepire. Ho volutamente menzionare e sognare solo diff. dal prezzo “umanamente accettabile” lasciando ad altri i sistemi impossibili.
Di seguito, a breve, un po’ di foto in ordine di menzione. Grazie.
Premetto che al MOC ho notato un equilibrio generale delle catene esposte e pilotanti i diversi diffusori, sia in termini di costo che di linea sonica, ovvero diff. analitici con amplificazioni di nota fama ariosa e veloce, e viceversa. A parte qualche caso eclatante, vedi i diff. Davis Acoustic che personalmente apprezzo, soprattutto per il loro ottimo rapporto qualità-prezzo, e che poi però venivano esposti con un”integratino” di Gryphon…mha. In oltre voglio esternare tutta la mia felicità nel vedere come ci fosse un deciso ed esteso brulicare di diffusore dotati di tw o a nastro o con il mio amato Heil, segno che molto probabilmente il mercato germanico apprezzi, sapientemente, molto più di noi queste soluzioni tecniche e quindi soniche. Come a dire, la suadenza delle cupole in seta affidate ai nastri singoli o doppi in alluminio con una proverbiale maggior ariosità, o l’Heil nel bene o nel male sempre fedele a se stesso, rappresentante, per me, il meglio.
Detto ciò premetto subito che per me i migliori diff. uditi erano quelli del marchio ASW, il loro modello top Magadis, ovviamente non importati in Italia, accordo D’Appolito con Heil al centro, più mid e woofer al top; suono eccezionale se anche rapportato all’impianto che le pilotavano, dal costo e dalla potenza abbastanza abbordabile, per di più da me timbricamente ben conosciuto e se questi erano già i risultati vi assicuro che si potrà fare molto meglio con marchi decisamente più performanti. Ed invece al loro modello più piccolo il premio come mio oggetto di maggior curiosità, in quanto non erano collegati, erano bellissime, dal prezzo ragionevole, dalla minor esigenza in termini di amplificazione delle sorelle maggiori, e dalla collocabilità anche in ambienti medio-piccoli, con anche pareti di fondo vicine (a dire del progettista), non male no? Di seguito come grande resa acustica lo stand Audiovector, con le mie amate SI3 Avangarde Arretè le quali sonorizzavano una stanza di grandi dimensioni, molto irregolare e con le pareti di fondo a loro molto vicine, in più nella nuova versione attiva, quindi spinte da un piccolo ma efficace amplificatore in Classe D, ovvio che se fossero state le passive con un’amplificazione degna e di classe, anche integrata, il suono sarebbe stato ancora superiore e decisamente più “analogico”, per stessa ammissione del progettista, il quale ci ha gentilmente concesso l’ascolto del loro top di produzione, sempre nella veste attiva, oggettivamente 170000 Euro non spesi benissimo, meglio le SI3 o le SI6 sempre, Avangarde.
Poi, miglior sorpresa, da me, stra attesa i nuovi diff. da stand di Armonia Loudspeaker, ditta italica leder nei diffusori da stand e nell’utilizzo dell’Heil, che però mai aveva fuso queste due cose, fissandosi per i diff. da stand su quel “maledetto” tw Focal, ma finalmente oggi ha posto rimedio con il nuovo modello, Orchestra S., cabinè magnifico, complesso per il governo della gamma bassa e francamente grandicello, piastra d’appoggio avvolta dalla parte bassa del diffusore sotto cui si và ad innestare, frontale inclinato ideale per la rifasazione di emissione. Hanno riscosso davvero tanti consensi soprattutto perché suonavano in un ambiente francamente molto ampio, sonorizzandolo a dovere, tipo come figurano le Burmester B10. In oltre va detto che si alternavano ad i grandi ed ottimamente suonanti pannelli Leonardo Loudspeaker, i quali non rendevano certo facile il confronto!
A seguire menzione d’onore per i diff. Fischer & Fischer modello 570, che erano ottimamente pilotati dall’accoppiata di punta di Audia, nobilitandosi a vicenda. Menzione per i diff. Arcadia di BMC, che assieme componevano uno dei sistemi meglio suonanti e sinergici, confermando anche l’ottima resa delle elettroniche di questo neonato marchio dal rapporto qualità prezzo decisamente ancora apprezzabile. Menzione per i nuovi diff. serie Xenia, progettati e realizzati da Pacetech, ex importatore Capriccio Continuo, attuale importatore del marchio Onix, che si vede assuefatto al suono dell’Heil tanto che ha deciso di produrre questa linea di casse dotate di questo componente e di un prezzo decisamente anti crisi, da qui la menzione, speriamo anche nel loro buon suono in quanto erano presenti solo in modo statico, al loro posto suonavano due grossi diffusori, sempre dotati di tw di Heil, dal nome Impeto, di cui però non vi è traccia nel web, di certa produzione Cinese e che comunque si difendevano sonicamente. Premio d’onore “Punto Di Domanda” per le nuove Excellente AMT di casa Audes, molto belle da vedere, molto ben realizzate, dotate sempre di tw di Heil, con in più un fondamentale comando per il controllo dell’emissione di questo componente, solo che all’ascolto, secondo me, erano molto, troppo, penalizzate dalle amplificazioni che le pilotavano, meritano, se ce ne sarà la possibilità, un ascolto più approfondito e riabilitativo, prezzo dicono sui 7000 Euro che non è davvero male. Altro mio premio intitolato “Prezzo Fuori Luogo”, anche se in assoluto no fantasmagorico, ma onestamente altissimo per i componenti e le tecnologie utilizzate (viste e riviste), va ai diff. Kawero, circa 32000 Euro per il modello da terra, ok, d’accordo il desing e le molte finiture a scelta, ma bene o male woofer e tw sempre quelli sono…. Premio “Non Me L’Aspettavo” al suono dei diff. Elach e Adam, soprattutto perché non essendo marchi importati ufficialmente in Italia ho avuto molte poche possibilità di ascoltarli in passato, per lop più in casa di qualche audiofilo di origine germanica; nello specifico interessantissime le più piccole delle torri passive di Adam, le Pencil MK 2, 1800 Euro di listino da scontare!! Se fossero importate a questo prezzo anche in Italia potrebbero fare la felicità di molti audiofili entry level!! Poi per i valvolani suggerisco i nuovi diff. di Ayon, modello Blackhawk, nuovo modello ovviamente sempre con tw di Heil, oppure la loro declinazione con nastro, modello Blackarrow. Per quanto riguarda diffusori ben suonati pur con “semplici” tw a cupola o “giù di li” e dal buon prezzo mi sono piaciute molto le Athom e le Audium, con la loro sorta di concentrico che molto ben ha figurato. Voglio anche citare il nuovo modello top di Capriccio Continuo, Ad Monitor più Sub Monitor, per l’occasione in accoppiata con, secondo me, il vero top cinese, ovvero pre valvolare Je più il loro finale SS. Davvero un bel sentire. Grandi marchi assenti che avrei voluto davvero sentire: Mark And Daniel Loudspeaker, Audiaz, Isophon/Dr. Gauder Akustik.
Il tutto ovviamente per me ed il mio modo di percepire. Ho volutamente menzionare e sognare solo diff. dal prezzo “umanamente accettabile” lasciando ad altri i sistemi impossibili.
Di seguito, a breve, un po’ di foto in ordine di menzione. Grazie.