Su certi abbinamenti braccio/testina la taratura del peso è, a mio avviso, un fattore rilevante nella ricerca del risultato desiderato.
Alcuni bracci/testine sono meno sensibili a questi aggiustamenti altri invece "sentono" molto di più anche le piccole variazioni.
Per interesse e per divertimento ho provato a "classificare" per tipo di testina e di braccio al fine di "definire", almeno a spanne, quali abbinamenti sono particolarmente sensibili.
Per prima cosa direi che delle testine che possiedo io (o che ho posseduto) quelle a media/alta cedevolezza (che di solito abbiniamo a bracci leggeri) sono particolarmente sensibili sia al VTA se il braccio è corto (tipo Versa o Souther/Triquartz/Clearaudio; meno se medio/lungo tipo Moerch o Infinity BW) che alle pur minime variazioni di peso (0,2 gr ed anche meno sono bemn udibili), inoltre mi pare che la cosa diventi estremamente chiara anche sulla base del tipo di braccio (tangenziale o imperniato) ove con il tangenziale questo è ancora più evidenziato (negli imperniati, trovo che quelli unipivot sono + sensibili dei cuscinetti).
Ci sarebbe poi da parlare di altri fattori, ma poi ci si complica troppo la vita, secondo me.
Le testine a media/bassa cedevolezza sono, a mio parere, molto meno influenzabili sia dal VTA che dalle piccole variazioni di peso, mentre "avvertono" molto l'errato antiskating spostando l'immagine in modo più netto delle altre testine.
Ove il bilanciamento sia dinamico, questo si avverte meno.
Per cui se si ricerca un risultato mediamente valido, un braccio lungo/ad alta massa, a bilanciamento dinamico, con testina di cedevolezza media/bassa e massa medio/alta, garantisce una qual certa "indipendenza" dalle tarature fini, per cui non aiuterà chi ci vuole intervenire personalmente per ottenere quello che vuole nel modo + vicino possibile, però metterà il neofita in grado di non essere mediamente mai deluso dal risultato ottenuto.
Quindi, a mio avviso, in base a quanto si cerca, c'è da tener conto di questi elementi.
Ciao!
Pietro
Alcuni bracci/testine sono meno sensibili a questi aggiustamenti altri invece "sentono" molto di più anche le piccole variazioni.
Per interesse e per divertimento ho provato a "classificare" per tipo di testina e di braccio al fine di "definire", almeno a spanne, quali abbinamenti sono particolarmente sensibili.
Per prima cosa direi che delle testine che possiedo io (o che ho posseduto) quelle a media/alta cedevolezza (che di solito abbiniamo a bracci leggeri) sono particolarmente sensibili sia al VTA se il braccio è corto (tipo Versa o Souther/Triquartz/Clearaudio; meno se medio/lungo tipo Moerch o Infinity BW) che alle pur minime variazioni di peso (0,2 gr ed anche meno sono bemn udibili), inoltre mi pare che la cosa diventi estremamente chiara anche sulla base del tipo di braccio (tangenziale o imperniato) ove con il tangenziale questo è ancora più evidenziato (negli imperniati, trovo che quelli unipivot sono + sensibili dei cuscinetti).
Ci sarebbe poi da parlare di altri fattori, ma poi ci si complica troppo la vita, secondo me.
Le testine a media/bassa cedevolezza sono, a mio parere, molto meno influenzabili sia dal VTA che dalle piccole variazioni di peso, mentre "avvertono" molto l'errato antiskating spostando l'immagine in modo più netto delle altre testine.
Ove il bilanciamento sia dinamico, questo si avverte meno.
Per cui se si ricerca un risultato mediamente valido, un braccio lungo/ad alta massa, a bilanciamento dinamico, con testina di cedevolezza media/bassa e massa medio/alta, garantisce una qual certa "indipendenza" dalle tarature fini, per cui non aiuterà chi ci vuole intervenire personalmente per ottenere quello che vuole nel modo + vicino possibile, però metterà il neofita in grado di non essere mediamente mai deluso dal risultato ottenuto.
Quindi, a mio avviso, in base a quanto si cerca, c'è da tener conto di questi elementi.
Ciao!
Pietro